Piccoli e dolci frutti, le more sono un concentrato di minerali, vitamine ed antiossidanti. Scopriamo insieme le proprietà benefiche delle more di rovo
Protagoniste del mese di settembre, le more di rovo sono un frutto che merita essere valorizzato non solo per bontà e facilità d’uso, ma per le molteplici proprietà benefiche.
Spesso associate a boschi e campagne, a qualcosa che si trova, ma non si raccoglie, che si trova volendo anche al supermercato, ma non si acquista preferendo invece i mirtilli, le more, sono un concentrato di nutrimento.
Quando parliamo dei frutti piccoli e sodi che crescono spontanei, in quel caso stiamo parlando delle more di rovo. I frutti invece più grossi e teneri chi si trovano in scatolette al supermercato sono per lo più more di coltivazione.
Indubbiamente le more di rovo, generosamente disponibili, racchiudono in loro l’energia e il calore del sole, mentre quelle di coltivazione sono più povere di nutrienti. Questo comunque non vieta di acquistarle purché di provenienza italiana, ancor meglio se bio.
Non confondiamo le more di rovo con le more di gelso, simili nell’aspetto, ma più grosse ed acidule, che si raccolgono in primavera ed inizio estate dagli alberi di gelso.
Proprietà benefiche delle more di rovo
Come tutti i frutti viola, le more di rovo spiccano per la presenza di antiossidanti, nello specifico antociani rendendo questi piccoli frutti detox, potenti scudi contro i radicali liberi, benefici per la circolazione e la salute di tutto il sistema cardiocircolatorio, oltre che antinfiammatori.
La presenza di numerose fibre li rende amici dell’intestino soprattutto in caso di stipsi. Attenzione invece in presenza di diverticoli poiché i piccoli semi possono scatenare dolori e disagi.
Questi ultimi, invece, spesso additati e sgradevoli al palato, sono invece il fiore all’occhiello delle more di rovo. Contengono numerosi acidi grassi tra cui omega 3, non sempre prerogativa solo dei più noti semi di lino, olio extravergine e noci.
Se consumate a crudo, le more di rovo contengono una buona quantità di vitamina C, ma anche di vitamina E. A questo si aggiungono potassio, calcio e fosforo in particolare. La sinergia di tutti questi nutrienti rendono davvero benefiche le more di rovo. Ideali proprio in questo mese in cui abbiamo bisogno di energie psicofisiche per gestire la ripresa delle attività.
Di solito sono molto gradite anche a bambini e ragazzi, approfittiamo per far mangiare loro la frutta, magari trasformando le more in un goloso frullato con latte di cocco.
More di rovo, come mangiarle
Al naturale, certo, ideali al mattino insieme a uno yogurt di soia o con il porridge abituale. In macedonia, con mirtilli e lamponi, ma anche con uva nera e prugne per una merenda estremamente antiossidante e riattivante l’intestino.
Le more di rovo sono perfette per farcire una torta soffice magari al cacao, essere aggiunte all’impasto di biscotti e per completare una crostata, usate sia a crudo che prima della cottura.
L’uso classico, ovviamente, è la marmellata, anche come modalità necessaria per usare le spesso importanti quantità di frutti che si possono raccogliere nel bosco magari durante una passeggiata domenicale. Preparatela senza zucchero, né pectina, solo con succo di limone e della mela. Si conserva perfettamente in vasi sterilizzati, versata ancora calda.

