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Una semplice ricetta con le fave fresche, appetitosa e bella da vedere!

Le fave sono uno dei miei legumi preferiti, ma devo dire che raramente le consumo fresche, perché trovo siano più gustosi i piatti realizzati con le fave secche o con la farina di fave.

Comunque, ho voluto cimentarmi in questa ricetta con le fave fresche, semplice da preparare e che alla fine è risultata molto appetitosa, oltre che bella da vedere grazie all’abbinamento del rosso dei pomodori con il giallo della polenta.

Delle fave non si butta nulla, e infatti si possono utilizzare anche le bucce per altre ricette.

Purtroppo in questo caso avevo in corso 3 altre ricette e non sono riuscita a recuperare quello che non avrebbe dovuto essere “lo scarto”.

Sono inoltre rimasta piacevolmente colpita dalla praticità di questa polenta, veramente “istantanea” come recita.

Nel senso che una volta fatta bollire l’acqua e sciolta dentro la farina di mais, si è veramente cotta in un paio di minuti e senza fare grumi!

Ricordo ancora la mia nonna quando si dedicava alla lunga preparazione della polenta, buttando un po’ alla volta la farina, mescolando continuamente per non farla attaccare, e beccandosi ogni volta delle ustioni da parte degli schizzi di polenta che venivano sparati dalle bolle che si rompevano!

Unico aspetto positivo, la crosta che rimaneva sulla pentola dopo aver versato la polenta la facevamo staccare con l’acqua e la portavamo agli uccellini di Campo San Polo, che erano felicissimi per il banchetto luculliano!

Ingredienti

  • 750 g di fave fresche
  • 650 g di pomodorini ciliegini
  • 500 g passata di pomodoro
  • 1 cipolla
  • 1 cucchiaino di miso
  • latte di soia qb (almeno 500 cc)
  • 1-2 cucchiaini di timo
  • origano qb
  • sale qb
  • olio qb
  • 1 pacco di polenta (350 g)

Preparazione delle fave in umido con polenta

Sbucciare le fave e lavare i semi in acqua corrente (NB: si possono recuperare le bucce per un’altra ricetta).

Lavare la cipolla e tagliarla in pezzetti piccoli.

Mettere la cipolla in un tegamino, versare un po’ di passata di pomodoro, il miso e mescolare bene. Poi mettere sul fuoco, e man mano che si consuma, aggiungere il resto della passata.

Quando la cipolla è morbida, aggiungere le fave e il timo, e far cuocere a fuoco basso aggiungendo latte di soia.

Preparare la polenta seguendo le istruzioni, e quando è cotta, versarla in uno stampo per torta e lasciarla raffreddare.

Lavare bene e poi tagliare i pomodorini in 4 pezzi, condirli con olio, sale e origano e metterli in friggitrice elettrica per 10 min a 180° e poi per 5 minuti a 205°C.

Quando le fave sono cotte, spegnere il fuoco e aggiungere i pomodorini già cotti in friggitrice.

Quando la polenta è tiepida, tagliare 10-15 bastoncini e metterli in friggitrice ad aria per 20 min a 205°C, girandoli a metà cottura. Può essere necessario usare una forchetta se si sono attaccati al fondo.

Quando i bastoncini di polenta sono pronti, mettere le fave in un piatto piano o fondo e decorare con 4-6 bastoncini di polenta.

Consigliamo anche: Purè di fave

Focaccia di farina di fave

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“Il piatto sostenibile. Salute ed ecologia si incontrano in cucina. Con 90 ricette per stare bene e pesare meno sul mondo”, Luciana Baroni e Alberto Berto

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Edito da

Luciana Baroni è medico, specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia, Fisiatra, con peculiare interesse nella diagnosi e cura delle malattie neurodegenerative. Ha inoltre un diploma di Master universitario internazionale in Nutrizione e Dietetica, ed è Presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV, Associazione di Promozione Sociale non-profit, che ha fondato nel 2000. Autrice e curatrice di numerosi articoli e pubblicazioni divulgativi e scientifici su riviste nazionali e internazionali, concernenti salute, alimentazione e stile di vita. Ha tenuto conferenze e corsi in molte città d’Italia sui temi dell’alimentazione vegetariana, intervenendo anche a programmi radiotelevisivi. Nel 2005 ha ideato il metodo VegPyramid, evoluto nel 2015 nel metodo PiattoVeg, una guida alimentare aggiornata per l’alimentazione vegetariana. Autrice-coautrice di 14 opere, la più recente è Il Piatto Sostenibile (Enea ed).

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