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Come essiccare al sole frutta e verdura?

È possibile essiccare al sole frutta e verdura? La Dott.ssa Marilù Mengoni ci spiega come farlo in modo semplice e naturale

L‘essiccazione è un modo naturale per conservare nel tempo frutta e verdura, ma anche un modo per potenziarne il valutare nutritivo. Essiccare al sole è un modo antico e facile da realizzare, chiediamo alcuni consigli alla Dott.ssa Marilù Mengoni ideatrice del metodo Psicoalimentazione.

Parliamo di frutta che è la nostra risorsa d’estate, non possiamo farne a meno. Però ci sono anche dei segreti per consumare in modo diverso.

È vero perché specialmente d’estate a me capita che me la regalano tantissima. È ottima, fresca, molto buona da mangiarsi così. Consideriamo tutti gli antiossidanti, quanto ci fa ringiovanire, quanto ci dà energia, quante vitamine, minerali che ci stanno all’interno. Però sappiamo che la frutta fa anche presto a deteriorarsi, quindi dobbiamo trovare dei modi per utilizzarla nel modo più semplice.

Ci sono tantissimi modi, si può mettere anche nell’acqua e fare delle buonissime bevande a base di frutta.

Tante persone mi dicono: quando io ho tanta frutta, poi faccio le marmellate. Un chilo di zucchero, un chilo di… E la frutta la perdiamo… Quindi come poterla conservare in modo naturale?

Come essiccare al sole?

Il modo più naturale che ho trovato è la meraviglia del nostro sole. Abbiamo delle estati molto calde, quindi possiamo utilizzare questo grande Astro che ci aiuta a vivere per essiccarla naturalmente in terrazza. Quindi basta avere una terrazza o anche un posto sulla finestra dove batte il sole. Magari una finestra dove il sole batte al mattino e una dove batte al pomeriggio, per esempio.

Qual è il sole più efficace?

La frutta va tenuta a lungo, quindi dalla mattina alla sera. Il modo per farlo è questo. Prendiamo la nostra frutta, quella che pensiamo che sta per avanzare. La prima cosa che ci serve è un luogo pieno di sole per tante ore.

A volte per alcuni frutti non basta una giornata. Facciamo le fette magari troppo grandi, ci vuole più di una giornata. Si prende la frutta, si taglia a fette molto sottili, si mette un po’ in acqua e limone in modo che non annerisca, che mantenga vitamina C e tantissime sostanze che ci stanno all’interno. Dopodiché si dispone.

Come si dispone questa frutta? Io utilizzo delle piccole teglie e sopra questo disponiamo la frutta a fettine. Qualsiasi frutta estiva si può fare: le pesche, le albicocche, le susine… Veramente tanti tipi di frutta.

Serve una carta, una carta da forno?

Volendo, si può anche mettere la carta da forno, ma non è necessario perché mettiamo questa frutta al sole fuori coperta con una rete perché altrimenti ci possono andare gli insetti. Dalla mattina alla sera ci ricordiamo di girarla. Ad esempio, la mettiamo alle 10 del mattino dove c’è il sole già abbastanza caldo. Dopo due/tre ore giriamo la frutta in modo che si secchi nel correttamente. Lo possiamo rifare di nuovo dopo ancora altre due o tre ore.

A volte con il sole molto caldo può bastare una giornata. Se ci accorgiamo che non è completamente essiccata, la portiamo dentro la sera, perché altrimenti l’umidità rovina il lavoro che abbiamo fatto. Dopo di che la mattina rifacciamo la stessa cosa. Fino a sei mesi dura la frutta.

Quindi fatto questo, mettiamo la frutta in un barattolo di vetro o in un sacchettino di carta e per tutto l’inverno possiamo conservarla qualche mese e poi usarla. Ad esempio, per una crema Budwig, per uno spuntino.

È difficile che durino sei mesi perché sono buonissimi, finiscono presto!

Benefici del sole

Essiccare al sole è il metodo migliore che ci possa essere perché i fotoni del sole sono carichi di energia.

Infatti, questo volevo approfondire. Qual è la differenza? Intanto quando tu mi hai parlato di questa tua pratica, io mi sono un po’ illuminata perché è una cosa che facevo da bambina quando si andava in montagna e si raccoglievano i porcini. Essiccare al sole era un modo per poter fare il risotto in inverno. Non avevo mai pensato che questa pratica potesse essere associata anche alla frutta.

Non solo: si pensa a dover acquistare l’essiccatore, che magari è uno strumento che non abbiamo ancora familiare, che porta via del posto, che ha comunque un costo. Oppure si va a pensare all’uso del forno, però adesso con il caro bollette ci vogliono tante ore… Tutte queste cose, poi dal lato pratico si finisce a dimenticare.

Essiccare al sole ha una marcia in più perché in questo caso rispetto, penso, all’essiccatore, abbiamo la forza del sole.

Abbiamo l’energia del sole immensa, veramente un’energia vitale. La parte che può essere “non positiva” è il fatto che si può fare solo d’estate. Io ho fatto anche i biscotti essiccati al sole, ho fatto il pane essiccato al sole.

Quindi si sente questa energia del sole?

Sì. Tra l’altro quando usi la frutta che è nata naturalmente al sole e quella della serra, si sente la differenza, ma al livello di carica energetica personale.

C’è anche un bel esercizio mentale di pazienza, di osservare, di capire: ci vuole ancora un po’ di sole, è pronto oppure no, mi prendo cura di qualcosa anche da fare con i bambini.

Anche appassionarli un po’ alla frutta, all’uso delle cose naturali. Se loro prendono una cosa loro, la curano, la sistemano…

Ci vuole del tempo. Oggi viviamo nell’epoca dell’immediato…

E l’immediato ci distacca dalla nostra vera natura. È vero che non abbiamo tempo, però anche se uno lavora 8 ore al giorno: li lasci la mattina e li togli la sera. Il giorno dopo li giri dall’altra parte, li metti la mattina e li togli la sera. Puoi fare lo stesso anche se non hai tempo. Non è così difficile. Bisogna solo ingranare.

Essiccare al sole pane e biscotti

Io ora sono curiosa di capire come si fanno questi biscotti e questo pane!

Si può prendere un chicco di farro, metterlo in ammollo, asciugarlo e dopo si può fare in due modi. Si fa farina con mulino di legno con la macina a pietra, oppure si può frullare questo chicco e poi schiacciarlo bene. É più una “schiaccina”, una piadina. E facciamo la stessa cosa come abbiamo fatto per la frutta. Si mette fuori al sole, sempre coperto e anche lì si ha l’accortezza di girarlo un paio di volte. Viene un pane fantastico, te lo posso assicurare. E stessa cosa avviene con i biscotti.

Io prediligo il senza glutine. C’è un’alternativa?

Riso integrale, grano saraceno…

Posso partire già da una farina?

Bisogna sempre partire dal chicco. E puoi farlo direttamente con il chicco. Se tu prendi il grano saraceno, lo metti in ammollo, lo frulli, viene abbastanza morbido. Lo metti schiacciato per fare questa cosa: hai già fatto, è più vitale. A meno che uno la farina non se la faccia perché le farine sono “vive” fino all’ottavo giorno della macinazione.

Quanto tempo ci vuole in questo caso?

Anche qui una giornata intera. Se lo fai molto fino, è più che sufficiente, dipende dalla temperatura in quel momento. Io in genere lo faccio in una giornata. Lo metto essiccare al sole la mattina, lo giro una volta all’ora di pranzo, e la sera lo trovo fatto.

E anche biscotti: mettiamo in ammollo il chicco, lo frulliamo… Cosa facciamo poi?

Mettiamo un po’ di frutta, un po’ di mandorle, un altro seme ammollato o macinato, un po’ di semi di chia, dell’uvetta, un dattero…

Viene naturalmente dolce!

Fai tutto questo impasto, lo fai a biscotti, li lasci fuori, poi vanno girati, può bastare un giorno. Con la frutta che, siccome anche lei ha bisogno di un po’ di più: due giornate è meglio.

mele essiccate
pere essiccate

Benefici di un’alimentazione naturale e genuina

Volendo, per poter vivere l’alimentazione in modo sempre più naturale, più genuino, in questo caso anche cruda… non servono grossi strumenti, comprare ingredienti strani. Bastano della frutta, dei semini, dei cereali integrali vivi. Queste piccole accortezze dell’ammollo, piuttosto che della macinazione, oppure dell’essiccazione naturale al sole. Veramente possiamo nutrirci.

Tornare alle origini: legumi, semi oleosi, cereali, verdure – sono tutte cose che ci aiutano a nutrire il nostro corpo in maniera leggera.

Sai quanti casi di insonnia sono passati perché semplicemente le persone hanno cominciato a mangiare sano a cena, anche solo la cena. Anche dei cali di umore molto forti, stati depressivi o di ansia che possono essere curati con l’alimentazione.

Infatti per me è stata una rivoluzione. Io sono partita come psicologa, un percorso molto simile al tuo. Nel momento in cui mi sono resa conto su di me, quando ho cambiato alimentazione che certe sfumature del mio umore che si erano aggravate, non mi riconoscevo più, erano legati a quello che mangiavo.

Quando tutto questo naturalmente è sparito, e ho iniziato a fare la psicologa proprio partendo dall’alimentazione. Ho rivoluzionato il mio modo di lavorare.

Naturalmente, essendo psicologa, bisogna lavorare a 360 gradi: alimentazione, relazioni, buon sonno, la capacità di entrare dentro, di vedersi dentro, quindi meditazione, capacità di prendere contatto con la natura… Imparare a vedere le relazioni a curarle. E non da ultimo (e questo è la psicoalimentazione) anche il nostro rapporto con Gaia, cioè questo mondo che siamo noi.

Quindi dobbiamo imparare a non focalizzarci come quando mettiamo la torcia nel buio e vediamo una sola cosa… Bisogna ampliare questo spazio e andare oltre nei nostri gradini della nostra coscienza. Possiamo salire sempre più in fretta, se lavoriamo proprio su tutte le parti del nostro sé.

Consigli per la lettura

“50 sfumature di Budwig. I colori della salute secondo il Metodo Kousmine”, Marilù Mengoni

“Cucina vegana e metodo Kousmine”, Marilù Mengoni

Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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