Abbiamo iniziato a riscoprire antiche preparazioni come l’amasake, scopriamo insieme che cos’è questa particolare crema di riso e come si usa
Arricchire la nostra cucina di nuovi ingredienti è un modo per dare varietà ai nostri piatti e sperimentare sapori diversi. Scopriamo oggi la crema di riso amasake, che cos’è e come si usa.
Negli ultimi anni sono comparsi sugli scaffali dei negozi e tra le ricette di alcuni ristoranti, alcuni ingredienti tipici della cucina orientale. Parlo di ingredienti come il miso, il kuzu, la salsa tahina e la salsa di soia shoyu. Tra questi, di recente è comparso l’amasake, un dolcificante naturale originario del Giappone, dalla storia davvero antica.
L’amasake, che cos’è?
L’amasake, o crema di riso fermentato, è un dolcificante che si ricava facendo fermentare un cereale come il riso o il miglio con il fungo koji, quello usato anche per intenderci per produrre il miso e la salsa di soia.
Il fungo koji è usato da secoli nella cucina giapponese ed è un composto filamentoso dato da un cereale su cui è stato fatto crescere un fungo, una sorta di muffa e cioè l’Aspergillus oryzae. Al koji viene aggiunto un secondo ingrediente, può essere un cereale come il riso o il miglio nel caso dell’amasake, oppure un legume come la soia. Ne segue un processo di fermentazione, di scissione degli amidi e di produzione di una grande quantità di enzimi digestivi.
Se ne ottiene una crema consistente dal colore beige, dal gusto delicato e naturalmente dolce, in perfetta linea con il significato della parola amasake e cioè “aroma dolce”. Questa crema è impiegata soprattutto nella cucina macrobiotica come alternativa allo zucchero.
Amasake, proprietà
L’amasake è una crema che dolcifica, nutre, regala energia facilmente adoperabile e che favorisce la digestione.
Questo dolcificante naturale contiene prevalentemente maltosio, fruttosio, vitamine del gruppo B, minerali, fibre ed enzimi digestivi.
Rispetto allo zucchero ha un apporto calorico davvero modesto poiché l’amasake contiene circa 8 calorie in un cucchiaino e circa 153 in 100 gr di prodotto, un terzo rispetto allo zucchero tradizionale, bianco o di canna. Anche la quantità di zuccheri è davvero ridotta, la crema di riso contiene circa 18 gr di zuccheri su 100 gr di prodotto, valore, ad esempio, di molto inferiore rispetto a una composta di frutta senza zuccheri aggiunti.
È un alimento facile da assimilare e da digerire, energetico, ricostituente, adatto per i bambini, durante lo svezzamento, gli anziani e per le donne in gravidanza.
Come si usa questa crema di riso?
La crema dolce di riso amasake si presta ad essere usata in molti modi diversi.
In generale, a mio avviso, il suo uso è più indicato per le ricette dolci piuttosto che per dolcificare una bevanda, per via della consistenza cremosa, anche se in Giappone viene consumato sciolto nella acqua calda come bevanda energetica.
L’amasake può essere usato al naturale come una sorta di marmellata di riso e spalmato su pane e biscotti, tanto quanto usato per farcire una crostata per la colazione.
Possiamo creare una golosa ed energetica crema per la colazione o la merenda mescolando un paio di cucchiai di amasake con della crema di mandorle ed aggiungere qualche semino ed uvetta.


Possiamo unirne un cucchiaino a un frullato, tanto quanto a creme fatte in casa e budini, magari a fine cottura così da non perdere enzimi digestivi e vitamine del gruppo B.
Possiamo mescolare l’amasake a una mela cotta, magari cucinata con il kuzu, se abbiamo bisogno di una carezza delicata allo stomaco infiammato, tanto quanto a una crema di cereali anche per lo svezzamento dei più piccini.
Sono sicura che, se la proverete, ve ne innamorerete e con fantasia inizierete a sperimentare questo dolcificante naturale in tanti modi diversi.
L’amasake è ottimo anche nell’impasto delle frolle, tre cucchiai dolcificano naturalmente danno consistenza, come si trattasse di una sorta di burro dolce! Provatelo per dei biscotti con farina di riso e mais, bevanda di riso, un po’ di olio di semi e delle uvette.
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