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Alimentazione bioenergetica, cosa significa?

Approfondiamo l’alimentazione bioenergetica vegana e la medicina cinese insieme al naturopata Marco Mazzini

Ciò che mangiamo incide profondamente sul nostro benessere psicofisico. L’alimentazione bioenergetica e la medicina cinese possono essere una guida per imparare a scegliere gli alimenti giusti ed inserirli correttamente nella nostra quotidianità. Chiediamo un approfondimento a Marco Mazzini, naturopata e maestro Shiatsu, co-fondatore insieme a Maria Elisa Rossi Casciaro del progetto Arcobaleno in cucina.

Marco, come è nato il tuo percorso? Come ti sei ritrovato in questa strada di vita?

Facevo tutto l’altro tipo di lavoro 26 anni fa e poi un giorno ho cambiato la vita completamente. Ho iniziato avvicinarmi al mondo prima con un corso di massaggi e poi ho fatto diversi studi, concorsi, l’ultimo è stato quello di naturopatia. Ho fatto molti studi sulla medicina tradizionale cinese, sono maestro Shiatsu, sono iridologo.

Sei partito attraverso la pratica a cercare una strada “manuale” per copertare il benessere…

Sì, lo Shiatsu stesso è manualità. La parola Shiatsu sono due parole insieme che sono: pressione o toccare con le dita, con la mano. Quindi sentire il corpo dell’altro, sentire quello che ti dà, zona calda o zona fredda, una zona piena o una zona vuota. La medicina tradizionale cinese si basa su questo.

Alimentazione bioenergetica, cosa significa?

Poi ti sei portato all’alimentazione bioenergetica, aiutaci ad approfondire l’aspetto della bioenergetica e della dietetica cinese.

Un alimento ha tante caratteristiche e può incidere sul nostro organismo. L’alimentazione bioenergetica non guarda le calorie, l’aspetto biochimico dell’alimento, la combinazione tra gli elementi. Ha l’aspetto puramente energetico, quindi la dietetica la lasciamo agli esperti: dietologi o nutrizionisti. Questa è una cosa un po’ più sottile.

Che cosa vuol dire scegliere un alimento in base all’energia?

Questo è la medicina tradizionale cinese. Io faccio lo Shiatsu e l’agopuntura, è tutto un movimento energetico. L’equilibrio sono famosi lo Yin e lo Yang.

In termini pratici, cosa vuol dire? Vuol dire scegliere alimenti di stagione? Vuol dire conservarli poco in frigorifero?

L’energia la prendiamo dalla pianta e la maggior energia è in quel momento lì. Adesso iniziano esserci le zucchine, i pomodori, le melanzane, ma noi li vediamo anche a novembre/dicembre. Solo che in quel periodo non sono piene di energia perché sono coltivate in maniera diversa, in serra, non è naturale. Adesso la loro coltivazione è naturale, adesso sarebbe bello andare nei campi, prendere un pomodoro a mangiarselo.

A cosa bisogna fare attenzione per riuscire a mantenere, per far sì che questi cibi, già di stagione, mantengano questa carica energetica elevata?

È importante che provengano dal proprio territorio, ci si nutre della stessa energia di cui io respiro.

Bisogna far attenzione anche alla cottura, immagino? Cambia l’alimento crudo o cotto?

Quando si parla della medicina tradizionale cinese, si parla sempre degli alimenti crudi e le loro caratteristiche. Per farti capire. Un peperoncino è un alimento di sapore piccante, ma la sua natura è calda. Il sedano invece è un alimento di sapore piccante, ma la sua natura è fredda. Quindi è chiaro che in base alle cotture, poi o crudo, o cotto cambiano molto.

Alcune basi della medicina tradizionale cinese

Non è semplice riuscire a capire la natura di un alimento e come dobbiamo comportarci.

La base di alimenti sono i 5 sapori, che è quello che è l’impatto energetico che abbiamo subito, quando mettiamo in bocca un alimento. I sapori sono la base della medicina cinese.

I 5 elementi sono l’acqua, il legno, il fuoco, la terra e il metallo che poi sono collegati l’uno all’altro e producono in continuazione.

Poi dopo a ognuno di questi sono collegati i colori e i sapori della natura. Ad esempio, il sapore dell’acqua è salato, del legno corrisponde l’acido, del fuoco corrisponde l’amaro, della terra corrisponde il dolce, del metallo corrisponde il piccante. E quindi questi sono i sapori che vanno ad agire sul movimento energetico.

Per esempio, l’albicocca ha sapore sia acido che dolce, come la ciliegia. Quando metto in bocca o un alimento con due sapori o più alimenti mischiati, però ognuno di loro ha una sua caratteristica di sapore, la milza è quella che deputata a riconoscere il sapore in bocca e direziona quel sapore all’organo corrispondente.

Quindi metti la ciliegia che è dolce/acida, la parte acida andrà sul fegato e la parte dolce andrà sulla milza a stimolare un movimento energetico.

Di cosa abbiamo bisogno adesso in questa stagione? Quale alimento? Cosa dobbiamo andare a potenziare?

Con questo caldo, quando si eliminano molti liquidi, bisogna stare attenti perché se adoperiamo molti sapori dolci e molto piccanti come il peperoncino, che sono dei sapori diaforetici, questi tendono a portare fuori l’energia, ma portano fuori anche i liquidi. Però bisogna stare attenti: se porti fuori il troppo, poi non hai più liquidi dentro di sé.

In questo periodo bisogna fare attenzione al sapore amaro che tende a trattenere un po’ i liquidi. Poi l’amaro è il sapore che è collegato al fuoco, al cuore.

L’amaro lo possiamo trovare nel radicchio…

Nel caffè, nella rucola, nel radicchio.

A questi bisogna fare più attenzione…

L’equilibrio è la cosa migliore. I colori sono 5. Il giallo corrispondere alla terra, il verde al legno, il rosso al fuoco, il nero all’acqua, il bianco al metallo. Avere nel piatto almeno tre/ quattro colori diversi – abbiamo già fatto tanto. Anche perché oltre al sapore, anche il colore va ad impattare energeticamente su un organo.

Alimentazione bioenergetica, cosa significa?
vegan bowl

Alimentazione bioenergetica vegana

Quindi cerco di portare via da questa nostra chiacchierata dedicata proprio all’alimentazione bioenergetica in chiave vegana il concetto che il cibo determina fortemente la nostra salute. Ovviamente non deve essere scelto in modo scontato, ma deve essere più possibile energetico e vivo: quindi di stagione e del nostro territorio.

Una cosa nuova è il discorso di dare importanza ai sapori. Se un alimento è acido, piuttosto che dolce o piccante, va a interagire su un organo diverso, con un risultato diverso, specifico nel nostro organismo.

Va in base anche all’umore e alla situazione che vivi. Ascoltate il vostro corpo, perché il vostro corpo è il vostro dottore, è quello che vi dice di cosa voi avete bisogno.

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Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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