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Colazione salutare con crema Budwig

Scopriamo insieme alla Dott.ssa Marilù Mengoni cos’è e come preparare la famosa crema Budwig per una colazione salutare

Imparare a preparare una colazione salutare è il primo passo per iniziare con energia e leggerezza la giornata. La crema Budwig è sicuramente una ricetta da conoscere e provare a sperimentare. Cos’è e come preparare una colazione salutare con la crema Budwig ce lo spiega la Dott.ssa Marilù Mengoni, ideatrice del metodo Psicoalimentazione.

Cosa vuol dire fare la colazione con la crema Budwig?

Come maggior parte di noi, io vengo da un periodo di alimentazione un po’ a caso. Mia madre aveva un bar, quindi potete immaginare quello che facevo. Scopro il metodo di cui la crema Budwig fa parte quando avevo 36 anni.

Incontro una donna meravigliosa che abitava all’Argentario dove abito ed è stata quella cosa che ti direziona da un’altra parte. Io bevevo 4-5 cappuccini al giorno, mangiavo di tutto e di più.

Quindi conosco questa americana che ha fatto la revisione e ha portato lei il metodo Kousmine in Italia. Così ho iniziato a fare questo grande percorso nell’alimentazione sana. Sono più di 20 anni che sto utilizzando la crema Budwig.

Colazione salutare con crema Budwig, perché farla?

È stata realmente la svolta perché è una colazione nutriente e energetica. Quando la fai in modo corretto, ti aiuta ad arrivare a pranzo senza avere fame. Le colazioni classiche che ti creano picchi glicemici, che fanno sì che tu poi hai calo della glicemia dovuta al picco di insulina, ti danno più voglia di mangiare.

Quindi non ci vedo più dalla fame, gli attacchi, i cali di energia, divento irritabile, mi arrabbio, non ragiono più, non mi concentro…

Sì, devo mangiare, sento ansia… tutte queste cose sono dovute a volte a delle scelte sbagliate che facciamo di natura alimentare. Con la crema Budwig che è così completa, con il carico glicemico contenuto, arrivi a pranzo e non te ne accorgi nemmeno.

Le componenti di questa crema sono studiate dalla Dott.ssa Budwig che era una scienziata 7 volte candidata al Nobel. Faceva studi sull’assorbimento degli acidi grassi e ha dato un grande contributo alla ricerca sul cancro. In connubio di elementi all’interno della crema Budwig ti permette di stare bene ed essere lucido.

Crema Budwig, come prepararla?

In termini pratici che cosa c’è dentro?

Considera che la Dott.ssa Budwig non parlava di alimentazione a base vegetale all’epoca. Io ho scritto diversi libri, tra cui “50 sfumature di Budwig” dove ho “veganizzato” questa crema. Si può fare in diversi modi.

La più pratica, la più facile, la più semplice è quella che si può fare con lo yogurt di soia, perché ha queste proteine solforate.

È importante che ci sia sempre una componente proteica, giusto? Può essere uno yogurt di soia, yogurt di mandorla…

Può essere la crema di miglio dove ci sono gli aminoacidi solforati all’interno.

Poi deve essere associato a una componente fondamentale: l’olio di semi di lino. L’importante è prendere un olio di lino che abbia mantenuto la catena del freddo dal produttore a casa tua. Garantisce la giusta dose di omega 3 che rendono la cellula ossigenata.

E la Dott.ssa Budwig ha confermato il fatto che la cellula ossigenata non può fare il cancro. Lavorava su questo in modo che gli acidi grassi omega 3 andassero, grazie alla proteina contenuta nella crema, sulla membrana cellulare e si posizionassero dove dovevano. La membrana rimane fluida e ti aiuta ad ossigenare la cellula.

Quanto yogurt e quanto olio?

3-4 cucchiai di yogurt, in questo caso di soia, bianco, senza zucchero, o anche un vasetto, dipende da quanto siamo abituati a mangiare, quanto fame abbiamo, con un cucchiaio di olio di semi di lino. La cosa fondamentale è emulsionare questi ingredienti molto bene per creare un legame chimico tra le due sostanze. Con una forchetta o con il frullatore a immersione.

Dopodiché si può mettere un dolcificante naturale. Può essere una banana schiacciata con la forchetta, può essere un cucchiaio di uvetta, un dattero a pezzetti, un cucchiaino di malto di riso.

crema Budwig, melone
Marilù Mengoni, crema Budwig

Dopodiché ci vuole mezzo limone spremuto.

A questo punto l’altra cosa fondamentale sono un cucchiaio di cereale crudo. Può essere del grano saraceno. Lo metto così com’è perché è masticabile. Basta sciacquarlo sotto l’acqua. Oppure potrebbe essere l’avena messa in ammollo il giorno prima e aggiunta così com’è nella crema (un cucchiaio). Oppure si può macinarla e metterla dentro sotto forma di farina.

Un cucchiaio di frutta a guscio, semi oleaginosi, può essere un cucchiaio di semi di girasole, di zucca, delle mandorle, delle noci.

A questo punto frutta di stagione in abbondanza.

“50 sfumature di Budwig. I colori della salute secondo il Metodo Kousmine”, Marilù Mengoni

“Cucina vegana e metodo Kousmine”, Marilù Mengoni

Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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