Sono due ortaggi molti diffusi, ma non a tutti è chiara la loro differenza. Scopriamo insieme le differenze tra sedano e sedano rapa
Il sedano è da sempre un ortaggio immancabile in casa, soprattutto in questa stagione, come base saporita per fare un genuino brodo vegetale. Di recente si è andati a valorizzare e diffondere l’uso del sedano rapa. Scopriamo insieme quali sono le differenze tra sedano e sedano rapa.
Il sedano lo sappiamo riconoscere subito con le sue lunghe coste croccanti, bianche o verdi, e il rigoglioso ciuffo. Quella grossa radice tonda e bitorzoluta ormai presente da un po’ di tempo anche al supermercato, che ha probabilmente attratto la nostra curiosità senza capire bene di cosa si trattasse… ecco, appunto, questo è il sedano rapa.
Forse alcuni di voi lo hanno già assaggiato e magari lo acquistano già abitualmente, altri forse non hanno ancora avuto il coraggio di prenderlo, non sapendo bene come prepararlo.
Sedano e sedano rapa, quali differenze?
Abbiamo così scoperto insieme la prima differenza. Sedano e sedano rapa sono il medesimo ortaggio, ma il sedano ne rappresenta il fusto, mentre il sedano rapa la radice.
Il sedano più diffuso è la varietà dulce o da coste, con fusti sodi e foglie verdi. Viene tenuto al riparo dalla luce e in questo modo non produce clorofilla rimanendo bianco. Questa è la tipologia di sedano più ideale per essere consumata cruda poiché croccante e saporita. Il sedano bianco è quindi ideale da sgranocchiare mentre si fa da mangiare, da rendere protagonista di un pinzimonio speziato, da usare insieme alle foglie per i nostri estratti di frutta e verdura.
Il sedano verde, invece, è più adatto alla cottura, da aggiungere quindi al brodo, alle zuppe, ma anche da cucinare e gratinare in forno. Il suo uso classico è quello del soffritto insieme alla cipolla. Per conservare il sedano croccante ed idratato, è meglio conservarlo in frigorifero avvolto da un panno umido e consumarlo nel giro di qualche giorno.
Il sedano rapa, detto anche sedano di Verona o testa di sedano, è una particolare varietà di sedano che più che per il fusto e le foglie, spicca per la grande, grossa e bitorzoluta radice, dalla consistenza simile ad una patata. In Italia non è diffuso come il sedano tradizionale, è più consumato nel nord Italia in particolare in Piemonte. Le varietà più note sono il gigante di Praga, la palla di marmo e il bianco del Veneto.
L’uso del sedano rapa è però facile e versatile e forse per questo si sta diffondendo un po’ ovunque. Il principio è di trattarlo e pensarlo come una vera e propria patata. Dopo averlo pulito e grattato con una spazzolina, lo si può tagliare a fettine sottili ed aggiungere alle insalate, oppure tagliarlo a tocchetti e cucinarlo al forno. Molte ricette vegane lo propongono come ortaggio ideale per preparare una sorta di arrosto vegetale magari cotto in forno al cartoccio.


Sedano e sedano rapa, quali proprietà?
Sedano e sedano rapa sono due ortaggi davvero benefici che dobbiamo abituarci a consumare spesso soprattutto crudi aggiunti ad estratti e frullati. Sono entrambi poco calorici, diuretici, depurativi, antinfiammatori, antiossidanti e ricchissimi di minerali.
Contengono provitamina A, vitamina C, E, K, vitamina B3, potassio, magnesio, calcio, rame, iodio e sodio. Benefici in caso di disturbi intestinali, di astenia e stanchezza, di bronchiti, di reumatismi ed infine sono utili per contrastare gonfiore e ritenzione idrica.
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