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Collant sostenibili e biodegradabili, quali scegliere?

I collant in nylon rappresentano un’importante fonte di inquinamento ambientale, ma oggi è possibile scegliere collant sostenibili e biodegradabili, quali?

Per noi donne i collant rappresentano un capo di abbigliamento irrinunciabile, non solo in inverno, ma anche e soprattutto in primavera, quando iniziamo ad usare di più gonne ed abiti, prima di esporre le gambe al sole estivo. Scegliere collant sostenibili e biodegradabili oggi è sempre più possibile, scopriamo insieme quali scegliere.

I collant sono stati simbolo di libertà, affermazione ed emancipazione femminile, sono diventati accessorio sempre più in voga negli anni Cinquanta e Sessanta insieme alla rivoluzione della minigonna. La loro diffusione è stata possibile grazie all’invenzione di una fibra sintetica resistente, il nylon.

I collant che solitamente usiamo o abbiamo sempre indossato, sono generalmente fatti di nylon ed elastan, fibre sintetiche derivate da combustibili fossili, dal carbone e dal petrolio greggio. Questo cosa significa? Che quei collant che spesso usiamo anche solo per un unico giorno per poi buttarli poiché smagliati, non si decompongono, producendo così ingenti danni all’ambiente e rimanendo integri almeno 30 anni.

Si stima che ogni anno in tutto il mondo vengono prodotti oltre 103.000 kg di rifiuti derivate dalle calze in nylon.

Non sono solo le bottigliette in plastica dello shampoo o i piattini di plastica delle feste di compleanno, o gli imballaggi di frutta e verdura ad inquinare e a riempire gli oceani di plastica. Come se ciò non bastasse, la produzione di nylon genera protossido di azoto, un gas serra 300 volte più potente dell’anidride carbonica e richiede ingenti quantità di acqua.

Serve quindi un cambio di rotta che per fortuna in questi ultimi anni le principali aziende del settore stanno proponendo ai loro consumatori.

Collant sostenibili e biodegradabili, quali scegliere?

La prima cosa da fare per scegliere collant sostenibili e biodegradabili e che noi possiamo fare in modo semplice ed immediato, è dire basta all’acquisto dei collant tradizionali e ricercare quelli ecosostenibili.

Dietro a questa parola ecosostenibile si nasconde un mercato fatto di accorgimenti sull’impatto ambientale come è il caso dei nuovi Eco collant di Calzedonia e gli Eco–friendly di Pompea realizzati con una nuova fibra brevettata ottenuta con materie prime rigenerate con un processo a basso imbatto ambientale, oppure anni di ricerca e studio finalizzati ad ottenere nuovi materiali e fibre naturali.

È il caso, ad esempio, di H-earth, innovatore nel campo dell’intimo naturale, che negli anni ha realizzato un collant in seta vegetale composto per il 90% da fibra di cellulosa rigenerata derivata dai filamenti vicino al seme di cotone e per il 10% da elastane. Ne deriva un collant ecologico, rispettoso dell’ambiente, morbido e lucente.

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Sono sempre di più le aziende impegnate a raggiungere l’obiettivo sostenibilità.

Hedoine, noto brand made in Italy, ha realizzato un collant completamente biodegradabile, resistente, che dura a lungo e che si decompone in materia organica nell’arco di 5 anni grazie al funzionamento naturale dei batteri in condizioni anaerobiche.

Wolford, leader austriaco dei collant, da anni ha a cuore l’obiettivo di ridurre l’uso del nylon ricercando materiali alternativi ed innovativi, non solo, ha presentato una linea di leggins in eco-pelle realizzata con fibre sintetiche non di origine animale e quindi cruelty free.

Endless, altra azienda italiana, si sta impegnando nell’uso esclusivo di materie prime a basso impatto ambientale e nell’uso unico di fonti di energia rinnovabile in tutti i processi produttivi.

La possibilità di scegliere oggi, dunque c’è. Iniziamo noi a sviluppare nuove attenzioni, a non soffermarci solo sulle etichette alimentari prima di acquistare una bevanda vegetale, ma anche sulle etichette dei capi di abbigliamento. Diventiamo curiosi, informiamoci, non solo per migliorare l’impatto ambientale dei nostri acquisti, ma anche per un percorso nostro culturale e consapevole.

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Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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