Benefici ed uso dell’acqua di cicoria, il brodo che si ottiene dalla cottura di questa famosa erba amara
Quando si cucina la cicoria non si butta via davvero nulla, tanto più che l’acqua di cottura, detta appunto acqua di cicoria, è un potente alleato domestico per la nostra salute.
La natura, come sempre, ci regala i prodotti giusti al momento giusto.
Ora, che la primavera è alle porte, abbiamo bisogno di depurare e rinnovare il nostro organismo. Le erbe amare, tra cui appunto la cicoria, sono un aiuto utilissimo per drenare il fegato, per combattere infiammazioni e stimolare il transito intestinale.
Non solo cotta e ripassata in padella, non solo come ingrediente di zuppe con legumi e torte salate. Consumiamo anche l’acqua di cicoria!
Che cos’è l’acqua di cicoria?
È semplicemente l’acqua di cottura della stessa, quando bolliamo la cicoria per poi usarla per le nostre ricette. Quest’acqua non va assolutamente buttata via! Si parla di acqua, più che di brodo, poiché può essere consumata anche fredda come una vera e propria bevanda di benessere.
Come si prepara?
Vi servono circa 3 litri di acqua per ogni chilo di verdura. Fate bollire la cicoria per circa 15-20 minuti, evitate di usare il sale.
Scolate e conservate l’acqua di cottura in una bottiglia o in un barattolo di vetro. Conservate massimo tre giorni in frigorifero.
Come si utilizza l’acqua di cicoria?
Può essere bevuta al mattino a stomaco vuoto se il vostro obiettivo è una profonda depurazione di fegato e reni. Bevetene circa un bicchiere a temperatura ambiente insieme al succo di mezzo limone. Il sapore in questo modo risulta molto gradevole.
Potete bere l’acqua di cicoria durante la giornata e magari mescolarla ad un estratto con ananas, zenzero e carota, ad esempio.
Potete usarla come base per una minestra oppure per fare una besciamella per delle lasagne o della pasta al forno.
Se non vi piace proprio il gusto, usatela per innaffiare le piante del vostro terrazzo o giardino, ringrazieranno di sicuro!
Acqua di cicoria, quali benefici per la nostra salute?
Quando cuciniamo la cicoria, si disperdono nell’acqua di cottura parte dei suoi nutrienti tra cui minerali quali calcio, potassio, fosforo, magnesio, vitamine del gruppo B, acido folico, vitamina k. Per questo bere questa acqua è remineralizzante e nutriente.
I polifenoli e i principi attivi tra cui l’acido cicorico, responsabile del sapore amaro, rendono la cicoria e la sua acqua un potente depurativo epatico.
Berla soprattutto a digiuno stimola la secrezione biliare, il drenaggio del fegato e dei reni, stimola la diuresi e la digestione, ripulisce il sangue.
Un rimedio questo utile per alleggerire il corpo dalle tossine accumulate durante l’inverno e preparare il nostro organismo al cambio di stagione. Ricordo, infatti, che un’alimentazione eccessiva o troppo ricca di grassi e zuccheri, lo stress, le emozioni negative, l’inquinamento, l’uso di farmaci, possono portare il nostro organismo ad accumulare tossine che necessitano di essere smaltite.
La cicoria inoltre contiene uno zucchero prezioso per il nostro intestino e cioè l’inulina, un prebiotico che stimola lo sviluppo di una flora batterica buona e fermentativa. Durante la cottura questo zucchero si deposita proprio nell’acqua, rendendo l’acqua di cicoria utilissima per rivitalizzare e nutrire la nostra flora intestinale.

