Una giornata per invitare le persone a non usare l’automobile, riscoprire una mobilità alternativa, ridurre il traffico e l’inquinamento
Oggi in molte città si festeggia la giornata mondiale senza auto, un evento che cade a partire dal 2000 ogni 22 settembre, dopo essere diventato un programma globale promosso dalla World Carfree Network. L’obiettivo della giornata mondiale senza auto è quello di incoraggiare i cittadini all’uso di mezzi di trasporto alternativi e sostenibili, ridurre quindi l’inquinamento, anche quello acustico e dimenticare il traffico congestionato.
Ventidue settembre, giornata mondiale senza auto
L’iniziativa di una giornata senza auto ha preso piede soprattutto in Europa e in particolare in Inghilterra e nei paesi del Nord. Attualmente questa iniziativa viene celebrata in 40 paesi diversi con l’adesione di circa 1500 città.
La giornata mondiale senza auto si inserisce all’interno della settimana europea della mobilità durante la quale a Roma, ad esempio, sono state organizzate pedalate, lezioni di nord walking, resi gratuiti per un giorno i mezzi pubblici ed ampliate le aree pedonali.
Le iniziative non mancano anche in altre città come Napoli e Firenze con passeggiate e pedalate organizzate alla scoperta del patrimonio storico e artistico delle città.
È possibile vivere senza auto?
In questi ultimi due anni a causa dei lockdown abbiamo sperimentato il significato di una città senza auto. Indubbiamente l’aria era più salubre, la natura si è fatta avanti meno timida e meno ostacolata, dalla finestra quasi impercettibile era il rumore delle auto in transito. Città e paesi senza auto sì, ma anche senza persone e senza vita.
Il vero obiettivo da porsi è sicuramente quello di stimolare le istituzione a una riqualificazione dei nostri centri urbani, promuovendo più che i mezzi green, la possibilità di usare in sicurezza una mobilità alternativa. Rendere quindi le città percorribili attraverso piste ciclabili da percorrere in bici, mono pattino, quanto a piedi. Di promuovere bus e navette green efficaci e puntuali. Di ampliare le aree pedonali.
In Italia siamo ancora molto lontani. Mezzi pubblici lenti e mai puntuali, piste ciclabili ricoperte di aghi di pino e spazzatura, che iniziano e si interrompono improvvisamente lasciando il tuo futuro nelle mani del destino, traffico indisciplinato e strade non pensate per la presenza di pedoni o ciclisti. Lo sa bene chi vive nella capitale o in altre grandi città. Certo, ci sono anche paesi virtuosi, ben venga quindi e copiamo da queste realtà.
Se, però, andiamo a farci una vacanza in Danimarca ci rendiamo conto che pensare una vita senza auto è possibile, che è naturale e normale muoversi in bici, a piedi e con i mezzi. La qualità della vita si alza notevolmente e si pensa con angoscia agli ingorghi italiani, al traffico intasato della capitale, alla puzza di inquinamento delle nostre città.


Una giornata quella del 22 settembre, che sia quindi occasione di reale riflessione e progettazione, di investimento nel futuro.
Quanto a noi oggi, proviamo se non a mettere in pratica, almeno a pensare a una possibile organizzazione della nostra personale mobilità. Chiediamoci se possiamo e quando fare a meno dell’auto, se attorno a casa abbiamo delle piste ciclabili che magari non abbiamo mai usato, com’è lo stato della nostra bicicletta.
Proviamo ad entrare nell’ottica di vivere una vita senza auto. La spinta al cambiamento parte anche da noi! Non aspettiamo che siano gli altri a cambiare, iniziamo noi.
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