Scegliere un capo d’abbigliamento imbottito privo di piume d’oca è una scelta etica, sensibile ed attenta. Scopriamo oggi insieme quali sono le alternative vegane alla piuma d’oca
In inverno è cosa comune ed abituale acquistare capi imbottiti e coperte trapuntate. L’imbottitura generalmente è ottenuta con le piume d’oca. Ci siamo mai chiesti se si tratta di acquisti etici e se è possibile trovare un’alternativa vegetale senza dover rinunciare a capi caldi e confortevoli? Scopriamo oggi insieme quali sono le alternative alla piuma d’oca e quali attenzione dobbiamo avere durante l’acquisto.
La pratica per ottenere le piume per imbottire giacche, cuscini e trapunte è molto cruenta a causa dello spiumamento delle oche allevate in modo intensivo. La maggior parte degli allevamenti destinati alla raccolta delle piume si trovano in Francia e nel nord Europa. In Italia fortunatamente ci sono realtà più piccole e semi intensive, ma la maggior parte dei grandi brand dell’abbigliamento si rivolgono ad allevamenti esteri intensivi.
La pratica dello spiumaggio viene fatta per la prima volta sui cuccioli di oca all’età di 8 settimane, per essere ripetuta poi ogni due mesi. Non serve dire che nel farlo si producono ferite, che la pelle viene strappata e poi ricucita senza anestesia.
Le oche, infine, vengono macellate e indirizzate alla produzione del foie gras dopo essere state sottoposte a un’alimentazione forzata per ingrassare ed ingrossare il fegato.
Le piume possono essere anche prelevate da animali morti che, in questo caso, vengono macellati all’età di 4 mesi.
La notizia positiva è che negli ultimi anni si sono sviluppate diverse alternative non di origine animale e così giacche, cuscini e trapunte vengono imbottite in modo alternativo.
Quali sono le principali alternative vegane alla piuma d’oca?
L’alternativa più diffusa, ma non propriamente naturale, è l’imbottitura realizzata con fibre sintetiche come l’ovatta di poliestere. Si tratta però di una scelta etica e cruelty free. Inoltre, si possono acquistare prodotti fatti con Polyfill o Myform, molto usati per i materassi.
Tra i materiali naturali alternativi alla piuma d’oca troviamo molto diffusa la fibra di mais, leggerissima e calda tanto quanto il piumino d’oca, oltre ad essere ipoallergenica, isolante e addirittura lavabile in lavatrice sino a 60°.
Tra le nuove fibre, sempre vegetale e naturale, è la fibra di bambù, ideale per imbottire piumoni e cuscini per il letto poiché regola umidità e temperatura durante il sonno.
Tra le fibre vegetali naturali usate per imbottire i piumoni c’è anche il Tenacel, fibra ottenuta dal legno. Questa fibra assorbe l’umidità del corpo e la trasporta rapidamente all’esterno, similmente alla fibra di bambù.
Recentemente è stata scoperta anche una pianta infestate, l’ascelpias syriaca. Questa pianta per proteggere i suoi semi produce dei filamenti chiamati pappi, simili a della morbida ovatta con cui si potrà appunto produrre una fibra naturale resistente, calda, leggera ed impermeabile.


Molto interessante è il lavoro di ricerca e sperimentazione durato 10 anni da parte dell’azienda Pangaia che ha realizzato dei piumini completamente vegani con un’imbottitura a base di fiori essiccati non trattati. Il tessuto della giacca è realizzato con materiale riciclato e biodegradabile, mentre i fiori vengono avvolti e resi durevoli da un materiale innovativo che si chiama aerogel.
Che dire, il prezzo non è certo accessibile a tutti, ma si tratta di una testimonianza che del fatto che si sta imboccando la strada giusta e che sempre più la ricerca sta abbracciando l’etica e la sostenibilità.
Diamo tempo al tempo e nel frattempo sviluppiamo consapevolezza, sensibilità ed attenzione.
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