Veggie life for Veggie people

Prepariamo insieme delle cicerchie piccanti da usare più volte in molti modi differenti

La cicerchia è un legume molto particolare, poco usato e che si fa fatica anche a trovare (quelle buone). Queste cicerchie appartenevano a un cesto di delizie che mi era stato regalato a Natale e aspettavo che mi venisse l’ispirazione per usarle al meglio.

Bene, oggi l’aspirazione è arrivata: ho preparato questa ricetta con l’intenzione di fare qualcosa di diverso dal solito, e devo dire che sono molto soddisfatta del risultato, sia in termini di gusto che di estetica.

Senza contare che ho preparato 3.5 kg circa di qualcosa che potrò usare per più volte in molti modi differenti, l’importante è conservarle bene in frigorifero o in vasetti di plastica in congelatore.

Potrò mangiarle, ad esempio, assieme a dei cereali in chicco, oppure come sugo per condire una pasta, o come secondo assieme a del pane o della verdura cotta, o per fare delle tartine.

Se vi viene in mente altro, aspetto suggerimenti!

Ingredienti

  • 500 g di cicerchie secche
  • 2 cipolle
  • 2 spicchi d’aglio
  • 300-350 ml di passata di pomodoro
  • 2 cucchiaini di miso
  • 200 g di tofu affumicato (sceglierlo buono)
  • 2 mezzi/interi cucchiaini di paprika (dipende quanto vi piace il piccante)
  • sale qb

Preparazione delle cicerchie arrabbiate

Lasciare ammollare almeno per una notte le cicerchie, sciacquarle bene e lessarle in pentola a pressione (elettrica 20-25 minuti) con una manciata di sale.

Quando sono tiepide, versarle in 2 contenitori, in uno mettere circa la metà delle cicerchie solo sgocciolate, nell’altro tutto il resto (brodo e cicerchie).

Questa cottura può essere fatta anche il giorno prima e poi le cicerchie vanno tenute in frigo.

Preparare il soffritto, lavando e tagliando a pezzetti l’aglio e le cipolle e facendoli rosolare con il miso e il brodo di cottura delle cicerchie. Aggiungere un po’ alla volta la passata di pomodoro e la paprika.

Tagliare a cubetti il tofu e aggiungerlo alla padella, quando la cipolla è morbida, e aggiungere acqua, se necessario.

Prima che l’acqua si consumi troppo, aggiungere un po’ alla volta le cicerchie rimaste nel contenitore con il brodo e mescolarle bene al resto.

Quando sono finite le cicerchie con il brodo, intanto il tutto si sarà consumato quasi completamente, e cominciare ad aggiungere sempre in piccole quantità le cicerchie sgocciolate, mescolando bene.

Lasciarle consumare fino a che resti solo un po’ di liquido di cottura, lasciarle raffreddare e poi metterle in contenitori differenti a seconda dell’utilizzo che ne verrà fatto.

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Cicerchie secche
Cicerchie arrabbiate
Edito da

Luciana Baroni è medico, specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia, Fisiatra, con peculiare interesse nella diagnosi e cura delle malattie neurodegenerative. Ha inoltre un diploma di Master universitario internazionale in Nutrizione e Dietetica, ed è Presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV, Associazione di Promozione Sociale non-profit, che ha fondato nel 2000. Autrice e curatrice di numerosi articoli e pubblicazioni divulgativi e scientifici su riviste nazionali e internazionali, concernenti salute, alimentazione e stile di vita. Ha tenuto conferenze e corsi in molte città d’Italia sui temi dell’alimentazione vegetariana, intervenendo anche a programmi radiotelevisivi. Nel 2005 ha ideato il metodo VegPyramid, evoluto nel 2015 nel metodo PiattoVeg, una guida alimentare aggiornata per l’alimentazione vegetariana. Autrice-coautrice di 14 opere, la più recente è Il Piatto Sostenibile (Enea ed).

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