Festeggiamo le nostre mamme domenica 8 maggio, ma in modo consapevole. Scopriamo insieme origine e storia della festa della mamma
Non si tratta di una festa famosa come il primo maggio, la festa della mamma è più che altro una festa cara al cuore. Un’occasione per ricordare le nostre mamme, per passare una giornata insieme e regalare loro un fiore. C’è però una storia da approfondire e scoprire, per vivere la festa della mamma in modo consapevole.
Festeggiare la mamma è un’usanza che ha un’origine molto antica e che possiamo far risalire al tempo di greci e romani. Più che festeggiare la mamma di ognuno, questi popoli erano soliti festeggiare le loro divinità femminili in modo particolare Rhea per i greci, Cibele per i romani, rispettivamente madri di Zeus e Giove.
I greci dedicavano a Rhea un giorno di festa ogni anno, di solito a maggio, mentre i romani festeggiavano Cibele per un’intera settimana detta “Floralia” visto il periodo primaverile ricco di fiori.
Con il tempo si è persa questa usanza popolare di festeggiare la mamma, almeno che non si trattasse della Madonna, madre di Dio, diventando così una festa propria del cristianesimo.
Bisogna arrivare in Inghilterra nel 1600 circa per trovare il “Mothering Sunday”, cioè la domenica della mamma, la quarta domenica di quaresima. Era il giorno in cui i poveri servitori delle famiglie nobili potevano far ritorno a casa. In questa occasione speciale i ragazzi regalavano alle proprie madri fiori e le ragazze i “simnel cakes”, dei dolci di marzapane con uvette e spezie. In Inghilterra si continua pertanto a festeggiare la mamma la quarta domenica di quaresima.
Festa della mamma, ai giorni nostri
La festa della mamma, così come la conosciamo noi, venne celebrata per la prima volta negli Stati Uniti a Grafton il 10 maggio 1909. Questa ricorrenza era stata proposta già da diversi anni da due femministe americane che tempestarono di lettere ministri e cariche pubbliche affinché si istituisse una giornata per celebrare tutte le mamme del mondo. Il fiore simbolo della festa, il garofano bianco.
Festa della mamma, in Italia
Le mamme in Italia iniziarono ad essere festeggiate per la prima volta nel 1956. Fu un gruppo di senatori, guidati da Raul Zaccari, a presentare un disegno di legge che prevedesse l’istituzione ed il riconoscimento di una giornata in cui festeggiare le mamme. La richiesta suscitò, come sempre accade in Italia, dibattito ed indecisione, non si approvò la richiesta, ma si concretizzò comunque una giornata stabilita in data 8 maggio per ricordare le mamme.
C’era stato anche un precedente, nel 1933 in epoca fascista, una giornata, “la giornata della madre e del fanciullo”, il 24 dicembre in cui venivano premiate le madri che avevano avuto più figli e diffondere così l’importanza/necessità della maternità. Fortunatamente si slegò subito la figura della mamma da questo uso ignobile di propaganda politica.
Come sempre, però, in Italia, le cose sono poco chiare e così in quel 1956 si iniziarono a diffondere due feste legate alla mamma. Una più a sfondo religioso organizzata dal parroco di Tordibetto don Otello Migliosi ad Assisi e l’altra in Liguria, promossa dai fiorai con scopo commerciale. Entrambe ovviamente a maggio, mese della Madonna, ma anche dei fiori!


Come curiosità ricordiamo che da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la festa della mamma con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Lì si trova, unico in Italia, un “Parco della Mamma”, progettato dall’architetto assisano Enrico Marcucci intorno ai resti dell’antica chiesa di Santa Maria di Vico, con al centro una statua della maternità, opera dello scultore Enrico Manfrini.
Fatto sta, che si voglia ricordare la Madonna o i fiori, maggio è il mese della mamma e a noi piace definirlo così. Dalla giornata iniziale dell’8 maggio, negli ultimi anni si è scelto per comodità di spostare la ricorrenza alla seconda domenica del mese.
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