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Cibi per il cervello: alimenti vegetali che potenziano memoria e concentrazione

Scopriamo insieme quali alimenti vegetali sono in grado di stimolare memoria, attenzione e capacità cognitive

IL nostro cervello è sempre più in movimento e sottoposto a stress. Su questo possiamo essere tutti d’accordo, soprattutto quando a sera ci sentiamo sfiniti, non tanto per un senso di fatica fisica quanto proprio di esaurimento mentale.

Nell’arco della giornata siamo sempre più sottoposti a pensieri e ragionamenti, alla fretta di agire in modalità multitasking, all’esigenza di incastrare lavoro, famiglia, pressione tecnologica.

E poi il cambiamento, inteso sia nel cambio di stagione, quanto in questo scenario nuovo che si sta costruendo attorno a noi, quanto in un nostro magari desiderato personale cambiamento.

Il cervello va quindi sostenuto! In che modo?

Un importante aiuto ci viene dalla tavola poiché, ormai è noto, ciò che mangiamo può influenzare le nostre funzioni cognitive quali memoria ed attenzione, ad esempio.

Lo può fare agendo sui processi cerebrali con differenti meccanismi e cioè regolando i neurotrasmettitori, modulando le trasmissioni sinaptiche, modificando la fluidità delle membrane cellulari e le vie di trasmissione dei segnali nervosi. Ci viene in aiuto per questo la natura, il mondo vegetale e in particolare l’autunno con i suoi frutti carichi di grassi buoni, fibre, antiossidanti.

Quali sono quindi i cibi vegetali che fanno più bene al cervello?

Iniziamo con le noci. Il frutto per eccellenza associato al cervello, grazie alla particolare forma che ricorda l’encefalo. Sembra che il loro consumo abituale, pari circa a 30 gr al giorno, può essere efficace nel rallentare il declino cognitivo legato all’età.

Oltre a questo potrebbero favorire il ricambio neuronale e migliorare la capacità del cervello di ripulirsi di quelle cellule e proteine degenerate e potenzialmente dannose.

Tutto questo sinergicamente unito alla presenza degli acidi grassi omega 3 potenti antinfiammatori, alla vitamina E antiossidante e al triptofano, aminoacido precursore dell’ormone del buon umore, la serotonina.

Alle noci aggiungiamo tutta la frutta secca, dalle mandorle alle nocciole, e i semi di zucca, di lino e canapa in particolare. Tutti questi alimenti sono rilevanti fonti di acidi grassi omega 3 e 6, di vitamine del gruppo B e di vitamina E, di minerali utili alle funzioni cognitive quali magnesio, manganese, zinco e rame.

E poi gli agrumi, arance, mandarini e pompelmi, ma anche i kiwi e tutti i frutti ricchi di vitamina C.

Questa importante vitamina non solo riveste un ruolo importante nel rinforzare il sistema immunitario, sembra anche essere utile per preservare dal decadimento le cellule cerebrali, contrastando i cali cognitivi.

Abituatevi a consumare anche i mirtilli, piccoli e deliziosi frutti che contengono le proantocianidine, sostanze nutritive che proteggono il cervello dalla perdita di memoria e anche dal declino delle abilità motorie.

Lo stesso effetto benefico a livello cerebrale tanto quanto circolatorio è dato da tutti i frutti e gli ortaggi di colore viola come, ad esempio, more e prugne, melanzane e cavolo viola. Ricordiamo che il viola è il colore del settimo chakra associato alla parte alta del cranio e alla corteccia cerebrale.

Tra le verdure ricordiamo il cavolo nero, ormai di stagione, vero superfood nemico dei radicali liberi dannosi per il cervello.

Sembra avere un ottimo effetto nel prevenire l’Alzheimer e studi su popolazioni che si alimentano regolarmente di cavolo nero hanno dimostrato che la loro età cerebrale è nettamente più giovane di quella degli anziani coetanei che non hanno questa abitudine alimentare.

Isabella Vendrame, noci
Cibi per il cervello: cavolfiore

Anche gli altri cavoli e cioè cavolfiori, broccoli, verze e cavoletti di Bruxelles sono da considerarsi tra i cibi che fanno bene al cervello grazie al contenuto di vitamina K.

Questa è nota proprio per essere in grado di migliorare le facoltà cognitive in modo particolare attenzione, memoria e la capacità di rendere nitidi i ricordi.

Non dimentichiamo i cereali integrali.

Fornisco gli zuccheri necessari a fungere da carburante, ma a lento rilascio, con un contenuto impatto glicemico grazie alla quantità di fibre in essi contenuti garantendoci così concentrazione e lucidità per diverse ore. Spazio quindi a cereali come riso integrale e miglio, a pseudo cereali come grano saraceno ed amaranto.

Le spezie, antiossidanti e antinfiammatorie, in particolare la curcuma in grado di contrastare aterosclerosi ed efficace nella prevenzione dell’Alzheimer.

Infine il tè verde. Il contenuto non eccessivo di teina permette di mantenere attiva la concentrazione e vivi i riflessi senza stimolare troppo i surreni. Sembra proteggere, grazie ai polifenoli, l’ippocampo che è la struttura cerebrale che presiede le funzioni mnemoniche.

Quali cibi invece fanno male al cervello?

Non serve solo introdurre gli alimenti giusti nella nostra alimentazione, ma abituarsi a limitare anche quelli che possono arrecare danno a memoria, concentrazione e al tono dell’umore.

Primo tra tutti lo zucchero in modo particolare quello presente nelle bevande e nelle merendine industriali, le farine raffinate dall’alto indice glicemico, l’alcool e i superalcolici, i grassi saturi e trans di tutti i cibi processati.

“A Natale, naturalmente con noi”, Isabella Vendrame

Super cibi per la mente. Un programma alimentare per proteggere il cervello e rafforzare la memoria, Neal Barnard

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Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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