Gestire relazioni e tentazioni natalizie, specie quelle golose, può diventare una vera impresa! Ecco alcuni consigli di Isabella Vendrame, psicologa e food coach
Le feste possono mettere a dura prova le nostre motivazioni e scelte. Gestire relazioni e tentazioni natalizie, specie quelle golose, può diventare una vera impresa! I negozi si riempiono di panettoni e pandori, di tozzetti e ciambelline, di torroni e leccornie, di carni e salumi, di cotechini e formaggi saporiti. Si prospettano pranzi e cene festose, pasti abbondanti e parenti tradizionalisti, che non aspettano altro che mangiare i soliti piatti che fanno tanto Natale.
Per chi, però, ha delle esigenze alimentari particolari e personalizzate, vuoi per necessità di salute oppure per scelta etica, questo periodo dell’anno può creare stress, disagio e mettere in difficoltà.
Come spiegare alla nonna o alla zia che quest’anno la sua lasagna al ragù non puoi o preferiresti non mangiarla? Che più che il cotechino mangeresti più volentieri solo le lenticchie, che dell’abbacchio sceglieresti le patate. Che vorresti mangiare un’unica portata e non i mille soliti piatti, che il panettone per via del glutine, delle uova e del burro, non puoi nemmeno assaggiarlo… No, nemmeno un piccolo pezzetto! No, non è per moda. E no, non sono fissato. No, non è che per il giorno di Natale posso trasgredire…
Ci sentiamo non compresi, spesso attaccati, soli, poco liberi nel vivere pienamente e con serenità questo periodo dell’anno. Già ci si mettono la vista di prelibati cibi ovunque, intensi profumi e il ricordo di squisite cene degli anni passati a far vacillare scelte e necessità. Se poi ci si mettono anche gli altri, è la fine!
Cosa fare? Ecco i miei consigli.
Per gestire le nostre relazioni…
- Non creiamoci aspettative! Non aspettiamoci che la zia, la mamma, la nonna, la sorella, pur sapendo delle nostre esigenze, ci vengano incontro con un menù riservato per noi. Zero aspettative, zero delusione!
- Accertiamoci veramente che chi ci ospita per il pranzo o ha scelto il ristorante, sia consapevole di quello che possiamo o non possiamo mangiare. Quindi, non diamo nulla per scontato! Non tutti hanno ben chiaro dove si trovi o non si trovi il glutine. Non tutti ancora sanno cosa significhi essere vegano.
- Se gli altri non capiscono, non accettano o minimizzano in modo particolare le nostre scelte etiche, amen, manteniamo la calma. Non usiamo frasi aggressive, spieghiamo se ne abbiamo voglia e vediamo che gli altri sono recettivi. Ma andiamo oltre, la tavola delle feste non è un campo di battaglia, lasciamo andare brutte sensazioni e pensieri, sentiamoci invece ancora più forti ed orgogliosi!
Per gestire tentazioni natalizie e voraci desideri…
Consapevolezza! Se tutte quelle golosità natalizie che sono in vendita nei negozi ci fanno venire l’acquolina in bocca e siamo tentati di fare uno strappo, ricordiamo che la maggior parte di quegli alimenti sono tradizionalmente ricchi di zuccheri, di grassi, di farine raffinate, di glutine e latte… Insomma diciamo che non spiccano proprio di genuinità e forse non vale la pena fare uno strappo proprio per loro!
Ricordiamo anche che tutte quelle ricette tradizionali che regnano incontrastate sulle tavole dei nostri familiari, dalle lasagne agli agnolotti, dagli arrosti, ai lessi fino al cotechino, dal baccalà al capitone, spesso vengono mangiate più per abitudine che per vero gradimento. Costringendo i commensali ad abbuffate con successivi effetti collaterali!!!
Ad ogni cosa può corrispondere un’alternativa. Mangiare in modo diverso dagli altri non significa privarsi delle cose, né rinunciare al gusto. In commercio ormai possiamo trovare alimenti senza glutine e vegetali adattissimi per le nostre feste. Come panettoni vegani, dolci senza glutine, tortellini con ripieno vegetale, formaggi alla frutta secca… Ovviamente non perdiamo di vista le etichette perché vegano e gluten free, non vuol dire sempre sano e adatto alle nostre esigenze personali.


Facciamo da noi!
Natale non significa solo acquistare i classici prodotti nei supermercati, né accettare passivamente le proposte degli altri. Cogliamo l’occasione per provare a fare da noi e proporre nuove idee.
Come una lasagna realizzata con pasta di legumi e besciamella vegetale realizzata con bevanda e farina di riso od avena. Delle polpette di verdure da accompagnare alla classica portata di carne in modo che tutti possano godere del loro piatto. Magari le nostre ricette riscontreranno un successo inaspettato!
Se per voi mangiare diverso nelle occasioni di festa significa proprio rinuncia, sacrificio e tristezza, concediamoci qualcosa senza sensi di colpa, sempre che questo non nuoccia alla nostra salute.
Magari alleggeriamo gli altri pasti della giornata o scegliamo di concederci uno strappo solo per una piccola cosa come per il panettone, per il mandorlato, piuttosto che per i tortelli della nonna che avete mangiato fin da piccini a cui, davvero, non si può proprio dire di no!