Si parla solo di Halloween, ma in realtà la nostra festa è un’altra. Scopriamo cosa si mangia in Italia ad Ognissanti
Da alcuni anni la festa di Halloween ha preso piede anche da noi in Italia. In realtà non si tratta di una festa legata alle nostre tradizioni. In Italia si celebra la festa di Ognissanti e in successione la ricorrenza dei morti. Scopriamo insieme cosa si mangia in Italia ad Ognissanti.
Certo, Halloween ha reso queste giornate dedicate ai santi e ai morti molto commerciali, gradite a chi vende gadget e dolciumi, a chi organizza feste in maschera, e le ha rese gradite anche a bambini e ragazzi, non solo perché non si va a scuola. Tutto si tinge di mistero, di paura, di brivido, di atmosfera.
Le nostre feste tradizionali, quella di Ognissanti del primo novembre e la successiva ricorrenza dei morti, hanno invece una natura intima e raccolta, meno festosa diciamo così, in cui le famiglie si uniscono nel ricordo dei defunti, fanno visita ai cimiteri e si trovano per pranzi ed incontri all’insegna della semplicità.
La festa di Ognissanti è una festa di origine cristiana che celebra l’onore di tutti i santi anche di quelli non canonizzati. Le sue origini sono antichissime e legate alle commemorazioni che si facevano ai martiri cristiani. Questa festa divenne ufficiale nel 835 dopo Cristo quando re Franco Luigi il Pio decretò questa data in onore a tutti i santi al posto della precedente ricorrenza romana di San Cesareo, protettore degli imperatori.
Cosa si mangia in Italia ad Ognissanti?
Sono diverse le ricette che la nostra tradizione ha legato alla festa di Ognissanti. Ogni regione di Italia ha le proprie usanze, ma in generale si tratta di ricette semplici, di origine contadina o popolare, realizzate con prodotti del territorio tipici di questa stagione. Gli ingredienti usati sono soprattutto frutta secca, castagne, zucca, legumi, verza.
La leggenda popolare narra che i defunti visitassero la propria famiglia e portassero doni per i bambini. Così per allietare il ritorno verso l’aldilà si lasciava, e forse qualcuno lo fa ancora, avanzi di cibo in tavola per tutta la notte.
Alcune di queste ricette sono naturalmente vegane, prive cioè di ingredienti di origine animale, altre, prevedono l’uso di uova, carne, pancetta, ma si possono con facilità rendere completamente vegetali. Scopriamo insieme alcune ricette par la festa di Ognissanti e il giorno della commemorazione dei morti.
Zuppa di ceci. Durante il Medioevo nel Giorno dei Morti ceci (e fave) lessi venivano distribuiti ai poveri; per questo uno dei piatti più tipici di questo giorno è proprio questa zuppa a cui spesso viene unita anche la zucca.
Risotto di castagne. Una ricetta tipica un po’ di tutta Italia, basta sbriciolare delle castagne bollite nel riso mentre bolle con il brodo. Usate quindi un brodo vegetale e per mantecare sostituite burro e parmigiano con rosmarino, olio e granella di nocciole.


Zuppa alla canavesana. È una ricetta tipica piemontese. Si tratta di una zuppa a base di verza. La tradizione vuole questo piatto preparato con pancetta e lardo. Alla verza si possono unire zucca, carote e ceci. Servite con del pane croccante.
Verza con le noci. Cucinate la verza con il brodo, frullate e servite con le noci sbriciolate.
Castagnaccio. Un dolce tipico, ideale in questa stagione. Mescolate la farina con bevanda vegetale, unite un po’ di olio, uvette, rosmarino e pinoli. Cucinate in forno e servite con altri pinoli o noci. Golosissimo con aggiunta di cacao nell’impasto o gocce di cioccolato.
Pan dei morti. Antica ricetta lombarda. Si tratta di dolcetti morbidi dalla tipica forma ovale, leggermente schiacciata, a base di ingredienti poveri come biscotti sbriciolati, cacao, fichi secchi, uvetta, frutta secca e spezie. Diremo oggi dei dolcetti molto sostenibili e utili per usare ciò che avanza in casa. Per dare consistenza si usa di solito l’albume, sostituite con dell’acqua faba dei ceci.
Rame di Napoli. Sono dei morbidi biscotti al cacao ricoperti da una golosa glassa al cioccolato fondente, tipici della pasticceria siciliana, in particolar modo della città di Catania. Vengono consumati in occasione di Ognissanti e della festa dei morti e regalati ai più piccoli come dono da parte dei parenti defunti. Si possono personalizzare con un impasto a base di farina di mandorle e ricoprire con cioccolato fondente fuso.
Grano dei morti (o colva). Un dolce antico di origini pugliesi, tipico soprattutto della provincia di Foggia, la cui ricetta si tramanda di generazione in generazione. Un piatto naturalmente vegetale. Una volta si preparava con il grano benedetto durante la funzione religiosa del 2 novembre. La festa dei morti coincideva con le ultime semine e per ringraziare la terra dei frutti donati si preparava proprio questo dolce a base di grano. Basta cucinare il grano o il riso per una variante senza glutine, mescolarlo con cioccolato fondente sciolto, noci, cannella e vin cotto. Si fa riposare e si gusta come merenda o dessert.
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