Vediamo i suoi fiori sui prati, la consumiamo per lo più sotto forma di tisana, approfondiamo insieme i benefici e l’uso della malva
Gli antichi ne apprezzavano le virtù, noi la conosciamo per i bellissimi fiori viola che vediamo sui prati. Scopriamo insieme l’uso della malva per il nostro benessere e i suoi benefici.
La malva, una pianta spontanea che cresce sui prati, sui bordi delle strade, in campagna come in città, in collina come in montagna. Forte, resistente, tenace, definita da molti come pianta della longevità. Sono sicura che almeno una volta l’avrete notata con i suoi fiori viola simili a delle margherite. In Italia se ne coltivano diverse specie soprattutto ad uso fitoterapico.
Fiori e foglie di questa splendida pianta il cui nome deriva dal latino mollire e cioè emolliente e calmante, sono noti e note per il loro esito benefico fin dall’antichità. I Romani consideravano la malva un rimedio potentissimo e lo scrittore Plinio il Vecchio affermava che bere al mattino del succo di malva a stomaco vuoto faceva stare bene per tutto il giorno. Nel rinascimento, invece, si considerava la malva benefica per il corpo quanto per lo spirito, un rimedio adatto a guarire tutti i mali.
Malva, benefici
La malva è nota per i suoi principi emollienti, calmanti, lenitivi ed antinfiammatori.
È una pianta ricca di mucillagini, pectine, antiossidanti quali in particolare antociani e flavonoidi, tannini a cui si uniscono vitamine E, C, provitamina A e vitamina B1, minerali quali potassio e calcio.
La malva è benefica per calmare tutte le irritazioni a carico dello stomaco e dell’intestino. Contrasta la stipsi con un’azione delicatamente lassativa, sfiamma le mucose, attenua gastrite e reflusso, se unita alla melissa, favorisce la digestione.
Per via della sua azione calmante, la malva risulta benefica anche per clamare la tosse e tutte le irritazioni della gola e in questo cambio di stagione, tra allergie e sbalzi di temperatura può essere molto utile.
La malva agisce positivamente anche nell’attenuare le infezioni urinarie e può essere un supporto utile in caso di cistite.
Le sue caratteristiche lenitive e sfiammanti la rendono benefica per risciacqui al cavo orale in caso di afte o mal di denti e benefica per la pelle del viso arrossata e gli occhi stanchi, se tamponata con un batuffolo di cotone.
I benefici della malva non sono finiti e soprattutto se usata in sinergia con la camomilla è utile per attenuare stress ed ansia, per donare serenità ed equilibrio.


Malva, come si usa?
Per sfruttare i benefici della malva, è bene usare questa pianta, fiori e foglie sotto forma di tisana o decotto. Per far questo, si possono usare i fiori raccolti in un ambiente lontano da smog e pesticidi, oppure acquistarla in taglio tisana.
Fiori e foglie, freschi quanto essiccati, sono da lasciare in infusione per almeno 10 minuti in acqua bollente.
La tisana di malva va bevuta tiepida al momento del bisogno, anche due o tre volte al giorno. Può essere usata pura oppure miscelata ad altre erbe o spezie per potenziarne i benefici. Con la melissa, ad esempio, per una spiccata azione digestiva tanto quanto rilassante, con semi di anice e finocchio per contrastare gonfiore intestinale e colon irritabile.
La tisana di malva può essere usata per impacchi per lenire tutte le parti arrossate, sulla pelle quanto sugli occhi. Può essere usata anche per risciacqui in caso di infiammazioni alle parte intime.
La tisana, un paio di tazze, oppure semplicemente i suoi fiori, possono essere aggiunti all’acqua del bagno, per un bagno distensivo e rilassante, come facevano gli antichi romani.
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