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Essere crudisti, cosa significa?

Essere crudisti, una scelta, una nuova tendenza, un percorso di vita. Cosa significa? Lo chiediamo ad Elena Dal Forno, chef vegana crudista

Sempre più spesso si parla di crudismo come scelta nel consumare alimenti vivi, integri, non sottoposti a cottura. Cosa significa veramente questa parola, quali passi è necessario compiere per diventare crudisti? Lo chiediamo a chi da anni ha fatto questo cambiamento e ne ha fatto oltre che uno stile di vita, una professione: Elena Dal Forno, una famosa chef vegana crudista.

Elena, ti ho conosciuto quando è nata in me la curiosità verso un’alimentazione vegana crudista. Tanto che ho acquistato il tuo libro “La cucina crudista alcalina” ancora diversi anni. Entusiasta, ho detto: non posso non conoscere, non contattare Elena che è anche la prima donna in Italia ad aver ottenuto la certificazione di Gourmet Raw chef. Cosa è successo nella tua vita per diventare questo personaggio?

In effetti a suo tempo fui la prima donna italiana ad entrare nell’accademia di Matthew Kenney, l’Accademia crudista, ormai 10 anni. Quindi mi fregio di essere la prima ragazza che ha completato il percorso. Poi ne sono arrivate altre.

La prima cosa fu l’empatia nei confronti degli animali

È stato un amore a prima vista. Venivo da un’alimentazione errata, onnivora chiaramente, quindi proteine animali a tutto spiano, molto disordinata anche. Ero una ragazza sicuramente in sovrappeso con tanti problemi anche di salute, ma non consapevole. Nel senso che li avevo e pensavo che derivassero da altro: la sfortuna, la genetica, l’età… tutte queste cose.

Prima c’è stato un incontro con l’empatia per l’animale. Ho visto un video che mi ha letteralmente sconvolto, è stato come prendere i pugni da Mike Tyson in faccia. Dopo queste due ore di filmato io non ho potuto ignorare quello che era accaduto nella mia vita. Cioè, ho preso coscienza che noi facciamo del male a delle creature che a noi non fanno nulla, che come noi amano, vivono, rispettano, mettono al mondo i loro figli e vogliono vivere felici come noi. Questo collegamento mi era completamente mancato, nonostante la mia primissima amica a 18 anni fosse già vegetariana.

Allontanavi…

Più che allontanavo, non ascoltavo. Le cose arrivano quando siamo pronti per ascoltarleLe cose ci arrivano ma se non siamo pronti, non entrano. E io credo in quel momento lì in cui è arrivata questa chiamata, di essere stata pronta evidentemente. Quindi tutto quel percorso di empatia mi è arrivato, e ho cambiato così, in un pomeriggio, perché per me le cose o sono tutto, o sono niente. Non potevo diventare vegetariana.

Devo approfondire questa cosa. Tutto è capitato in un pomeriggio. Io che consiglio sempre Cum grano salis, cioè con calma, pian pianino, senza stravolgere nulla… Tu in un pomeriggio.

Diciamo che ognuno ha il suo carattere ed è giusto seguire la propria indole. Io ho visto questo video. Purtroppo è stato, come ti dicevo, proprio un pugno in faccia. Ho deciso che o ero da una parte completamente, cioè, rimanevo onnivora e facevo finta di niente, o ero vegana. Avevo fatto mio il dolore che avevo visto. Finito il video, ho aperto il frigo e ho buttato tutto quello che non c’entrava più niente con la mia vita.

Da allora ad oggi sei rimasta sempre coerente a questo impulso iniziale.

Assolutamente. Non c’è nessun problema, non c’è nessun dubbio, non c’è niente che sia più grande per me di rispettare gli animali, quindi il dolore soprattutto che loro provano nel nutrire me. È una follia. Quindi assolutamente coerente.

Il percorso per diventare vegana crudista

Inizialmente tu sei diventata vegana.

Inizialmente vegana all’istante. Poi c’è una voce interna che ti dice qualcosa, e la voce interna mi diceva: “Mangia crudo, mangia crudo, mangia crudo.” Ma non sapevo nemmeno perché me lo dicesse. Però ho ascoltato e ti devo dire che tutte le patologie, come racconto nel libro, tutto quello che io avevo di veramente grave, mi è andato via in tre mesi mangiando crudista. Quasi completamente fruttariana all’inizio perché mi veniva molto più facile sbuciare la verdura, sbucciare la frutta in maniera molto semplice, senza troppe complicazioni alimentari, chiamiamole così.

Aiutami a capire. Oggi si parla di crudismo, si inizia a sentire questa parola, c’è curiosità. Però forse tutto sommato c’è ancora la necessità di partire proprio dalle base e quindi chiarire e cosa vuol dire crudismo, cosa significa essere crudisti da un punto di vista pratico.

Essere crudisti significa non processare i cibi sopra i 42 gradi. Quindi tutto quello che noi facciamo in essiccatore, per esempio, a una temperatura di 42 gradi. Quindi parliamo di cracker, di biscotti, anche di cose croccanti. Poi mi dicono sempre: “Nel crudo croccante manca il croccante, manca il secco… No, non manca niente nel crudo. Nmmeno i dolci più “zozzoni”, come dico io. Quindi non c’è rinuncia a niente.

Certo, rinunciamo ai lievitati. Ma questa è una cosa alla quale rinunciamo volentieri per questioni anche di salute. Poi se uno ogni tanto vuole sgarrare, se lo vuole mangiare – non c’è nessun problema. Il cornetto vegano, il pane fatto in un certo modo, non c’è problema.

Cosa significa essere crudisti?

Essere crudisti vuol dire mangiare 100% crudo oppure no?

Innanzitutto quello che voglio dire è che essere crudisti vuol dire già quando mangiamo 80% crudo, possiamo considerarci crudisti.

Cosa vuol dire 80% nell’arco di una giornata?

Nell’arco di una giornata vuol dire che magari abbiamo un piatto cotto (o un piatto e mezzo cotto), una fetta di pane, oppure abbiamo un minestrone, un piatto di verdure cotte, una patata al forno. E del resto crudo.

Sarebbe dalla serie: mattina inizio con una colazione di frutta, uno spuntino di frutta, a pranzo una bella insalatona, cose semplici. Al pomeriggio una spremuta, un frullato e alla sera magari un’insalatina è un bel piatto di pasta, una verdura cotta.

Assolutamente! Un piatto di lenticchie, di ceci, altri legumi che chiaramente vanno cotti. Quindi tutto quello che aggiungiamo di cotto, ma in una percentuale di crudo alta, come può essere un 80%: siamo già considerati i crudisti. Crudisti anche di buon livello.

Quindi all’inizio ho fatto questo passaggio che mi diceva di mangiare crudo e ho seguito. Ma sicuramente, anzi, probabilmente fatto più graduale, sarebbe stato meglio.

Il nostro intestino va abituato al consumo del crudo.

Non dico proprio per questo. Le crisi eliminativi iniziali possono essere anche molto forti e quindi qualcuno si può spaventare. Io avevo studiato tutto prima, avevo letto tutto, quindi sapevo a cosa andavo incontro. Però ci sono persone che magari vanno un po’ abituate a lasciare andare gradualmente le cose.

Perché serve consapevolezza ovviamente, studio e preparazione in ogni cosa.

Sapere a cosa si va incontro cambiando alimentazione è un passo precedente che secondo me andrebbe fatto. S raggiunge una consapevolezza superiore. Studiare un pochino prima e prepararsi a ciò che avverrà è sicuramente un passo da fare. Io l’ho fatto successivamente m a perché per me c’è stata la folgorazione di quel pomeriggio.

Tu hai iniziato comunque anche diversi anni fa. Oggi veramente di mese in mese stanno aumentando le informazioni, gli studi, anche le persone che raccontano la propria testimonianza.

Credo che oggi la reperibilità degli ingredienti e l’informazione anche scientifica sull’alimentazione vegana siano assolutamente a disponibilità di tutti. Non ci sono più scuse per non passare “dall’altra parte”.

Mangiare importanti quantità di frutta e verdura crude, quali vantaggi per la salute?

Quali sono i vantaggi dell’aumentare gradualmente, non nell’arco di un pomeriggio, il consumo di frutta e verdura?

I vantaggi sono esponenziali. Innanzitutto c’è una rivitalizzazione della flora batterica intestinale che noi diamo quasi per scontata. L’intestino è veramente il nostro secondo cervello. Tutti mali nascono dall’ intestino. Quindi tenermi intestino pulito significa tenere un corpo pulito, una mente pulita, un’energia pulita.

Una serie di patologie andranno sicuramente scomparire. Poi se qualcuno deve perdere peso ci sarà una perdita di peso: normale, graduale e corretta.

O un aumento…

Questa alimentazione comprende anche dove tu devi andare. All’inizio perdi, ma se poi devi riacquistare il peso, lo riacquisterai. Non c’è nessun problema riacquistare per il corpo. Liberato di ciò che lo tratteneva, è in grado in maniera attiva, in maniera sana di rimettersi in equilibrio. E l’equilibrio che tu trovi mangiando così, non lo perdi mai più. Cioè è un equilibrio che si stabilizza. Questo tipo di alimentazione non è una dieta ma uno stile di vita .

Poi puoi anche fare lo sgarro, ti mangi la tua pizza, oppure ti mangi il dolcetto, però l’equilibrio è molto più stabile.

Quando si mangia una banana, un arancio e tu vedi quel succo, quel frutto, quel colore, io dico che stiamo mangiando il sole. Stiamo mangiando il puro Prana. Perché il sole ce li ha dati e noi lo mangiamo. Noi mangiamo quell’energia lì, è una bellezza intrinseca al nostro cibo che è l’energia proprio.

Quindi i vantaggi a livello energetico, a livello dell’intestino è una cosa meravigliosa!

frutta e verdura nel frigo
Essere crudisti, dolce vegan crudista

Consigli pratici per iniziare

Come iniziare in modo semplice? Non serve tantissimo tempo in cucina per poter fare questa transizione.

Io direi di iniziare proprio dalle cose semplici. Aumentiamo più il crudo che ci piace. A qualcuno piace l’avocado: allora mangiane uno ogni due giorni, ad esempio. Mezzo avocado al giorno è una cosa fantastica. Oppure ti piacciono tanto le banane o ti piacciono tanto adesso le fragole… Mangiare di più le cose che ci piacciono, aumentare il crudo in maniera naturale.

Dopodiché ci sono tanti libri di ricette, tante persone che hanno sperimentato e ci possono dare ottimi consigli.

La cosa importante è non porsi un limite. Cioè se mi piace mangiare mezzo chilo di ciliegie: mangiamo mezzo chilo di ciliegie! Se mi piacciono le fragole, le ciliegie, le zucchine oppure il peperone crudo. Tra l’altro il peperone crudo ha più vitamina C del limone, per esempio. I mirtilli sono fonte di energia e pulizia del sangue meravigliosa.

Quindi tutto ciò che ci piace, cerchiamo di aumentarlo. E poi piano piano cerchiamo di spostarsi più verso il crudo e teniamo magari un solo piatto cotto al giorno. Poi si fa più esperienza in cucina, si usano strumenti come l’essiccatore e altre cose.

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Cucina Crudista Alcalina, Elena Dal Forno

L’essenza del crudo. Oltre 180 ricette crudiste, vegan e biologiche, David Côtè, Mathieu Gallant

Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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