Veggie life for Veggie people
 

Il cambiamento climatico nella storia

Analizziamo il passato per leggere il presente, riflettiamo oggi insieme sul cambiamento climatico nella storia per capire meglio cosa sta accadendo

L’evoluzione del clima della Terra è ampiamente documentato da molti studi multidisciplinari, pubblicazioni scientifiche, da dati stratigrafici e geologici. Questo ci permette di riflettere sul cambiamento climatico nella storia, per capire meglio cosa sta accadendo al nostro pianeta.

Nel mio precedente articolo avevamo riflettuto insieme sul significato del termine “cambiamento climatico” e sulle possibili cause, naturali, tanto quanto antropiche.

Oggi, nel dare uno sguardo al passato e alla storia del cambiamento climatico, ripartiamo da qui, dal dato solido ed accertato, frutto di rilevazioni scientifiche strumentali, dell’aumento di temperatura della Terra di 1,09 gradi [0,95-1,20] dal periodo preindustriale, a partire cioè dal 1850-1870, dato emerso dall’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Questo significa che attualmente stiamo vivendo un periodo di riscaldamento che possiamo quantificare nella misura di circa 1 grado centigrado negli ultimi 150 anni.

Tali modelli IPCC imputano all’uomo la responsabilità di questo recente riscaldamento e ciò significherebbe che senza l’intervento dell’uomo la temperatura sarebbe rimasta pressoché costante. È opportuno fin sa subito notare che l’idea che la temperatura globale possa rimanere costante appare in contrasto con la storia del clima.

Cambiamento climatico nella storia, cosa è successo e cosa sta succedendo?

I numerosissimi dati multidisciplinari disponibili dimostrano che negli oltre 4 miliardi di storia della Terra il clima sia continuamente oscillato.

Fasi glaciali e fasi di riscaldamento si sono sempre alternate e i climatologi ci parlano di stati di glaciazione intervallati ogni 10 mila anni da periodi detti di “optimum climatico” cioè di riscaldamento della durata di circa altri 10 mila anni.

Possiamo andare molto lontano nel tempo e attingere a quello che banalmente già si racconta ai bambini a scuola. Parlo dei dinosauri, abitanti del nostro pianeta estinti durante il Cretaceo 65 milioni di anni fa, periodo in cui la Terra aveva una temperatura superiore a quella attuale di circa 6-8 gradi C. In questa fase di intenso riscaldamento ovviamente i ghiacci non cerano e il livello del mare era più alto.

Le ricostruzioni del clima della Terra più recenti, quelle paleoclimatiche, hanno mostrato che negli ultimi 540 milioni di anni (cioè dal Cambriano a oggi), la temperatura superficiale del pianeta è oscillata molte volte variando tra periodi caldi e periodi freddi tra un minimo di -6°C a un massimo di 14°C rispetto alla media del periodo 1960-1990. Quindi il clima della Terra è variato in continuazione per motivi naturali.

Ad esempio, è interessante osservare che nel Pleistocene (da 2,58 milioni a 11.700 anni dal presente) si sono alternati almeno 4 cicli glaciali dalle temperature molto basse con 3 periodi interglaciali con temperature assai più moderate tali da ridurre notevolmente o addirittura fare scomparire la gigantesca massa di ghiaccio che copriva buona parte dei continenti.

sole
ghiacciaio

Si può inoltre osservare che ai circa tre secoli di Periodo cosiddetto Caldo Medievale (900-1300 d.C., nel quale i Vichinghi potevano coltivare la Groenlandia meridionale) seguirono altri 3 secoli circa occupati dalla cosiddetta Piccola Era Glaciale nei quali si registrarono le temperature più basse degli ultimi 10.000 anni, con un minimo di temperature globali medie intorno al 1690. Da lì in poi la temperatura media cominciò a salire, cosa che sta continuando a fare ai giorni nostri.

Questo semplice sguardo al passato e alla storia del cambiamento climatico nel corso dei secoli, ci consente di fare delle riflessioni di semplice buon senso e di logica di base.

È opportuno chiedersi, se il clima nel corso della storia e dell’intera vita del nostro pianeta è sempre cambiato naturalmente, come possiamo oggi pretendere che invece il clima debba risultare stabile? E come possiamo pretendere di affermare che queste modificazioni siano causa esclusiva dell’uomo?

L’ipotesi promulgata dall’IPCC, quindi, secondo cui nell’ultimo secolo la temperatura globale sarebbe rimasta costante se non ci fosse stato l’intervento umano, dovrebbe tenere conto anche delle cause che hanno portato a un aumento di temperatura nel pianeta negli anni 1690-1940 e perché questa causa non sarebbe più operativa oggi. Perché prima era fase naturale di cambiamento ed oggi causa esclusivamente antropica?

Ma forse allora, non c’era da spingere il business delle auto elettriche, delle case green, degli ogm, del cambiamento tecnologico, non c’era l’agenda 2030.

Edito da

Consulente informatico e statistico, si occupa di analisi di big data e di intelligenza artificiale. Appassionato di sport, di montagna e di natura, pratica atletica leggera a livello agonistico, escursionismo e sci alpinismo. Segue una alimentazione vegetale e prevalentemente senza glutine dal 2017 come base per uno stile di vita sano, sportivo, etico e consapevole.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO