La Saponaria, una storia di antichi segreti, passione e consapevolezza, raccontata dalla sua co-fondatrice Lucia Genangeli
Dietro a prodotti di eccellenza come quelli di La Saponaria non c’è solo la qualità ma anche una storia. Alla vendita di cosmetici naturali ci si arriva dopo un processo di crescita personale e di ricerca dei materiali. Ed è proprio la storia di Lucia e Luigi che, guidati dalla passione, dopo aver imparato i segreti dei saponi fatti in casa, hanno saputo sviluppare una linea di prodotti capaci di rispettare gli animali, l’ambiente ed essere gentili ed efficaci sulla pelle.
Come nasce la Saponaria?
Passione, sicuramente. Passione, un po’ di incoscienza e un grande sogno. E senza questi ingredienti probabilmente ora La Saponaria non esisterebbe!
Abbiamo iniziato a fare il sapone in casa sotto la supervisione di nonna Gina, ascoltando i racconti di quando si faceva tutto in casa. Da un lato è stato per noi come un “gioco”, un bel modo di passare il tempo insieme e di riappropriarsi del contatto con la natura e le cose genuine. Fin da subito, però, in noi c’era la consapevolezza di creare qualcosa di buono, per la nostra salute e per l’ambiente.
Questa sensibilità, per noi, ha significato un contatto naturale con il Gruppo di Acquisto Solidale della nostra città, un gruppo di persone unite dal desiderio di riscoprire il senso di un consumo consapevole. È stato proprio il GAS a darci la spinta per iniziare questa impresa. Sono stati i nostri primi clienti e sostenitori.
Abbiamo iniziato con il sapone, riscoprendo ricette tradizionali e creando una rete con i produttori locali e poi non ci siamo più fermati! Un progetto che ci ha appassionato e che ci ha dato soddisfazione, tanto da prenderci il rischio (non da poco!) di lasciare il lavoro a tempo indeterminato. Ora il nostro laboratorio sta crescendo. E insieme a lui anche il numero di ragazzi impiegati presso La Saponaria che condividono con noi il sogno di realizzare cosmetici “consapevoli”, ovvero cosmetici buoni per chi li usa e con un impatto positivo per l’ambiente e per la nostra società.
In poche parole, i valori a cui ci ispiriamo parlano di biologico, di consapevolezza, di sostenibilità, di filiera corta, di rispetto del lavoro, di prezzo accessibile, di innovazione, di ricerca continua e creatività applicata. Vogliamo indicare una direzione, per cui, se tutti la seguissimo, avremmo un mondo migliore.
Qual è stato il primo passo nella produzione?
C’è chi parte con grandi passi, chi a piccoli passetti come noi. Non pensate a investimenti grandiosi e a strutture megagalattiche. Abbiamo auto-costruito molte delle attrezzature e arredi del laboratorio, prediligendo materiali e strumenti di recupero.
Alcuni macchinari, ad esempio, provengono da una piccola bottega dove Adriano produceva con amore cosmetici tradizionali con l’aiuto di sua moglie. Dopo una vita di lavoro stava chiudendo la sua attività e ci ha ceduto la sua attrezzatura e soprattutto l’eredità morale del suo lavoro! Non è stato semplice destreggiarsi tra burocrazia e autorizzazioni sanitarie senza snaturare le nostre scelte, in primis quella delle materie prime e dei metodi produttivi che ci caratterizzavano e caratterizzano tuttora, ma dopo mille peripezie nel 2007 abbiamo inaugurato il nostro laboratorio con la prima produzione saponosa!
Abbiamo iniziato con il sapone, riscoprendo ricette tradizionali e creando una rete con i produttori locali, e poi… non ci siamo più fermati!
Quale importanza ricopre in voi il produrre cosmetici che siano privi di ingredienti di origine animale e che non siano testati?
La nostra scelta di produrre cosmetici vegan e non testati su animali rispecchia una scelta sia etica che di vita. A livello etico ci siamo impegnati in questa direzione sin da quando i test sugli animali erano consentiti. Ora che tutti i cosmetici finiti, secondo la legislazione vigente, non possono essere testati sugli animali, stiamo focalizzando la nostra attenzione sulle scelte di ingredienti che non abbiano impatti nocivi sugli ecosistemi.
Crediamo che la salute degli animali (e anche nostra) dipenda della salute dell’ambiente in cui viviamo e che sia importante evitare di immettere nell’ambiente, nei mari e nei laghi sostanze nocive (EDTA, Sali Quaternari, Petrolati etc..) che compromettono il delicato equilibrio del nostro ecosistema.
Riguardo le scelte di vita, beh… io sono vegetariana e Luigi vegano!
Quali sono i prodotti che avete sviluppato?
Realizziamo saponi, creme, shampoo, scrub e tanti altri prodotti semplici ed efficaci per la cura e il benessere della persona, utilizzando solo materie prime certificate e sostenibili.
Tutti i prodotti di La Saponaria sono realizzati artigianalmente e certificati biologici. Scegliamo per le nostre ricette unicamente ingredienti naturali e genuini, possibilmente locali e frutto del lavoro di piccole aziende agricole. Ecco perché l’olio extravergine di oliva è l’ingrediente principe di molte nostre ricette! Escludiamo qualsiasi ingrediente nocivo per l’ambiente e le persone, come, ad esempio, ingredienti di origine petrolifera.
Anno dopo anno pensiamo, sviluppiamo e proponiamo nuovi prodotti che possano rendere felici le persone e l’ambiente!
Come fate per trasmettere ai vostri clienti la vostra grande passione?
Abbiamo promesso a noi stessi di seguire sempre i nostri valori e di condividerli con i nostri clienti. Ed è proprio questo impegno nel mantenere una coerenza, sia etica che produttiva, che ci permette di instaurare rapporti personali e di fiducia con i nostri clienti. Non ci siamo mai limitati a dei rapporti commerciali, abbiamo scelto di andare oltre coinvolgendo le persone e facendole entrare nel nostro mondo attraverso politiche di trasparenza, sia dentro che fuori dall’etichetta, ma non solo!
Organizziamo periodicamente dei laboratori sia presso i nostri negozi a marchio, i Biostorie, sia presso il nostro spaccio aziendale in cui chi viene a trovarci può acquistare i prodotti scontati in negozio e può anche godere di una produzione a vista dei nostri consapevolissimi prodotti!
Quali sono ora gli obiettivi di La Saponaria?
Siamo in costante evoluzione e ricerchiamo continuamente nuove soluzioni che possano far bene alla pelle ma anche al nostro pianeta. Attualmente stiamo lavorando sui nostri packaging con l’obiettivo di arrivare ad essere 100% plastic free. Un sogno che da sempre perseguiamo e gradualmente stiamo raggiungendo, anno dopo anno, eliminando la plastica vergine dalle nostre produzioni.
Inoltre, stiamo rafforzando i legami con aziende sparse per il mondo con cui condividiamo valori e mission, persone lontane nello spazio ma vicine al cuore che ci portano a scegliere sempre più ingredienti equosolidali come protagonisti dei nostri prodotti. Ovviamente, senza mai abbandonare i piccoli fornitori locali che da sempre sono al nostro fianco e ci accompagnano in questo percorso!


Quali sono le criticità di ora e come contate di superarle?
Il problema principale della cosmesi biologica è la scarsa regolamentazione! Gli enti di certificazione sono privati e non c’è un regolamento chiaro a livello Europeo che definisca cosa sia un cosmetico biologico in maniera univoca. Questo crea confusione, soprattutto nel consumatore, che potrebbe percepire un prodotto come “valido” e di ottima qualità senza sapere che ha una certificazione biologica non poi così autorevole!
Le soluzioni che adottiamo per superare queste difficoltà tornano ad essere i nostri valori, ossia la trasparenza e la coerenza nel produrre e formulare prodotti consapevoli che non hanno nulla da nascondere!