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Cottura al vapore: cosa significa cucinare al vapore?

Abituarsi a una cottura breve e delicata come la cottura al vapore è una scelta che mantiene vivi gli alimenti, è salutare, sostenibile e pure economica. Alcuni suggerimenti per farla al meglio

Cottura al vapore, un metodo sempre più conosciuto, ritenuto dai più salutare e green, ma ancora poco praticato.

Un metodo che ha le sue origini in oriente, in particolar modo è tipico della cucina cinese e giapponese.

Davvero quindi cucinare in questo modo vegetali, ma anche riso, ravioli e muffin può avere effetti benefici sulla nostra salute? E soprattutto non rischiamo di guadagnarne in benessere, ma perdere gusto, bontà e ritrovarci con dei cibi senza sapore e poco attraenti?

Sono ancora tanti i dubbi relativi alla cottura al vapore. Questi riguardano anche la scelta degli strumenti più adatti e il cosa e come cucinare.

Anche io all’inizio ero frenata da questi dubbi, ma poi, una volta provato, insistito, capito, la cottura al vapore per me è diventata un must. È la tecnica di cottura principale con cui preparo in modo particolare le mie verdure. Bollitura, cottura in padella, griglia, friggitrice, sono tutti metodi che non uso più o solo raramente.

Cerchiamo quindi insieme di fare chiarezza, di capire i benefici di questa tecnica di cottura e come farla al meglio.

Cucinare al vapore cosa significa?

La cottura al vapore è un metodo di cottura in cui gli alimenti vengono cotti grazie al vapore che si genera dal riscaldamento di un liquido sottostante, di solito acqua, con cui non entrano a contatto. È quindi il vapore ciò che veicola il calore che consente agli alimenti di cucinarsi.

Cottura al vapore perché è salutare?

Perché non servono olio, burro o margarine vegetali.

Non serve il sale durante la cottura.

Non si sviluppano sostanze tossiche derivate dalla cottura ad alte temperature come, ad esempio, la grigliatura, la cottura in forno e la friggitura.

Perché esalta il sapore naturale, il colore e la digeribilità degli alimenti.

È una cottura veloce e questo ci permette un notevole risparmio, soprattutto se nell’acqua da cui si genera il vapore nel frattempo cuciniamo pasta o cereali.

Soprattutto perché vengono mantenuti la maggior parte dei nutrienti che altrimenti si disperdono nell’acqua di cottura. Evitiamo il rischio di disperdere le vitamine termolabili presenti negli alimenti, in particolare nella verdura.

Cosa serve per cucinare al vapore?

Si può scegliere in generale tra tre strumenti.

La classica pentola con cestello di solito in acciaio costituita appunto da una pentola in cui l’acqua viene fatta bollire, coperta da una parte forata in cui vengono riposti gli alimenti e un coperchio. Un acquisto pratico, facile da usare e da pulire, in casa non dovrebbe assolutamente mancare.

Più tradizionale ed affascinante è invece il cestello di bambù, tipico della cucina giapponese ed orientale. Ha però lo svantaggio di essere poco pratico. Deve essere lavato a mano, non sopporta detersivi, ne tanto meno la lavastoviglie!

Infine, la vaporiera elettrica. Comodissima, rapida, non serve dare tempo all’acqua della pentola di bollire poiché il vapore si genera subito e non abbiamo il rischio che l’acqua entri in contatto con gli alimenti.

Si può cucinare al vapore anche senza vaporiera?

Sì, con lo scolapasta!

Usate una pentola, riempitela d’acqua a metà, fate bollire, ricoprite con lo scolapasta. Lì mettete le vostre verdure, ricoprite con un coperchio e lasciate cucinare il tanto necessario.

Consigli per una cottura al vapore perfetta

  1. Tagliate gli alimenti in modo uniforme così da presentare le stesse dimensioni e quindi stessi tempi di cottura.
  2. Non ammassate le verdure perché il vapore deve avere modo di circolare efficacemente e cuocere l’alimento lungo tutta la superficie.
  3. L’acqua non deve mai entrare a contatto con i cibi.
  4. Il coperchio deve essere ben chiuso e non bisogna sollevarlo durante il processo di cottura con il rischio se non che i tempi si allunghino.
  5. Aggiungete spezie ed erbe aromatiche all’acqua in modo gli alimenti risultino più saporiti e digeribili.
riso al vapore
Cottura al vapore, carote

Cottura al vapore, cosa cucinare?

Gli asparagi. Bastano 10-12 minuti. Conditeli poi con olio, limone, sale e pepe.

Le zucchine. Cucinano in breve tempo, 8-9 minuti. Portatele in tavola condite con gomasio e foglie di menta.

I finocchi. Teneri e digeribili dopo 15 minuti di cottura, serviteli con zenzero per un piatto antigonfiore.

Il cavolfiore. Cucinato al vapore rilascia meno odore. Cucinatelo brevemente in modo da lasciarlo croccante, bastano 10-15 minuti massimo.

I fagiolini. Buonissimi e digeribili cotti al vapore, evitate cotture troppo prolungate, spruzzateli con il limone per mantenere vivo il loro colore. Serviteli con prezzemolo fresco e salsa tahina.

Il riso. Mettetelo in un contenitore adatto e fatelo cucinare per circa 15 minuti. Preferite il riso basmati bianco, condite a piacere.

Muffin e dolcetti. Sì, anche muffin e dolci. Si mantengono morbidi e digeribili, rimangono solo un po’ umidi, ma è sufficiente lasciarli raffreddare e seccare naturalmente.

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Edito da

Isabella Vendrame, ideatrice e conduttrice della serie Genuino Gluten Free, segue da diversi anni un’alimentazione vegetale e senza glutine, uno stile alimentare che le ha ridato salute, sorriso e benessere. Psicologa oltre che scrittrice ed attrice, segue attraverso consulenze online chi necessita di sostegno emotivo, motivazionale e pratico durante la delicata fase del cambio di alimentazione e di stile di vita. Si occupa anche di tecniche di rilassamento e mindfullness. Suo il blog Naturalmente Free in cui trovare articoli e ricette.

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