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Storia degli omini di pan di zenzero

Sono biscotti tipici del Natale molto amati dai bambini. Scopriamo insieme la storia degli omini di pan di zenzero

Il Natale come tutte le feste ha le sue tradizioni ed abitudini. Tra queste troviamo anche gli omini di pan di zenzero, gustosi e colorati biscotti da appendere all’albero e regalare ad amici o compagni di scuola. Scopriamo insieme la storia di questi biscotti tanto amati dai bambini.

Certo, pandoro, panettone, torrone e cantucci sono i protagonisti indiscussi delle nostre tavole di festa, ma anche gli omini di pan di zenzero meritano il loro posto. Magari non come dessert per il cenone, ma come golosa occasione da preparare con i più piccini e appendere all’albero.

Sono biscotti allegri, spiritosi, facili da realizzare e possiamo tranquillamente preparali in versione vegana, genuina e senza glutine. Ciò che è importante è l’aggiunta delle spezie nell’impasto, in particolare zenzero e cannella e il classico stampino. Poi fantasia, per decorare e dare vita agli omini.

Storia degli omini di pan di zenzero

L’origine degli omini di pan di zenzero non è italiana e questo lo sappiamo, ma nemmeno americana o tedesca come spesso si pensa. Le spezie sono un ingrediente di uso antico e trasversale nelle diverse culture, ricordiamo, ad esempio, il pane speziato francese, ma l’idea di fare un biscotto dalle sembianze umane è della regina Elisabetta I.

Nella seconda metà del Cinquecento fu lei a chiedere ai suoi cuochi di corte di preparare un biscotto a forma umana. Il suo proposito era di regalare un biscotto ad ognuno dei suoi invitati al pranzo di Natale. Questo biscotto doveva assomigliare ad ognuno di loro. L’idea ebbe successo e così si iniziò a preparare questi biscotti umani anche fuori corte.

L’usanza di preparare questi biscotti di spezie a forma umana venne citata anche da Shakespeare in una sua commedia in cui uno dei personaggi disse “Se avessi un solo quattrino al mondo, te lo darei per comperarti pan di zenzero!”. Nel tempo, oltre alla bontà degli omini di pan di zenzero, si diffuse anche la convinzione che questi facessero innamorare perdutamente la persona a cui vengono donati.

A diffondere, però, l’omino di pan di zenzero è la storia di San Nicola, santo protettore dei bambini, a cui ci si ispirò per la figura di Babbo Natale. La storia venne pubblicata nel 1875 e narra le vicende di due anziani che volevano tanto avere un bambino. Per consolarsi, la coppia preparò un biscotto dalla forma di omino che, una volta cotto, prese vita e scappò dal forno.

Un racconto popolare che venne poi tramandato in modo diverso diventando favola per bambini e cartone animato. È da questa storia che si diffuse l’uso del pan di zenzero oltre l’Inghilterra, in particolare in Germania, Polonia e Repubblica Ceca. E da omino, il pan di zenzero diventò a forma di stella, di albero, di cuore, di pallina natalizia, di stella e di casetta, come la celebre casetta di Hansel e Gretel.

Come sempre, gli americani si innamorarono di questa ricetta e ne fiutarono il business. In Texas, alcuni anni fa nel 2012 fu costruita la più grande casa di pan di zenzero del mondo, una gigante dolcezza natalizia e i gingerbread men o cookies sono diventati una celebre preparazione natalizia.

biscotti di pan di zenzero
omini di pan di zenzero

Allora, se in casa non li avete ancora, acquistate gli stampini a forma di omino, comprate zenzero in polvere e cannella e iniziate ad impastare. La tradizione li vuole decorati con glasse di zucchero, smarties, zuccherini e pastrocci vari. Ecco, provate ad usare semplicemente del cioccolato fondente fuso, dei chiodi di garofano, delle uvette e bacche di goji, semi e frutta secca! Ricordate il buchino in cima, per infilare un nastrino e appender i vostri biscotti all’albero.

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Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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