Veggie life for Veggie people

Sono tanti i modi di avere fame, scopriamo insieme come riconoscere quando si tratta di fame reale o semplicemente se è solo il bisogno di colmare qualcosa

Quando siamo piccoli mangiamo per fame e siamo in grado di smettere quando questo stimolo si arresta. La vita però ci ha abituato a mangiare sempre, ignorando il naturale segnale di pienezza.

Non solo, con il tempo, associamo al cibo emozioni e vissuti, soprattutto quelli positivi, iniziando a credere che mangiare ci aiuti a sentirci felici, che sia un modo per premiarci, che ci allevierà lo stress di una giornata di lavoro pesante.

In questo ultimo e particolare anno infatti, sono stati in molti a cercare consolazione, ad affogare paura ed ansia, ad allontanare la solitudine, a cercare sfogo proprio nel cibo.

Mangiare poi unisce, crea condivisione e oggi ogni nostro piatto ci permette di essere social e al passo con i tempi.

Mangiare per fame e per nutrirsi ha lasciato sempre più spazio al mangiare perché devo, perché mi fa sentire appagato, perché mi fa passare la noia, perché lo fanno anche gli altri, perché così non sento più la rabbia, perché mi fa dimenticare e non pensare al resto.

Come distinguere tra fame di cibo o fame di emozioni/fame sociale?

Di solito la fame reale di cibo non si presenta in modo travolgente e quando la soddisfiamo, siamo più portati a fermarci quando siamo pieni. Soprattutto una volta terminato il pasto, ci sentiamo bene e non siamo travolti da sensi di colpa o anche semplici ripensamenti come “potevo non mangiarlo”, “mi sono lasciato andare e ho mangiato troppo”, “forse quel cibo era meglio se lo evitavo”, cosa invece che accade quando la fame non è solo di cibo.

La fame emotiva invece è più improvvisa e se non la soddisfiamo velocemente, ci lascia addosso un senso di irrequietezza e disagio. Il più delle volte è legata a un cibo in particolare o ad alimenti dolci.

Quindi se ogni tanto ci capita di eccedere un poco a tavola o se amiamo festeggiare un avvenimento con un bel pranzo al ristorante, nulla di grave. Occhio invece se frequentemente ci capita di esagerare, di sentire la necessità di riempirci, se traiamo poco piacere da quello che mangiamo, se ci capita la necessità di addentare qualunque cosa. Consapevolezza sempre, prima di tutto!!!

Come capire se la nostra è soprattutto una fame emotiva?

Può essere utile porsi alcune domande.

  1. Mangiamo di più quando ci sentiamo stressati?
  2. Mangiamo anche quando non abbiamo fame?
  3. Tendiamo a premiarci con il cibo?
  4. Sentiamo il cibo come un amico consolatore?

Cosa possiamo fare se ci rendiamo conto che trasportiamo troppo sul cibo le nostro emozioni?

1. Fermiamoci, ascoltiamoci e facciamoci delle domande. Al momento dello stimolo o del pasto, prendiamoci un paio di minuti per capire se e quanta fame abbiamo, se e quanto desideriamo quel cibo. Chiediamoci se in quel momento la fame è legata al fatto di essere a digiuno da diverse ore, ad esempio.

2. Capiamo il nostro stato d’animo. Chiediamoci come ci sentiamo, che giornata abbiamo avuto, se siamo stanchi, stressati, agitati, soli, insoddisfatti, tristi, euforici…

3. Facciamo un paio di respiri e spostiamo l’attenzione dal nostro stato d’animo e dai nostri pensieri al gusto e profumo del cibo.

4. Mangiamo lentamente e mastichiamo molto se, ad esempio, è il momento del pasto. Se si tratta invece di uno stimolo improvviso durante il giorno, distraiamoci con una telefonata, con una passeggia, con qualcosa che ci piace fare, cerchiamo di trovare un modo per spostare il nostro focus di attenzione dal cibo ad altro.

ragazza e pizza
ragazza e baguette

5. Scegliamo alimenti sani. Se non riusciamo a resistere all’esigenza di sfogare e compensare le nostre emozioni con il cibo, cerchiamo almeno di indirizzarci su alimenti che siano il più possibile in linea con il nostro benessere.

Ad esempio, sostituiamo la cioccolata al latte e piena di zuccheri con una fondente con poco zucchero. Al posto di una tradizionale crema alla nocciola spalmabile ricca di grassi e zuccheri, preferiamone una di sola frutta secca al 100 percento. Sgranocchiamo pop corn fatti in casa al posto delle patatine di sacchetto fritte. Scegliamo barrette di cereali e frutta secca al posto di snack industriali. E perché no, magari una banana spolverata di cacao, delle gallette con avocado e pomodorini, uno yogurt vegetale con uvette e semi.

Cosa fare se si cede a un attacco di fame?

Non colpevolizzavi e accettate il fatto che ci si può concedere qualcosa. Quello che è accaduto però ci vuole dire qualcosa e noi dobbiamo essere pronti a capirlo e ad intervenire.

Isabella Vendrame

Naturalmente Free

Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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