Rendiamo il pompelmo rosa, questo profumato e saporito frutto, alleato del nostro benessere, per affrontare con energia la primavera
Ci sono frutti che in casa non mancano mai come le mele, le banane, le arance in inverno e le fragole in primavera. Altri invece li acquistiamo di rado e spesso con una certa diffidenza. È il caso, ad esempio, del pompelmo rosa.
Probabilmente è il suo gusto amaro, anche se in realtà la varietà rosa, soprattutto negli ultimi anni si è fatta sempre più dolce. O forse perché si dice possa interferire con alcuni farmaci. Il che è certamente vero, ma non deve spaventare e renderci rende perplessi verso il suo acquisto.
O semplicemente perché per consuetudine se cerchiamo un agrume ci rivolgiamo ai classici mandarini o alle arance.
Di certo un frutto poco valorizzato e poco radicato nella nostra cultura, non dimentichiamo poi che la sua pianta per secoli è stata coltivata più per uso ornamentale che per i succosi frutti.
I pompelmi iniziarono ad essere studiati e consumati solo dopo l’inizio del diciannovesimo secolo. La varietà rosa poi è di recente conquista, una spontanea mutazione del pompelmo giallo osservata per la prima volta in Texas nel 1929.
Il mio invito è di riscoprire e fare un po’ più nostro questo frutto. Abituarsi a consumare più spesso i pompelmi rosa può diventare una vera strategia di benessere soprattutto ora in primavera in cui abbiamo bisogno di depurarci e smaltire le tossine accumulate nell’inverno.
Scopriamo insieme perché far diventare i pompelmi rosa nostri alleati.
Come prima cosa per il loro sapore, il profumo e il colore. Andiamo oltre al fatto che la frutta deve essere per forza dolce, alleniamo il gusto, educhiamo la sensorialità.
Perché è uno dei frutti più adatti in questa stagione per depurare e tonificare l’organismo dalle scorie accumulate durante l’inverno. Questo grazie alla ricchezza di potassio che stimola il drenaggio, sgonfia e contrasta la cellulite.
Perché ha un contenuto importante di vitamina C e in solo mezzo frutto trovi più della metà della dose quotidiana consigliata di questa vitamina.
Perché stimola la digestione grazie all’acido citrico che favorisce la produzione degli enzimi digestivi, senza rendere lo stomaco acido.
Perché riattiva l’intestino in modo delicato e contribuisce grazie a fibre e pectine ad abbassare il colesterolo cattivo.
Perché ti fa sentire sazio con poche calorie.
Perché ci mantiene giovani grazie alla ricchezza di antiossidanti tra cui in particolare il licopene, quello dei pomodori. Ricordiamo che queste sostanze aiutano a contrastare l’eccesso di radicai liberi e pertanto l’invecchiamento cellulare.
Perché fa bene al fegato, lo depura e lo aiuta a ripristinare le proprie funzioni. Il merito è della naringina, una sostanza antinfiammatoria e antiossidante responsabile del gusto amarognolo e acidulo.
Perché ci rinforza e ci regala energia grazie alle vitamine del gruppo B e a minerali quali calcio, magnesio, potassio, fosforo, ferro, rame e zinco.
Interferisce davvero con i farmaci?
Numerosi studi dimostrano che il pompelmo è in grado di aumentare in maniera significativa la biodisponibilità di diversi medicinali, attraverso un meccanismo di inibizione dell’attività di alcuni enzimi (cosiddetti CYP3A) che a livello epatico sono responsabili della metabolizzazione dei farmaci. Tra questi i farmaci a base di statine per abbassare il colesterolo, alcuni sedativi, molti farmaci utilizzati in chemioterapia e alcuni antibiotici.
Se però non assumete nessuno di questi farmaci, non c’è nessun timore nel consumare questo frutto!
Come acquistarlo?
Preferiamolo di provenienza italiana. Spesso però è più facile trovare nei negozi pompelmi rosa di provenienza estera soprattutto Israele, massimo produttore al mondo, Sudafrica e Florida. Questo perché la produzione italiana è abbastanza limitata e non fa fronte alle richieste del mercato. Scegliamo frutti pesanti e non mollicci sinonimo di polpa fresca e succosa.
Come portarlo in tavola?
Come drink per un aperitivo che favorisca la digestione.
Preparate un estratto con mezzo pompelmo, mezzo finocchio e un pezzetto di zenzero e bevete mezz’ora prima del pasto.
Come frullato energetico per la colazione o la merenda.
Frullate la polpa di un pompelmo rosa con una carota e un pezzetto di zenzero.
Come abitudine saziante in caso di dieta.
Consumate un frutto intero prima del pasto, così al naturale o a tocchetti in una ciotolina con del limone. È un aiuto anche a controllare la glicemia e a contenere il picco glicemico del pasto che consumerete.


Come insalata energetica e depurativa.
Sbizzarrite la fantasia e abituatevi ad arricchire le vostre insalate con la polpa d mezzo pompelmo rosa. Provate radicchio, finocchio, carote, avocado e pompelmo rosa. Oppure l’abbinamento con rucola o spinacini. O il classico finocchio e avocado. Aggiungete sempre semi e noci.
Come macedonia per la merenda.
Ricordate che il pompelmo rosa è un frutto acido e mal tollera l’abbinamento con frutta dolce come le banane. Preferite altra frutta acida come arance e kiwi, oppure semi acida. Meraviglioso l’abbinamento con le fragole, i mirtilli e i lamponi!
Come colazione nello yogurt vegetale.
Provate la polpa di mezzo pompelmo a tocchetti nel vostro yogurt vegetale. Arricchite se gradite con semi di lino e mandorle.