Scopriamo insieme i benefici dei cachi, un frutto da alcuni anni riscoperto e come portarli in tavola con alcune semplici e genuine ricette
Fino a pochi anni fa venivano lasciati abbandonati sugli alberi, oggi, invece, sono sempre più consumati ed usati per sfiziose ricette che spopolano sui social. Scopriamo i benefici dei cachi ed alcune ricette per portarli in tavola.
Questi frutti arancioni, tondi e polposi, dalla buccia sottile sono i frutti del caco, albero molto diffuso nelle campagne del nostro territorio. Si tratta di alberi senza dubbio ornamentali poiché questi frutti quando sono maturi e le foglie ormai ingiallite, regalano splendide immagini. Merita riscoprirli e non più lasciarli appesi per nutrire gli uccellini.
Sicuramente i cachi sono un frutto particolare, amato oppure odiato. Causa la consistenza un po’ viscida, la dolcezza intensa, la poca praticità nel consumarli, la rapidissima maturazione che mette in crisi chi ne ha in quantità sul proprio albero di casa.
Fatto sta che i cachi sono il frutto perfetto per questa stagione di passaggio, quando arriva il freddo, il sistema immunitario si indebolisce, l’intestino fa i capricci, iniziano reumatismi e i dolori muscolari, arrivano febbre e raffreddore.
Li possiamo trovare ormai ovunque, da fruttivendolo tanto quanto al supermercato. Le varietà sono diverse, dal pregiato Persimon, al Loto di Romagna, fino ai cachi mela e vaniglia più sodi, dolci e indubbiamente più pratici da consumare e portare con noi per uno spuntino!
Abituiamoci a consumare un caco per tutto il mese di novembre, sarà un regalo per il nostro organismo oltre che per il palato.
I cachi, storia ed origini
Forse non sapete che l’albero del caco, oltre ad essere splendido e molto resistente, è considerato l’albero della pace poiché alcuni esemplari della pianta sopravvissero alla bomba atomica di Nagasaki.
L’origine dei cachi è molto antica, le prime menzioni e raffigurazioni riguardano la Cina dove era considerato un frutto pregiato da offrire in dono agli imperatori. In seguito si diffuse in Giappone dove l’albero del caco viene coltivato fin dall’anno 1000 per poi diffondersi in tutta l’Asia.
I cachi in Europa arrivano verso la fine del 1700 grazie ai missionari cattolici, ma prima dei frutti arrivò l’albero con scopo ornamentale e solo un paio di secoli dopo, quindi recentemente, si capì che i frutti si potevano mangiare ed erano pure buoni!
I cachi, quali benefici?
I cachi sono davvero il frutto per eccellenza dell’autunno grazie alla ricchezza di vitamine, minerali, fibre ed antiossidanti. Scopriamo i principali benefici di questi frutti.
- Rinforzano il sistema immunitario. I cachi sono ricchissimi di vitamina C la cui concentrazione varia a seconda del livello di maturazione (in quegli acerbi c’è una concentrazione maggiore). Alla vitamina C si aggiunge la provitamina A i carotenoidi che tingono di arancione questi frutti. La sinergia di questi elementi fanno dei cachi un frutto in grado di sostenere e rinforzare il sistema immunitario.
- Fanno bene all’intestino. I cachi possono essere considerati un regolatore intestinale. I frutti maturi hanno una spiccata azione lassativa, mentre quelli più acerbi e i cachi mela, quelli che al palato legano un po’, per via della concentrazione dei tannini hanno una funzione astringente.
- Depurano il fegato. I cachi sono epatoprotettivi, proteggono e depurano quindi quest’organo, poiché estremamente diuretici e carichi di potassio ed acqua.
- Fanno bene al cuore. I cachi regolano la pressione e sono ideali per chi soffre di ipertensione questo grazie alla ricchezza di potassio e allo scarso contenuto di sodio.
- Fanno bene alla pelle. Gli antiossidanti e l’importante presenza di carotenoidi rende i cachi alleati della pelle. Possiamo usare anche la polpa per una maschera rigenerate per la pelle del viso.
- Sono energizzanti. Gli zuccheri facilmente assimilabili e il contenuto di potassio e vitamina C rendono i cachi rinvigorenti, adatti in caso si sia debilitati da raffreddore o influenza, una ricarica per gli sportivi.


Cachi, ricette genuine
Se non mangiate i cachi perché non sapete come consumarli, ecco alcune idee per delle semplici e genuine ricette.
Il modo privilegiato per portare in tavola i cachi è certamente al naturale e mangiarli con il cucchiaino. Evitate a fine pasto poiché possono creare gonfiore, preferite un cachi a merenda, magari insieme a un paio di noci, oppure a colazione a stomaco vuoto prima di un pancake o di una fetta di pane integrale con una golosa crema di nocciole.
Budino di cachi. È una ricetta che sta andando molto di moda e sfrutta la naturale consistenza e dolcezza di questo frutto. Servono solo i cachi e del cacao. Mescolate la polpa di un frutto con un cucchiaino di cacao. Se potete, lasciate riposare in frigo qualche ora, anche una notte intera, questo permette di aumentare la consistenza ed avere l’effetto budino. Altrimenti gustatelo al momento come fosse una golosa crema. A me piace arricchito con nocciole e scaglie di cioccolato come nella mia mousse di cachi e cacao.
Cachi essiccati. È un’altra idea per consumare i cachi, soprattutto se in casa ne avete tanti da smaltire. Usate i frutti più acerbi, tagliateli a fette e fateli seccare in forno a 60 gradi per un paio di ore. Conservate in una scatola di latta o un barattolo di vetro, sono uno snack energetico.
Frullato rinforzante. Al mattino o per merenda consumate un frullato frullando la polpa di un caco con il succo di una arancia, uno scudo contro influenze e malanni di stagione!
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