Come sostituire il caffè, una bevanda così radicata nelle nostre abitudini e riuscire a trovare delle alternative naturali e in linea con il nostro benessere?
Il caffè, penso che per la maggior parte degli italiani questa bevanda rappresenti una abitudine consolidata, ecco perché spesso capire come sostituire il caffè non risulta così semplice.
Lo si beve al mattino per svegliarsi. A metà mattina magari con i colleghi o come semplice distrazione. Lo si prende dopo pranzo per digerire e ripartire. Lo si prende come stacco a metà pomeriggio e darsi la carica per concludere la giornata.
Un gesto. Un’abitudine. Un mezzo per socializzare. Un’occasione di pausa. Un sapore e un profumo rassicuranti. Ma… ci siamo mai chiesti se il caffè ci piace davvero? Ci siamo mai chiesti perché lo consumiamo? E soprattutto ci siamo mai chiesti se ci fa davvero bene? E ancora, siamo consapevoli del numero di caffè che beviamo nel corso della giornata?
Come sempre partiamo dalla consapevolezza per scoprire insieme alcune piacevoli alternative naturali a questa bevanda.
Il caffè, fa male oppure no?
Di caffè tanto si parla, chi lo dipinge come elisir di lunga vita, soprattutto per il contenuto di antiossidanti, chi come insostituibile energetico e chi invece come un alimento da consumare con moderazione o ancor più evitare. La mia riflessione parte dal modello igienista che evidenzia come il caffè non sia altro che uno stimolante e non un energizzante.
Una differenza questa importantissima! Il caffè è quindi una bevanda che stimola la ricerca di energia nel nostro organismo, ma che in realtà non la fornisce. Può essere efficace, ad esempio, pensare al caffè come ad una frusta che agisce in noi determinando una scarica di adrenalina con repentina attivazione delle ghiandole surrenali. È questo che crea quella sorta di effetto energetico che percepiamo.
Si tratta però di un lavoro impegnativo per il nostro organismo, utile solo in una vera situazione di necessità come se, ad esempio, siamo alla guida e ci viene un colpo di sonno. Sottoporre a questo stress più volte al giorno il nostro organismo può essere deleterio e sarà opportuno domandarci piuttosto perché sentiamo così il bisogno di qualcosa che ci faccia sentire “energici”.
Oltre a questo ricordo anche che la caffeina, soprattutto se consumata in quantità, agisce in modo negativo non solo sul sistema nervoso, ma anche sul cuore, alzando la pressione e provocando tachicardia, sui muscoli, sugli enzimi digestivi interferendo così con la digestione, aumentando la secrezione gastrica e provocando irritazione alle mucose.
Se assumete troppa caffeina, cosa che spesso accade come abitudine per sostenere le lungo giornate di intenso lavoro, i caffè espongono a sintomi come insonnia, irrequietudine, ansia e palpitazioni.
Tutti i caffè, compreso quello senza caffeina, contengono inoltre acido benzoico, una sostanza tossica che per essere neutralizzata utilizza la glicina che serve a riparare il collagene, fondamentale per l’elasticità della pelle. Il risultato quindi, una pelle vecchia, spenta, poco tonica e secca.
Come sostituire il caffè?
Con un caffè bio decaffeinato in modo naturale, di solito con acqua o anidride carbonica. Consiglio questa alternativa solo quando abbiamo l’obiettivo di diminuire il numero di tazzine e siamo all’inizio dello “scalaggio”. Conserviamo il gesto, l’abitudine, il sapore, ma almeno iniziamo a diminuire l’apporto di caffeina nell’arco della giornata.
Con un caffè d’orzo. Lo si trova al bar, ovunque. Mantiene il gesto, l’occasione per socializzare, ha un sapore gradevole. Non contiene caffeina, quindi è più adatto per chi soffre di ipertensione, di ansia e di gastrite.
Contiene però glutine, seppur in piccola quantità, per cui attenzione in caso di celiachia e di intolleranza. Ovviamente non eccedere nelle quantità. L’orzo, come anche il caffè, è sottoposto a tostatura con conseguente formazione di acrilammide, un composto chimico dannoso per la nostra salute che si forma durante la cottura ad alta temperatura.


Con un caffè di cicoria. Più difficile da reperire al bar, diventa però in casa un’ottima alternativa. La si trova tostata e macinata da preparare con la moka oppure solubile. Compratela bio, di solito è sottoposta a una tostatura delicata, con il risultato di produrre una minor quantità di acrilammide. Una bevanda, forse non saporita e profumata come il caffè, ma digestiva, benefica per stomaco ed intestino, non infiamma e non presenta controindicazioni! Ideale da mescolare nella tazza di bevanda vegetale al mattino o dopo il pasto.
Con il caffè verde. Si tratta dei chicchi di caffè crudo non ancora tostato, lasciati essiccare al sole e che per tanto mantengono il loro naturale colore verde-acido smeraldo, oltre che tutti i principi attivi. Questo caffè presenta un contenuto di caffeina inferiore rispetto a quello nero, ma a differenza di quest’ultimo, la caffeina viene rilasciata in modo più lento e graduale. Il risultato sull’organismo è meno dannoso ed aggressivo, favorisce la concentrazione mentale.
Attenzione invece… il ginseng fa male oppure no?
Il ginseng, spesso preso al bar con l’idea di una bevanda salutare energetica in grado di sostituire il caffè. Il più delle volte la miscela usata è ricca di zucchero, aromi, conservanti, ma anche di derivati di origine animale come panna e latte!
Consigli per sostituire il caffè
Iniziate con il variare, alternate il caffè classico con l’orzo, con quello senza caffeina, a casa provate la cicoria. Ponetevi l’obiettivo di diminuire di una tazzina al mese, sviluppate la consapevolezza che si può vivere anche senza o con solo una tazzina di caffè al giorno!
E se la cicoria non vi piace?
Provate la mia idea, mescolate un cucchiaino nella vostra tazzina di cicoria solubile insieme a una puntina di cacao amaro. Il gusto diviene sfizioso, il cacao regala buon umore e quel pizzico di caffeina che dà lucidità senza creare troppi danni!
“Millennials girls millennials green”, Isabella Vendrame
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