I superfoods sono indispensabili? Sono davvero interessanti sul piano nutrizionale? Ci fanno davvero bene o sono solo frutto di un buon marketing? Ne parliamo con la Dott.ssa Silvia Goggi
I superfoods sono spesso associati alle diete a base I vegetale ed è opinione comune che siano indispensabili per un corretto bilanciamento di queste ultime. La Dott.ssa Silvia Goggi sfata questo mito una volta per tutte, con esempi pratici di come – se scegliete questi alimenti per raggiungere i vostri fabbisogni di nutrienti – state gettando via il vostro denaro.
Una sfilza di superfood che affermano di avere una miriade di benefici per la salute stanno esplodendo e stanno alterando i modelli alimentari di molte persone anche in Italia.
Lasciando perdere gli spinaci o i broccoli che sono sempre stati considerati degli alimenti ad alto contenuto di sostanze nutritive, c’è una nuova ondata di frutta, verdura e cereali, soprannominati superfoods, che stanno vivendo il loro momento.
Questi sono i superfoods che vengono pubblicizzati maggiormente: radice di ginseng, guaranà, bacche di goji, erba di grano, frutti di mirtillo rosso palustre, frutto dell’albero del pane, fungo reishi, radice di curcuma, papaya fermentata, foglie di trifoglio rosso, foglie di vite rossa, radice di zenzero, alga spirulina, semi di caffè verde crudo, bacche di açaí, maca.
Cosa sono esattamente i superfoods?
Se ne sente molto parlare ultimamente. Ma cosa sono esattamente? Sono necessari per poter definire la propria alimentazione come ottimale?
I superfoods sono degli alimenti che per le loro particolari caratteristiche, come un’elevata concentrazione di sostanze utili all’organismo umano, vengono elevati nell’olimpo degli alimenti e vengono spesso pubblicizzati.
Ma qual è la verità? È vero che questi alimenti hanno elevate concentrazioni di determinati nutrienti, per esempio, di ferro, di vitamine, di antiossidanti? Certo è che ferro, vitamine e antiossidanti non si trovano solo nei superfoods.
Qual è il problema? Il problema è che essendo spesso molto costosi, se una persona volesse raggiungere i propri fabbisogni di un determinato nutriente in fase fisiologica quindi in stato di benessere o in stato di carenza…. se volesse raggiungere, utilizzando solamente i superfoods, questo sarebbe molto costoso e poco pratico. Quando tanti altri alimenti del mondo vegetale riescono ad apportare i medesimi benefici ad un costo decisamente inferiore.
Superfoods servono davvero?
Prendiamo per esempio, le alghe che vanno tanto di moda. Queste non sono assolutamente necessarie per raggiungere i fabbisogni di minerali e di omega 3, anche perché è vero che ne contengano ma dovremmo mangiarne un intero oceano nella vita per raggiungere i fabbisogni di minerali e di omega 3 dalle alghe. Come vedete, non è tutto oro quello che luccica.
La vera cosa da tenere presente è che i superfoods non è che facciano male, ognuno è libero di spendere il proprio denaro per comprare degli alimenti molto costosi. Ma non deve assolutamente passare il messaggio che questi siano necessari.
Le basi della sana alimentazione sono: cereali, legumi, frutta, verdura, frutta secca e semi oleosi, assolutamente degli alimenti che non sono né ricercati, né costosi, né difficili da trovare. Ricordiamoci che in moti casi i superfoods vengono dall’altro capo del mondo.
I superfoods non sono assolutamente la base di una sana alimentazione. Facendo un paragone con una casa, potremmo paragonare i gruppi alimentari vegetali, prima nominati, le fondamenta, mentre i supefoods al colore degli interruttori, quindi non sono assolutamente una cosa importante.
Facciamo un esempio pratico per far comprendere cosa intendiamo facendo dei semplici calcoli.
Un integratore di alga spirulina che viene promossa come insostituibile e ottimo integratore di ferro costa 55 euro per 100 grammi e contiene 28,5 milligrammi di ferro.
Sulla confezione di questo prodotto che abbiamo scelto a caso viene consigliata l’assunzione di 10 grammi al giorno, che equivale circa a un cucchiaio. Quindi si assumono 3 milligrammi di ferro con un cucchiaio. Poi bisogna vedere dove lo si mette, perché ha un sapore molto forte che potrebbe non piacere. Quindi tutto questo viene a costare circa 5 euro (perché la confezione intera ne costava 55).


Vediamo invece quanto ferro è contenuto in 100 grammi di lenticchie, con la differenza che un etto di lenticchie non costa 55 euro ma costa meno di 50 centesimi. In 100 grammi di lenticchie secche sono contenuti 8 milligrammi di ferro. Quindi con soli 30 grammi di lenticchie circa arriviamo ad avere ad un costo nettamente inferiore il ferro che era contenuto in un cucchiaio (dose di 10 grammi) di alga spirulina.
Speriamo che questo esempio vi abbia fatto capire quanto questi superfoods spesso vengano venduti senza una reale necessità perché i nutrienti che contengono sono spesso contenuti altrove ad un prezzo decisamente inferiore.
Consigli per la lettura
“La mia famiglia mangia green”, Silvia Goggi