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Marmellata di albicocche senza zucchero

Le albicocche sono il frutto per eccellenza delle marmellate, realizziamo una marmellata di albicocche senza zucchero buona e genuina

È la preferita dai bambini, è quella più usata nelle ricette di torte e crostate, parliamo della marmellata di albicocche che oggi prepariamo senza zucchero per un risultato buono e genuino.

La marmellata fatta in casa è una golosità intramontabile, ma anche un modo semplice e naturale per usare la frutta quando si matura tutta insieme.

Luglio è il mese delle albicocche, in cui questi piccoli frutti maturano, acquistano la loro dolcezza e ci regalano la loro bontà.

Ricordiamo che le albicocche sono un concentrato di benessere e contengono preziose fibre per l’intestino che in estate si impigrisce, carotenoidi utili per sostenere la pelle e la vista, minerali quali potassio, fosforo, ferro e calcio.

Possiamo acquistarle facilmente al mercato, ormai scese di prezzo, ma possiamo essere alle prese con ingenti quantità di frutti che il nostro albero di casa ci ha regalato.

Realizzare la marmellata di albicocche è davvero molto semplice e possiamo imparare a realizzarla anche senza zucchero, per un risultato davvero genuino.

Alle volte è proprio la presenza della zucchero a farci scartare l’idea di trasformare i nostri frutti in marmellata, timorosi del fatto che se manca questo ingrediente rischiamo un gusto poco gradevole e soprattutto una cattiva conservazione. Scopriamo insieme come fare a meno di questo ingrediente per realizzare una marmellata di albicocche fatta in casa senza zucchero.

Marmellata di albicocche senza zucchero, come fare?

Per realizzare la marmellata di albicocche senza zucchero servono solo frutta e succo di limone. Se disideriamo, possiamo aggiungere una piccola qualità di sciroppo di riso, agave oppure acero, se temiamo che il risultato sia poco appetibile per il nostro palato.

Le albicocche in cottura hanno, infatti, la peculiarità di avere una polpa dolce, mentre la buccia diventa acidula. Nell’immaginario comune la marmellata di albicocche è dolcissima, ma questo si deve all’aggiunta di zucchero e dolcificante. Se l’acidulo della buccia non è gradito, consiglio quindi, piuttosto che mescolare un dolcificante, semplicemente di sbucciare le albicocche.

marmellata di albicocche senza zucchero
marmellata di albicocche senza zucchero

Le ricette tradizionali delle marmellate prevedono anche l’uso di pectina, ma la marmellata di albicocche che realizziamo oggi non prevede nemmeno questo ingrediente. Le albicocche contengono naturalmente pectina e questo permette di avere un risultato naturalmente denso e corposo. Spesso si aggiunge qualche pezzetto di mela, anche questa ricca di pectina naturale, proprio per ovviare a questa mancanza, ma a mio avviso non è necessaria, anche per non “sporcare” il gusto delle albicocche.

L’aggiunta del limone, infine, è utile per evitare l’ossidazione della frutta ed assicurare una buona conservazione della marmellata.

La marmellata di albicocche senza zucchero può essere consumata subito. Se realizzata in piccole quantità basta metterla in un vasetto di vetro e mangiarla entro 4-5 giorni. Se, invece, ne realizziamo tanta, sterilizziamo dei barattoli di vetro, versiamo il contenuto bollente, chiudiamo bene il vasetto e capovolgiamolo per creare il sotto vuoto.

Ingredienti (per 3 vasetti):

  • 1 kg di albicocche
  • succo di un limone

Pulite le albicocche, tagliatele a pezzetti e versatele in una pentola capiente. Aggiungete il succo del limone e circa un bicchiere di acqua e accendete il fuoco.

Cucinate a fuoco basso per circa 20-30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Quando sentite che le albicocche si ammorbidiscono bene e si sfaldano, quando vedete la marmellata rapprendersi e acquisire consistenza, spegnete il fuoco e frullate con il frullatore ad immersione.

Se vi piace avere una marmellata più rustica, potete evitare di frullare e magari schiacciare solo un po’ le albicocche con la forchetta.

Versate la marmellata di albicocche senza zucchero bollente nei vasi sterilizzati, chiudete il coperchio e fate raffreddare i vasetti capovolti per creare il sottovuoto. Il giorno dopo, o comunque una volta freddi, potete conservare i vostri vasetti in dispensa e consumare al bisogno.

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Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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