Veggie life for Veggie people

Le castagne sono un frutto particolarmente nutriente e calorico, capiamo insieme come e quando mangiarle. Ecco i miei consigli per cucinare le castagne nel modo migliore ed inserirle nella nostra quotidianità

Ottobre è il mese delle castagne. Frutti noti fin dall’antichità per bontà e per l’alto valore energetico, è importante però capire come e quando mangiarle per poter godere di tutti i loro benefici senza appesantirci.

Possiamo raccoglierle nei boschi, cogliendo così l’occasione per una piacevole e salutare camminata immersi nella natura, oppure acquistarle facilmente al mercato quanto al supermercato. Sono frutti semplici, come le patate, che nel corso dei secoli hanno danno nutrimento e sostegno alla gente anche nei momenti di carestia. Si è parlato infatti spesso del castagno, come dell’albero del pane, proprio per la capacità di questi frutti di sfamare e saziare interi villaggi.

Le castagne possono essere piccole, in questo caso sono i frutti del castagno selvatico, oppure grosse e saporite, in questo caso dette marroni, provenienti da alberi coltivati e migliorati geneticamente nel tempo.

Castagne, perché mangiarle?

Le castagne sono sicuramente un alimento da inserire nello nostre giornate autunnali poiché sono una genuina fonte di nutrimento. Ci aiutano a contrastare la stanchezza fisica e mentale, ci nutrono nel profondo, sono energizzanti, antianemiche e fonte di sostegno per tutti coloro che fanno sport, coloro che vivono un particolare momento di stress o chi ha bisogno di una cura ricostituente.

Cosa non meno importante, con la loro dolcezza ci soddisfano e gratificano in quei momenti in cui abbiamo voglia di qualcosa di dolce e con il loro potere saziate contrastano le abbuffate. Tutto questo in modo assolutamente naturale e gentile con il nostro organismo.

Le castagne sono un frutto ricco di acqua, ma anche di carboidrati con una composizione simile a quella di un cereale. Contengono vitamine del gruppo B in generosa quantità oltre che minerali quali potassio, magnesio, ferro, zinco e rame. Non mancano le fibre, in particolare l’inulina, importante per nutrire l’intestino e garantirne una corretta funzionalità e i preziosi omega 3, grassi buoni presenti non solo nella frutta secca e nei semi come comunemente si pensa.

Castagne, come mangiarle?

Le castagne possono essere cotte in molti modi. Le più tradizionali sono le cotture al forno e in padella con o senza fori. Sicuramente rendono questi frutti molto saporiti, sodi e sfiziosi, con il rischio però, di consumare delle castagne con delle parti bruciate dannose per la nostra salute.

Non solo, forse non tutti sanno che cotte in questo modo, le castagne sono più caloriche e l’alta temperatura, soprattutto in forno, porta a una perdita consistente delle vitamine del gruppo B termolabili e un danneggiamento dei grassi buoni.

In generale delle castagne arrosto contengono circa 190-200 calorie ogni 100 gr, indubbiamente meno rispetto a quelle secche da cui si ricava la farina, in questo caso sono circa 300 calorie ogni 100 gr, ma di più rispetto alle castagne bollite o cotte al vapore, circa 120 calorie ogni 100 gr.

Il mio invito è quello di riscoprire la cottura al vapore o per ebollizione, metodo salutare e gentile.

Perché cucinare al vapore le castagne?

Cucinare le castagne al vapore è semplice e veloce. Possiamo insieme alle castagne cucinare patate, zucca o cavoli per ottimizzare l’uso del gas o della vaporiera elettrica.

Cucinare al vapore è meno calorico e, in caso di sovrappeso, ci permette di gustare questo frutto senza sensi di colpa o paura di ingrassare.

Cucinare al vapore le castagne le rende più digeribili. In caso di colite o intestino infiammato, consumatene una piccola quantità, magari a stomaco vuoto per merenda così da poterne capire gli effetti. Non mangiatele ogni giorno, magari un paio di volte a settimana.

Cucinare al vapore le castagne mantiene maggiormente integri i nutrienti. Se, non avendo la vaporiera, preferite la bollitura, vale tutto quanto detto prima, con l’accortezza solo di farle bollire in poca acqua al fine di non disperdere troppo i nutrienti nell’acqua.

Ammollate le castagne in acqua fredda per almeno un’ora prima di cucinarle. In questo modo si ammorbidiscono e potete inciderle con il coltello. La cottura sarà più rapida e le castagne più digeribili. Cucinate al vapore per circa 20 minuti oppure fatele bollire per circa 30 minuti. Il tempo varia in base alla grandezza delle castagne.

Quando mangiarle?

È importante magiare le castagne in modo appropriato in modo da non appesantire la digestione, per evitare spiacevoli inconvenienti di gonfiore o coliche intestinali, per evitare di assumere troppi zuccheri e calorie.

A colazione possono essere aggiunte al porridge. In questo caso sostituite metà del cereale usato, ad esempio, i fiocchi di avena con un paio di castagne. Aggiungete frutta fresca e secca.

Oppure, se amate i frullati, preparatene uno frullando del latte di mandorla o nocciola con due o tre castagne. Aggiungete cannella o cacao e una cucchiaiata di crema di mandorle o nocciole. Ideale anche per una merenda energetica, magari per recuperare dopo un allenamento impegnativo o in sostituzione del pranzo se di fretta.

Per merenda un paio di castagne e un paio di noci, magari insieme a una tisana ai semi di finocchio. Ricordate che si tratta di una merenda calorica adatta in particolare a giovani studenti o sportivi. Se presa come ricostituente, provate questa merenda e unite le castagne, le noci o le nocciole a delle fave di cacao crudo.

castagne lesse
castagne arrosto

Le castagne possono essere inserite al pasto, meglio il pranzo. Come? Ad esempio, dopo una bella insalata mista, concludete con castagne e nocciole, soprattutto se al pomeriggio avrete bisogno di sostegno fisico e mentale. Oppure danno il meglio di loro stesse aggiunte al minestrone o ad una vellutata al posto di pasta o cereali.

Ovviamente se avete l’intestino delicato evitate l’accoppiata castagne legumi, castagne cavolfiore. Preferite spinaci, cicorie e biete, carminative, zucca, carote, zucchine e finocchio. Condite con olio e semi di finocchio o anice.

Evitate di consumarle in un pasto ricco di carboidrati, evitate la sera dopo cena davanti alla tv. Non andate oltre le tre o quattro, meglio sempre con frutta secca per contrastare e contenere il picco glicemico.

Consigliamo anche: Biscotti vegani alle castagne e semi di chia gluten free

Torta vegana di mele, castagne e carruba

Edito da

Isabella Vendrame, ideatrice e conduttrice della serie Genuino Gluten Free, segue da diversi anni un’alimentazione vegetale e senza glutine, uno stile alimentare che le ha ridato salute, sorriso e benessere. Psicologa oltre che scrittrice ed attrice, segue attraverso consulenze online chi necessita di sostegno emotivo, motivazionale e pratico durante la delicata fase del cambio di alimentazione e di stile di vita. Si occupa anche di tecniche di rilassamento e mindfullness. Suo il blog Naturalmente Free in cui trovare articoli e ricette.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO