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Vegani crudisti: è difficile diventarlo?

Negli ultimi anni sono molti quelli che decidono di diventare vegani crudisti. Perché?

Perché? Sicuramente le motivazioni legate al rispetto per la vita degli animali spingono verso una scelta sana ed etica del crudismo, ma anche l’esigenza del proprio benessere salutare.

Perché scegliere di essere vegani crudisti?

L’alimentazione vegana crudista è biologicamente più adatta alla nostra struttura corporea, il nostro corpo è in realtà molto più adatto ad assimilare la frutta, i germogli e i semi piuttosto che la carne. È un dato che deriva dal punto di vista anatomico, per cui il nostro intestino è molto simile a quelli primati, che si nutrivano essenzialmente solo di frutta e verdura cruda.

Il percorso del vegano crudista

Il passaggio da onnivoro a crudista vegano spesso spaventa e lo si immagina come un percorso molto difficile. Sicuramente è un adattamento al proprio stile di vita che deve essere graduale e lento. La crudista Mimi Kirk ci è riuscita all’età di 69 anni ma è un esempio per chi decide di intraprendere questa strada in maniera serena e semplice:

“Cambiare la vostra dieta verso il crudismo vegano prende tempo, anche se siete vegetariani o vegani. Dovete soltanto imparare a preparare i pasti diversamente. Ci vuole un annetto per la transizione e vi assicuro che, una volta imparato a preparare un piatto che viene bene, poi sarete contentissimi, vorrete subito impararne un altro.”

Il primo passo per iniziare il percorso

È proprio Mimi Kirk a svelarlo: per iniziare a mangiare crudista il primo suggerimento è quello di fare i succhi.

“È la cosa più salutare” conferma Kirk: si riesce ad assumere molta più frutta e verdura facendo un succo da 300-400 cl.

Mimi Kirk ha più di ottant’anni ma un’energia straordinaria: è il suo stile di vita ad assicurarle una salute robusta come quella dei giovani. L’alimentazione crudista è stata per lei la scelta più giusta per il suo benessere.

Le regole del percorso da vegani crudisti

Temperature: è vero che nella dieta crudista nulla viene cotto, ma alcuni elementi vengono frullati o centrifugati, oppure disidratati. È possibile utilizzare l’essiccatore per accelerare i tempi di essiccatura; si può anche essiccare senza riscaldare l’aria, però.

Si può portare gli alimenti a un massimo di 42°C per conservare al meglio le proprietà. Secondo la dieta crudista non bisogna MAI superare questi gradi di cottura per non compromettere gli elementi nutrienti del cibo.

Cibi ammessi: sicuramente alla base dell’alimentazione crudista ci sono le verdure, la frutta e i semi. È necessario che questi alimenti vengano assunti in quantità adeguate, per non rischiare che la dieta crudista risulti carente in molti nutrienti.

fresh smoothie
Vegani crudisti: spaghetti di zucchine

Per questo è fondamentale e indispensabile integrare anche i legumi e i cereali. I legumi che si possono mangiare germogliati sono ceci, lenticchie e soia verde. Tutti i cibi vegetali vengono assunti crudi: cereali, alcuni tipi di legumi, frutta, verdura, frutta secca e semi oleaginosi. L’attenzione è quella di riuscire ad assumere i gruppi alimentari vegetali senza escluderne nessuno.

Le diete crudiste non solo migliorano lo stile di vita e la salute, ma rappresentano un’opzione terapeutica possibile per chi soffre di patologie come la fibromialgia o l’artrite reumatoide. Le diete crudiste, inoltre, hanno un impatto moderato sui livelli di glucosio nel sangue rispetto alle diete convenzionali. Con la premessa di assumere sempre adeguata vitamina B 12, vitamina D e acidi grassi omega 3, in questo modo le diete crudiste sono anche un potenziale terapeutico efficace per la prevenzione, il trattamento e la regressione del diabete di tipo 2, e un’importante possibilità terapeutica per chi soffre di diabete di tipo 1.

L’alimentazione di regime crudista non corrisponde a una dieta automaticamente più carente, come spesso si crede. È fondamentale però intraprendere il percorso con impegno accurato nel bilanciare tutti gli alimenti per raggiungere sempre i fabbisogni energetici e proteici; solo con quest’attenzione precisa il crudismo risulta nutrizionalmente migliore e sovrapponibile a quella vegana.

Consigli per la lettura:

“Live Raw: Raw Food Recipes For Good Health and Timeless Beauty”, Mimi Kirk

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