Isabella Vendrame propone il test della torta di mele per capire il livello di dolcezza della nostra bocca. Come percepiamo il gusto degli alimenti?
Oggi parliamo di gusto e sensorialità. Il primo passo per cambiare e per orientare il nostro stile alimentare verso un mangiare più naturale e genuino, è la consapevolezza. Non solo in generale di quello che mettiamo nel piatto e dei prodotti che acquistiamo. Non solo di quanto abusiamo senza rendercene conto di glutine, alimenti raffinati, latticini o proteine animali. Sto parlando della consapevolezza sensoriale!
Quanto la nostra bocca è abituata a certi sapori?
Ognuno di noi ha il gusto tarato in modo diverso a seconda delle proprie abitudini ed è sulla base della nostra bocca che andiamo a ricercare o meno certi alimenti. Alcuni di noi sono abituati a sapori intensi, salati e speziati, mentre per altri di noi anche solo il pizzico di una nota speziata può creare fastidio. Ecco che chi cerca questi gusti forti tenderà a rinforzare ogni piatto aggiungendo quegli ingredienti che gli permetteranno di ritrovare immediatamente armonia e sintonia con il palato.
Siete anche voi tra quelli che se possono aggiungano sale, peperoncino o pepe ovunque? O invece a casa non usate quasi mai il sale e quando andate al ristorante vi sembra tutto salatissimo? Ecco, io, ad esempio, sono tra questi ultimi!
La stessa cosa vale anche per lo zucchero e i sapori dolci.
Più mangiamo alimenti dolci più la nostra bocca richiederà di ritrovare sempre quella stessa dolcezza… per equilibrio, per armonia. A questo si aggiunge il fatto che i recettori gustativi tendono a perdere sensibilità se sottoposti continuamente a stimoli simili. Significa che ci si abitua al gusto. Gli alimenti dolci quindi, se assunti continuamente, lentamente diverranno sempre meno dolci. E per questo, per avere la stessa sensazione di piacere e ripristinare equilibrio ed armonia ricercheremo alimenti sempre più zuccherati.
Ecco che se siamo abituati a zuccherare il caffè con due cucchiaini di zucchero, uno solo ci renderà insoddisfatti e lo troveremo amaro. Sarà invece più probabile con il tempo passare ad aggiungerne tre. Se siamo abituati a una cioccolata fondente al 50 per cento, una al 90 ci farà letteralmente schifo. Se siamo soliti aggiungere al porridge dello sciroppo d’acero, non metterlo ce lo renderò sicuramente meno gradito.
Si sottovaluta molto questo aspetto, ma avere consapevolezza del nostro termometro sensoriale è fondamentale per prendere atto di eventuali eccessi.
Non ci rendiamo conto, ma lo zucchero nelle sue diverse forme è praticamente presente nella maggior parte dei prodotti industriali e processati. Non solo nei classici alimenti dolci e da forno. Ma è spesso aggiunto ai legumi, ai sughi, ai burger, ai veg affettati, alle miscele di farine, alle bevande e yogurt vegetali oltre che a succhi vari.
Se fate attenzione alle etichette, troverete spesso zucchero, sciroppo di glucosio, miele e altro, tra i primi ingredienti. Sapete cosa significa? Gli ingredienti non sono disposti casualmente, ma in ordine di quantità, quindi prima lo trovate e più il prodotto ne contiene. Avete mai visto lo zucchero comparire tra gli ultimi ingredienti di un pacco di biscotti, anche se bio e vegani? Io no!
È facile quindi che la nostra bocca sia alterata dal consumo di questi cibi e non sia più in grado di riconoscere i gusti naturali e semplici. Provate a pensarci… Trovate piacere nel bere una tazza di tè verde non zuccherato, nell’usare a colazione come base per una crema spalmabile una galletta di riso piuttosto che un biscotto, nel mangiare uno yogurt di soia al naturale piuttosto che uno dolce alla frutta?
Per capire il livello di dolcezza della nostra bocca, sono solita proporre il TEST DELLA TORTA DI MELE!
Una torta naturalmente dolce senza alcuna aggiunta di zucchero o altri dolcificanti. Alcuni di voi la troveranno gradevolissima, come lo è per me, ormai da anni abituata quasi esclusivamente ai soli zuccheri della frutta, dopo una vita con colazioni a base di biscotti, miele in abbondanza e the con tre cucchiaini di zucchero!
Se è così, questo significa che la vostra bocca non è assuefatta al dolce. E sono sicura sarete in grado di percepire la nota dolce delle mele, cogliere la differenza tra l’uso di una golden piuttosto che di una mela verde più aspra, il sapore caldo e avvolgente della cannella, la delicata presenza della bevanda vegetale.
Altri di voi la troveranno appena dolce, ma comunque accettabile, per altri potrebbe risultare completamente senza sapore e davvero poco piacevole! Se così fosse, non buttatela, per carità. La mangerete spalmata con della composta o dello sciroppo di acero, ma avrete conquistato un’informazione importante. La vostra bocca è decisamente troppo dolce!
È bene comunque ricordare come le più recenti evidenze scientifiche, cui fa riferimento anche l’OMS, collegano un’eccessiva assunzione di zucchero a malattie cardiache, colesterolo alto, diabete e obesità. Lo zucchero è acidificante e produce infiammazione e indebolisce il nostro sistema immunitario.
Può renderci irritabili, agitati, deconcentrati, iperattivi.
Nonostante tutto, da questa dipendenza che viene stimata da studi di laboratorio essere più forte di ben 9 volte rispetto a quella della cocaina, si può uscire! È stato osservato che per ripristinare la sensibilità dei recettori gustativi sono necessari in media circa due mesi.
Cosa fare allora?
- Prendete consapevolezza del livello di dolcezza della vostra bocca con il TEST DELLA TORTA DI MELE.
- Eliminate completamente lo zucchero bianco dalla vostra dispensa e lo zucchero a velo.
- Riducete l’acquisto di merendine, biscotti, gelati, creme, bibite gassate e leggete sempre le etichette per capire quanto zucchero e in quante/quali forme è presente.
- Scalate lo zucchero e i dolcificanti che siete soliti aggiungere. Ad esempio, passate da due cucchiaini a uno e mezzo, riducete nelle vostre ricette di 20 gr lo zucchero, provate una composta di sola frutta.


Vi lascio alla ricetta della torta di mele, ovviamente una ricetta genuina e gluten free!
- Senza glutine
- Vegana
- Senza zuccheri aggiunti
Ingredienti
- 130 gr farina di riso integrale bio
- 120 gr di farina di mais fumetto bio
- mezza bustina di lievito naturale a base di bicarbonato e cremor tartaro
- 50 ml di olio di mais o riso bio
- 250 ml circa di bevanda vegetale di riso o mandorla bio
- 2 mele giallo e/o rosse
- cannella in polvere q.b.
Preparazione della torta di mele per testare il vostro gusto!
Lavate le mele e privatele del torso, poi tagliatele a metà.
Sbucciatele oppure, se gradito, lasciatele con la buccia, se bio. Usatene una da frullare con un frullatore ad immersione insieme alla bevanda vegetale. Le altre tagliatele a fettine, le userete per farcire e decorare la torta.
In una ciotola mescolate le farine, il lievito naturale, l’olio e il frullato di mele. Se desiderate, aggiungete un cucchiaino di cannella. La consistenza deve essere cremosa e se necessario, aggiungete altro latte vegetale.
Versate metà del composto nella vostra tortiera, disponete metà delle fettine. Aggiungete l’impasto rimasto e decorate la torta con le mele rimaste.
Spolverate un po’ di cannella e cucinate in forno a 180 gradi per circa 30 minuti.
Servite sia calda che fredda.
Libri di Isabella Vendrame
Io e il mio amico glutine. Viaggio alla scoperta dei cereali allegri
Da Milano a Taormina. L’arte di mangiare senza glutine
Favole senza glutine. Colorare, scoprire, mangiare, divertirsi
Natale con Gluti. Ricette senza glutine
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