Veggie life for Veggie people

Scelta vegana senza rinunce

Sono sempre più ormai le testimonianze di chi ha fatto una scelta vegana senza rinunce e tanta soddisfazione. Ci racconta la sua storia e quelle di molte altre persone la scrittrice e vegan chef Antonella Tomassini

I pregiudizi, la superficialità e la paura di cambiare, sono questi i principali freni alla scelta vegana. Sono, però, sempre più le testimonianze di ha fatto questa scelta senza rinunce e alcune di queste sono state raccolte da Antonella Tomassini, vegan chef ed autrice del libro Pianeta Vegan. Una nuova intervista per parlare insieme di cosa significa oggi essere vegani dalla parole di chi da sempre ha sentito il bisogno di fare questa scelta.

Antonella, nel tuo libro hai raccontato storie, testimonianze di chi ha fatto questa scelta senza rinunce. Raccontaci la tua storia.

Ho cominciato questo percorso tantissimi anni fa. Ero adolescente, avevo circa 13 anni. Stiamo parlando del lontano 1987 quando ancora questa parola non era tanto in voga. Era una condizione che io giovane ho voluto approfondire proprio per l’etica e per rispetto verso tutti gli animali.

È successo qualcosa finché tu a 13 anni ad un certo punto hai detto: “Mamma, non voglio più mangiare quello che mangiamo di solito”?

Ovviamente c’è stato un fatto che mi ha completamente cambiata. Lo ricordo con le lacrime agli occhi. È stata l’uccisione di un piccolo maiale. Mi ha fatto veramente capire l’importanza della vita. Quell’esserino così piccolo in quel momento stava perdendo la vita per diventare poi il cibo. È un episodio che mi ha molto cambiata.

Poi con il passare del tempo ho capito tantissime cose riguardo la vita etica, cioè il bene degli animali, la tenerezza che può fare un qualsiasi tipo di animale, non per forza un gatto o un cane. Soprattutto gli animali da fattoria, gli animali che oggi come oggi vivono in condizioni di sfruttamento e maltrattamento.

Diventare vegan a 13 anni

Il passaggio alla pratica poi come sempre non è semplice, tanto più se sei una ragazzina che probabilmente anche non ha dimestichezza con la cucina…

Sono stata molto fortunata perché questa mia scelta non è stata annullata dai miei genitori. Anzi, è stata una scelta che hanno accettato e mi hanno addirittura aiutato un questo. Mia madre mi ha detto: “Se vuoi non mangiare più carne, pesce, uova, devi imparare a cucinare”. Per questo è nata la mia grandissima passione per la cucina.

È una bellissima testimonianza, perché tante volte mi sono trovata ad avere a che fare con genitori che mi chiedevano come porci dinanzi a un figlio che dice: “Io voglio fare una scelta, voglio cambiare.” Che cosa fare? Questo per un genitore può essere un terremoto in un certo senso…

Sopratutto in quegli anni, che erano anni abbastanza “d’ignoranza”, perché non esistevano tutti i prodotti che oggi esistono, parlare di cucina vegana non era molto facile. Per cui ringrazio il fatto di essere nata libera, sia nelle scelte, che in tutto quello che alla fine uno vuole svolgere nella vita.

E quindi mi miei genitori hanno capito questo: l’importanza della libertà. Mi hanno aiutato perché è fondamentale avere accanto le persone, soprattutto i genitori, che ti appoggiano nelle scelte, nonostante loro nella vita non abbiano seguito la cucina vegana. Però per loro avete una figlia che non mangiava carne e derivati, era un’opportunità per conoscere.

Scelta vegana e passione per la cucina

Che cosa ti preparavi?

Come primi piatti – la pasta, amavo la pasta con tutte le verdure di stagione. Per fortuna ho imparato a cucinare i prodotti stagionali, a capire che la melanzana non andava mangiata a dicembre, sia perché costava di più, che perché era un alimento fuori stagione. Quindi ho imparato a conoscere i cibi, a cucinarli e a trasformarli.

I miei primi piatti sono stati tra virgolette un piatto che oggi lo chiameremo un po’ “zozzo”: le frittelle di mais. Sono dei bocconcini fatti semplicemente con una pastella aromatizzata con tutte le erbe e le spezie e con il mais. Poi le friggevo. Questo è diventato alla fine il mio piatto cult perché alla fine poi l’ho modificato, l’ho arricchito sempre di più.

Sei diventata una vegan chef, quindi il fatto di aver iniziato a fare così da piccolina è diventato poi un percorso continuativo della tua vita e ne hai fatto proprio professione.

Ho voluto nel lavoro che svolgo unire le mie passioni più grandi: la scrittura e la cucina. Il libro “Pianeta Vegan” nasce per questo. Non è un semplice ricettario con ricette e immagini, ma è un manuale che ho voluto scrivere trasferendo testimonianze, incontri, interviste. C’è anche la testimonianza di un cane adottato che era stato abbandonato, l’intervista a un gatto e vari personaggi.

È ricco della mia esperienza. Il messaggio che ho voluto lanciare è quello che non è necessario portare a tavola la sofferenza degli animali perché la cucina etica è completamente ricca di ricette, di alimenti di cui possiamo nutrirci con l’amore.

Scelta vegana: come iniziare?

Cosa andresti a suggerire a chi vuole iniziare a compiere questo percorso e magari non sta bene come destreggiarsi in cucina? Ci sono dei tuoi must che sei abituata anche a consigliare, a inizializzare le persone con i tuoi corsi? Quali sono i tuoi segreti?

Inizialmente consiglio sempre di autoprodurre tutto, dalla maionese, alle salette, i burger, e di non comprarli. Sì, magari i prodotti industrializzati possono servire all’inizio a non mangiare carne, però poi il passo successivo è proprio quello di autoprodurre. Trasformare un broccolo e una patata in burger, inserendo anche dei cereali.

Il segreto è questo: valorizzare i cereali, i legumi, le verdure. Creare con alimenti semplici, con prodotti semplici “polpette”, “salsicce”. Sono tutti piccoli accorgimenti che durante i miei corsi cerco di svelare.

È un messaggio che io condivido perché in questo modo mangiare vegano vuol dire mangiare veramente naturale, vuol dire mangiare veramente vegetale. Questo vuol dire anche una scelta di benessere anche nei nostri confronti perché mangiare vegano sì, può essere una scelta etica, però poi essere anche poco gentile nei nostri confronti nel momento in cui andiamo a abusare troppo degli alimenti industriali.

Una preparazione che vuoi suggerirci, semplice, di base, che tu ami proporre?

La farinata con la farina di ceci, la cicorietta, le carote, la cipolla rossa.

È proprio una ricetta buonissima da preparare per chi si avvicina alla cucina vegana.

È semplicissima, basta tagliare la cicoria, le carote a dadini, la cipolla a fettine. Passare tutto in padella con un filo d’olio.

Nel frattempo prepariamo la pastella con la farina di ceci e l’acqua. La profumiamo con la curcuma, un pizzico di pepe e un pizzico di sale. Mettiamo in frigorifero per qualche minuto per fare riposare la pastella.

Quando le verdure saranno cotte, le versiamo in questa pastella che mettiamo a cuocere o in forno a 180°, altrimenti la possiamo fare anche in padella come se fosse una vera frittata.

Scelta vegana, Antonella Tomassini, pianeta vegan
Scelta vegana, Antonella Tomassini

“Pianeta Vegan”, una raccolta di inchieste, di ricette, di interviste e di esperienze

Nel tuo libro hai fatto comunque un lavoro di raccolta di storie, una serie di inchieste. Hai una testimonianza particolare che vuoi raccontarci.

Sicuramente è quella di Ivan, il responsabile di un circo senza animali. È stato molto emozionante parlare con lui che ha trasformato il linguaggio del circo. Prima lavorava in un circo che usava gli animali, poi è entrato in un circo “innovativo”. Mi ha raccontato la gioia dei bambini, quando entrano al circo e i genitori già gli hanno detto: “Non ci sono gli animali qui dentro, però ci divertiremo uguale”. E quando lui guarda gli occhi dei bambini felici, dice che gli animali non sono necessari in un circo.

Il consiglio che dò io alle famiglie che hanno bambini, ma anche alle persone stesse: se volete far conoscere gli animali ai vostri figli, portateli in un rifugio con gli animali salvati dal macello e dai maltrattamenti che vivono ora felici e liberi.

Una bella conferma anche del coraggio, vero? Spesso è necessario anche per affrontare la scelta vegana che per quanto oggi sempre più condivisa, si parla sempre di più anche di maltrattamento di animali, quindi è una consapevolezza ormai penso per tutti, anche in chi non vuole accettarlo, però comunque richiede ancora coraggio per farlo.

Per quello che è importante essere qui ritagliarci di questi spazi per continuare a raccontare che si può, si può farlo con coraggio, con soddisfazione verso noi stessi, per il rispetto di tutto il mondo, di tutto il pianeta in cui ci troviamo a vivere, e anche con gratificazione culinaria al palato!

Pianeta vegan, Antonella Tomassini

Libro “Pianeta vegan. Riflessioni e ricette per un mondo cruelty free”, Antonella Tomassini

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Edito da

Psicologa food coach, esperta di alimentazione ed igiene naturale, di tecniche di rilassamento e mindfulness, vegan food blogger, segue attraverso consulenze online le persone nel cambio di alimentazione e di stile di vita. Conduttrice radio/tv, attrice ed autrice di libri per bambini e ragazzi. Suo il blog www.isabellavendrame.com in cui trovare articoli e ricette. Segue da diversi anni un'alimentazione vegetale e senza glutine, genuina e naturale, uno stile di vita che le ha regalato salute, sorriso e benessere.

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