Veggie life for Veggie people

Sculture di pasta: molto più che cucinare!

Un artista russo realizza delle sculture di pasta utilizzando tutte le varietà possibili, ottenendo delle vere opere d’arte

Ama la pasta ma non la cucina. Serghei è un artista russo che crea sculture di pasta: automobili, carri armati, trattori, aeroplani e anche riproduzioni come la Torre di Pisa. Dopo averlo visto nella TV nazionale russa, abbiamo voluto conoscerlo di persona e siamo andati a trovarlo a casa sua nella regione di Perm negli Urali.

Residente a Krasnokamsk, Serghei Pakhomoff è famoso per avere un hobby insolito. La sua collezione presenta numerosissimi manufatti. Si tratta di opere fragili, non sono giocattoli per bambini, sono vere piccole opere d’arte.

Tutto comincio quando…

Serghei è un designer pubblicitario. La sua passione per la pasta è cominciata da quando ha dovuto realizzare una promozione pubblicitaria per la fabbrica di pasta di Krasnokamsk. Dopo aver visitato la fabbrica, ha chiesto una manciata di campioni di pasta. In quel momento ebbe l’ispirazione. Inserì un asse in una ruota – vale a dire un pezzo di vermicelli in alcuni rigatoni – e, voilà, aveva realizzato un paio di ruote. Il resto, come si suol dire, è storia. “La fabbrica ha chiuso e io sono rimasto con le mie idee e con una grande quantità di pasta”. Ma il suo hobby ha avuto una vita propria.

In che modo sono realizzate queste sculture di pasta?

Oggi Serghei ottiene il suo “materiale” dai supermercati con tutte le varietà di grano duro. Tutto è utile: vermicelli, spaghetti, lasagne, rigatoni, cannelloni. A casa sua ha una cinquantina di tipi diversi. “A volte devo girare diverse decine di negozi per trovare un tipo specifico di pasta e non riesco a trovarlo”.

Le sue sculture di pasta si muovono, ruotano, si aprono, si attorcigliano. La collezione comprende auto, moto, carri armati, aerei, un rimorchio di un trattore, una cisterna, un rullo di asfalto, un elicottero, uno yacht, un villaggio con una casa e un mulino. La massima mobilità è il principio alla base dell’autore. Le porte si aprono, le ruote ruotano e i sedili si adagiano. Tutte le parti e i dettagli sono realizzati esclusivamente con pasta di grano duro di varie forme e dimensioni.

sculture di pasta, Serghei Pakhomoff
sculture di pasta

Addirittura un modellino della Torre di Pisa

Ci ha colpito molto la riproduzione in scala della Torre di Pisa. Ci è voluto circa un mese per farla. “Avevo del tempo libero e ho pensato: perché non fare qualcosa sugli italiani. Di solito prima di fare qualcosa, un modello, una copia, studio il soggetto. Ho contato quante colonne ci sono, tutti i dettagli, quanti portici. Ho usato qualsiasi tipo di pasta. Incluse le campane e i recinti. Tutto corrisponde come a Pisa”.

Anche Serghei non mangia carne, una curiosa coincidenza

Abbiamo conosciuto Serghei in aereo. Mentre uno di noi stava leggendo un libro sul veganismo, Serghei si è rivolto a noi: “Siete vegani? Anche io non mangio carne. Ho smesso di mangiarla nel 1994. C’è stato un periodo di scarsità dei prodotti alimentari in Russia. Quando invece i prodotti hanno cominciato a tornare nei negozi, ho capito che si poteva vivere anche senza cane. Funghi, ortaggi, frutta secca e altri prodotti vegetali. Mi vanno bene”. Alla domanda “Come ti senti ora?” Serghei risponde: “Benissimo!”

Consigli per la lettura

“Pasta madre” di Casper André Lugg, Martin Ivar Hveem Fjeld

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO