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Per queste polpette di peperoni e okara utilizziamo gli scarti di produzione di altri cibi preparati in casa

Anche questa ricetta nasce dalla buona abitudine di utilizzare gli scarti di produzione di altri cibi preparati in casa: l’okara, scarto della produzione casalinga del latte di soia, e il liquido di scarto del tofu, derivante dalla produzione casalinga del tofu fatto con il latte di soia fatto in casa: un cerchio perfetto!

Gli ingredienti aggiunti, i peperoni, il miso, i capperi e il pane grattugiato servono a dare sapore e consistenza a queste polpette, che potrete preparare abbastanza velocemente se avete i peperoni già cotti, e cucinare poi in friggitrice ad aria senza bisogno di utilizzare nemmeno una goccia di olio.

Con queste quantità vi verranno circa 50 polpette, grandi come una noce.

Ingredienti

  • 6-7 peperoni rossi a cornetto
  • 2 cipolle
  • 1 forchettata di miso
  • il liquido di scarto del tofu fatto in casa, circa 2 bicchieroni
  • 4 cucchiai di capperi desalati
  • l’okara di 2 litri di latte di soia fatto in casa
  • pane grattugiato qb

Preparazione delle polpette di peperoni e okara

Lavare le cipolle e tagliarle a pezzetti.

Lavare e spazzolare i peperoni, ripulirli dai semi e dai sepimenti e tagliarli a pezzetti.

Mettere a desalare i capperi in una terrina con abbondante acqua.

Sciogliere il miso in un bicchiere grande di liquido di scarto del tofu, metterlo in una padella antiaderente e aggiungere la cipolla a pezzetti.

Quando la cipolla è morbida, aggiungere i peperoni e se necessario ancora liquido.

Quasi a fine cottura aggiungere l’okara e mescolare bene, cucinando ancora per qualche minuto.

Sgocciolare i capperi, risciacquarli e frullarli, poi aggiungerli al preparato, mescolare bene e spegnere il fuoco.

Quando è sufficientemente tiepido, metterle il tutto in una terrina e aggiungere pane grattugiato integrale fino a dare una consistenza che non si appiccichi alla mano.

Sul piano di lavoro, spolverare il pane grattugiato e prendere una cucchiaiata piccola di composto con le mani spolverate di pane, e aggiungere ancora pane grattugiato dando la forma di polpetta.

Disporre le polpette su un tagliere ricoperto di carta da forno, tenendole ben staccate, e alla fine spolverare sopra pane grattugiato.

Con la friggitrice ad aria (o con altra cottura a scelta) cuocere la quantità di polpette che può essere contenuta senza entrare in contatto l’una con l’altra (nella mia friggitrice ce ne stanno 16) per 15-20 minuti a 205 gradi, rimescolando a metà cottura.

Le polpette avanzate vanno messe a strati divisi da carta da forno in un contenitore con coperchio, stando attenti a non schiacciarle, e tenute in frigo.

Cotte e mangiate il giorno dopo la preparazione sono ancora più buone.

Consigli per l’acquisto e per la lettura

Soia facile + Tofu kit, Midzu

COSORI Friggitrice ad Aria Calda, 5,5L Friggitrice Senza Olio, 1700W

Tribest Soyabella, Macchina Latte di Soia

“Il piatto sostenibile. Salute ed ecologia si incontrano in cucina. Con 90 ricette per stare bene e pesare meno sul mondo”, Luciana Baroni e Alberto Berto

“Il piatto Veg. La nuova dieta vegetariana degli italiani”

Polpette di peperoni e okara
peperoni
Edito da

Luciana Baroni è medico, specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia, Fisiatra, con peculiare interesse nella diagnosi e cura delle malattie neurodegenerative. Ha inoltre un diploma di Master universitario internazionale in Nutrizione e Dietetica, ed è Presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV, Associazione di Promozione Sociale non-profit, che ha fondato nel 2000. Autrice e curatrice di numerosi articoli e pubblicazioni divulgativi e scientifici su riviste nazionali e internazionali, concernenti salute, alimentazione e stile di vita. Ha tenuto conferenze e corsi in molte città d’Italia sui temi dell’alimentazione vegetariana, intervenendo anche a programmi radiotelevisivi. Nel 2005 ha ideato il metodo VegPyramid, evoluto nel 2015 nel metodo PiattoVeg, una guida alimentare aggiornata per l’alimentazione vegetariana. Autrice-coautrice di 14 opere, la più recente è Il Piatto Sostenibile (Enea ed).

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