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Il piatto sostenibile – Luciana Baroni e Alberto Berto

“Il piatto sostenibile”: salute, ecologia e sostenibilità si incontrano in cucina. Con 90 ricette per stare bene e pesare meno sul mondo

Da molti anni la Dott.ssa Luciana Baroni, con le sue pubblicazioni, svolge un’importante azione di comunicazione in ambito scientifico per ciò che riguarda le diete a base vegetale. Invece con “Il piatto sostenibile”, scritto insieme allo chef vegano Alberto Berto, mette l’accento sull’impatto che le diete hanno sul pianeta.

“Il libro nasce dal desiderio di migliorare la consapevolezza di quelli che sono i nostri gesti sostenibili. Tra le azioni sostenibili che può fare ogni singolo individuo si è visto che la più potente in termini d’impatto sull’ambiente è la scelta cosa mangiare. Questo perché i cibi vegetali permettono d’impattare molto meno di quello che impattano i cibi animali.

Produrre cibo è un processo produttivo, come produrre una lavatrice, come produrre una macchina o un computer. Si parte da materie prime, poi si passa attraverso i vari fasi di trasformazione che producono inevitabilmente delle scorie, per poi arrivare al prodotto finito.

In questa trasformazione del vegetale, perché comunque cibo animale tra le sue materie prime ha il mangime, si producono soprattutto i gas serra e i vari liquami e si consumano enormi quantità di risorse: terreni, elettricità, acqua. Oltre appunto al mangime che si è stimato che, se fosse utilizzato invece come mangime “feed” ma come cibo per l’uomo, ovvero “food”, potrebbe sfamare tutti gli abitanti del pianeta.

Quindi partendo da questo assunto, ovvero che il mangiare vegetale è molto più sostenibile che il mangiare animale, nel libro “Il piatto sostenibile” (Edizioni Enea) do una serie d’informazioni che giustificano quest’affermazione.

“Dalla teoria alla pratica: le ricette di Alberto”

Una volta chiarito quanto e perché sia sostenibile scegliere un’alimentazione prevalentemente o esclusivamente a base vegetale, passo a spiegare perché questa scelta non è una scelta dannosa per la salute. Anzi potrebbe in molti casi essere una scelta vantaggiosa riportando gli studi più recenti che mostrano l’evidenza degli effetti benefici sulla salute di un’alimentazione a base vegetale.

A questo punto si presume che la persona che legge il libro si sia fatta un’idea di quelli che sono gli effetti dello scegliere cibi vegetali nella dieta di tutti i giorni sia sull’ambiente che sulla salute.

Poi arriva la parte dello chef Alberto Berto che presenta 90 ricette realizzate solamente con ingredienti vegetali e divise in quelli che sono classicamente i gruppi alimentari del piatto veg. Quindi cereali, legumi e altri cibi proteici, verdura, frutta e frutta secca.

Ovviamente questa distinzione delle ricette nei gruppi alimentari è totalmente opinabile. L’abbiamo utilizzata così per semplificare la lettura e per presentare delle nozioni su quelle che sono le caratteristiche di ogni gruppo alimentare. Una volta che il lettore passa attraverso le 90 ricette, potrebbe venirgli voglia di cucinare.

“E se non hai voglia di cucinare…”

A quel punto si passa all’ultima parte del libro in cui si prende in considerazione l’utilizzo di prodotti pronti, di alternative ai cibi animali realizzate con prodotti a base vegetale. Sono sempre più diffusi sul mercato e permettono di mangiare vegetale anche a chi non ha voglia o tempo di cucinare.

La scelta di utilizzare prodotti pronti o di cucinarsi da soli quello che si mangia è qualcosa di trasversale a tutti. Nel senso che la persona onnivora che mangia scatolette e cibi sotto cellophane, se passasse a mangiare cibo vegetale, probabilmente utilizzerà prodotti pronti. Se invece è una persona che si cucina quello che mangia, poi, una volta che passa a cucinare vegetale, avrà lo stesso tipo di approccio.

Credo che i consumatori si dividano in due categorie, quelli che cucinano e quelli che non cucinano. Quelli che non cucinano, possono essere onnivori, lacto-ovo-vegetariani o vegani, questi comunque sceglieranno prodotti pronti a prescindere da quella che sarà la composizione del prodotto pronto che andranno a consumare.

Questa fetta di consumatori esiste e non è piccola e quindi è inutile fare tanti proclami su quanto è importante mangiare cibi naturali, lo sappiamo tutti. È molto importante ma purtroppo ci sono molte persone che o per scelta o per necessità non riescono. Vanno considerate le esigenze anche di queste persone.

“Il piatto sostenibile” è il libro che in assoluto amo di più,

nonostante io abbia realizzato altri libri, più di nutrizione, più tecnici che permettono sulla base di certi metodi di realizzare delle diete equilibrate a base vegetale.

In questo libro mi sono un po’ più dedicata all’ambiente. Noi, ahimè possiamo essere sanissimi, mangiare benissimo, ma se l’ambiente crolla, noi non esisteremo più. Quindi è prioritario salvaguardare la salute dell’ambiente. Abbiamo già molti segnali di quanto questo equilibrio si stia sbilanciando negativamente per noi.

Trofie risottate di Alberto Berto
Fondue bourguignonne veg

È importante che sempre più persone corrano ai ripari. È brutto dirlo ma intorno al mercato del mondo alimentare ruotano enormi interessi, enormi profitti. Profitti che in gran parte sono il risultato del fatto che i costi della produzione dei cibi animali vengono esternalizzati sull’ambiente e quindi su di noi e sulle nostre tasse. Vedi i miliardi che sono stati dati dalla PAC (Politica Agricola Comunitaria).

Quello che c’è da fare, lo dobbiamo fare noi, non dobbiamo aspettare che sia il governo o che siano le istituzioni a dirci cosa fare. Perché non ce lo diranno mai e ci porteranno verso il baratro. Noi dobbiamo diventare consumatori responsabili e avere le nozioni per sapere come comportarsi in modo responsabile.

Nel “Il piatto sostenibile” ho cercato di dare delle nozioni di base, io sono un medico quindi non sono a mio agio quando si parla di gas serra, di consumo dei terreni, ecc. Però un minimo di cose importanti si riescono a capire, se messe giù in modo semplice. Ho cercato di comunicare queste nozioni di base che poi permettono di decidere se è il caso di modificare il nostro comportamento all’insegna della sostenibilità”.

Dott.ssa Luciana Baroni

Le foto dei piatti sono state realizzate da Mirco Riondato. La prefazione del libro è della Dott.ssa Silvia Goggi con cui Veggie Channel ha collaborato per la realizzazione della serie “Pillole di Nutrizione”.

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