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Un’alternativa naturale e genuina alla classica marmellata, senza bisogno di zucchero né di cottura. Scopriamo insieme come fare una marmellata crudista per la colazione

A colazione siamo abituati a spalmare qualcosa su biscotti e fette di pane, oppure a farcire delle golose crostate. Ricorriamo a composte naturali e biologiche, spesso senza aggiunta di zucchero, a volte le realizziamo noi stessi in casa. Fare una marmellata crudista, però, è un modo per dare varietà e introdurre un alimento particolarmente genuino e nutriente, per una colazione davvero energetica.

Fare una marmellata crudista significa realizzare una crema di frutta a partire da frutta cruda o essiccata e ovviamente non sottoporla a cottura. Significa inoltre usare ingredienti naturali, vivi, integri, possibilmente bio e di qualità. Significa non usare lo zucchero, ma sfruttare tutta la naturale dolcezza della frutta.

Realizzare una marmellata crudista richiede davvero pochissimo tempo e si conserva alcuni giorni in frigorifero in un barattolo di vetro.

È ideale per la colazione di tutta la famiglia, ma diventa anche una ricarica di zuccheri ed energia pronta all’uso adatta per integrare la merenda dei bambini o da aggiungere a un frullato post allenamento o a un pranzo veloce estivo magari di sola frutta fresca e secca.

Curiosità, qual è l’origine della parola marmellata?

Questo termine deriva dall’uso di quelli che sono considerati i due ingredienti per eccellenza, con cui in origine veniva realizzata questa golosa crema di frutta e cioè il miele e le mele, di solito cotogne. Una sorta di mela mielata cotta appunto nel miele. La marmellata nasce con l’esigenza di conservare nel tempo la frutta e questa pratica era già in uso tra gli antichi greci e gli antichi romani a cui spesso insieme al miele aggiungevano il vino!

Solo con il tempo la ricetta si è aperta all’uso di altra frutta e dello zucchero. Si narra ad esempio, che la marmellata di arance si sperimentò per la prima volta per rispondere alla richiesta della regina di Inghilterra Caterina d’Aragona, che in Inghilterra non poteva più gustare le sue amate arance.

Perché fare una marmellata crudista?

Fare una marmellata crudista ci permette di beneficiare dei nutrienti della frutta integri senza che la cottura deteriori vitamine, enzimi, antiossidanti.
È un modo per aumentare l’apporto di alimenti crudi nell’arco della giornata. Ricordo, infatti, l’importanza di non trascurare la presenza di frutta e verdura allo stato crudo proprio per garantirci una ricarica naturale di nutrimento, enzimi digestivi, ma anche elementi vivi, integri in grado di sfiammare e ripulire il nostro organismo, come ampiamente sottolineato dai modelli suggeriti dall’igienismo naturale.

Come fare una marmellata crudista?

Servono un frullatore e un vasetto di vetro.

Si può realizzare con della frutta fresca di stagione come, ad esempio, fragole, ciliegie, melone o frutti di bosco. Sarà sufficiente frullare la frutta, aggiungere una spruzzatina di limone e conservare un paio di giorni nel vasetto di vetro.

Se gradito, a questa frutta frullata si può aggiungere, ad esempio, una cucchiaiata di crema di mandorle, anacardi o nocciole sempre ottenuta da frutta secca lavorata a crudo. Molto goloso l’abbinamento, ad esempio, del melone con la crema di mandorle per una originale marmellata crudista di melone. Altrettanto buona è la marmellata di ciliegie e cacao ottenuta frullando questi frutti denocciolati con un cucchiaino di cacao crudo o una granella di fave di cacao.

In alternativa si può usare la frutta essiccata come fichi secchi, albicocche, uvette, bacche di goji, mango, papaia, ananas, prugne. Sono ingredienti questi ormai tutti facilmente reperibili, abbiate solo l’accortezza di acquistarli bio senza solfiti e senza zuccheri aggiunti. Alla frutta essiccata è goloso e utile per modulare il rilascio degli zuccheri che in questi frutti disidratati abbondano, unire una crema di frutta secca o dei semi. Deliziosa, ad esempio, è la marmellata di mango e semi di canapa.

Come fare una marmellata crudista di albicocche?

Vi propongo la ricetta della marmellata crudista che preferisco, quella realizzata con albicocche secche unite a piacimento o con semi di lino macinati o con semi di chia.

Una marmellata dolcissima e gustosa, una carica di energia. È ricca di potassio, magnesio, calcio, ferro, pro vitamina A, antiossidanti e tante fibre utili per riattivare l’intestino, soprattutto nella prima parte della giornata in cui il nostro organismo è in fase eliminativa.

albicocche disidratate
marmellata crudista, mele

Per un vasetto di 250 gr circa di marmellata crudista di albicocche servono:

  • 250 gr albicocche secche bio
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • un cucchiaio di semi di lino macinati o semi di chia bio

La sera mettete in ammollo in una ciotola le albicocche e lasciatele idratarsi tutta la notte.

Il giorno dopo appena avete 10 minuti liberi, scolate le albicocche e frullatele insieme al succo di limone. Aggiungete i semi e mescolate.

Versate il contenuto in un vasetto. Fate riposare in frigorifero almeno un paio di ore prima di consumarla soprattutto se avete aggiunto i semi di chia.

Consumate entro 3-4 giorni al massimo. Facile, vero?

Consigliamo anche: Marmellata di fragole senza zucchero e senza pectina

Crema di albicocche con lamponi e semi di girasole

Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

Ultimi commenti
  • Che idee eccezionali, soorattutto quella dell aggiungere crema di anacardi. Golosissima! Grazie sempre dott. X i suoi preziosi consigli

  • Ciao, PAola, ma grazie a te! Fammi sapere se provi a fare una di queste marmellate crudiste! Alla prossima!

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