Essere vegetariani ha un’impatto minore sul surriscaldamento globale
Vegetariani meno impatto sul pianeta? Tommaso Parrinello, Cryosat-2 mission manager presso l’Earth Observation Directorate dell’ESRIN a Frascati, spiega quale sia la situazione odierna del surriscaldamento globale e quali siano le previsioni scientifiche in merito.
“Oggi la comunità scientifica ci dice che c’è un cambiamento in atto, alcune conseguenze sono note altre meno. È chiaro che c’è un aumento della temperatura che potrebbe anche arrivare a 2 gradi celsius alla fine di questo secolo. Questo implica dei cambiamenti ambientali notevoli. Una delle prime conseguenze del surriscaldamento globale è sicuramente lo scioglimento dei ghiacci.
Lo scioglimento dei ghiacci
Nel 2012, abbiamo raggiunto il minimo storico nell’Artico e probabilmente di questo passo avremo un’estate artica senza ghiaccio tra vent’anni ma forse tra anche meno. La cosa preoccupante è che non soltanto il ghiaccio artico si sta sciogliendo, cosa che potrebbe avere un impatto anche sull’intensità delle correnti del golfo e quindi anche sul clima europeo. Non sappiamo di quale entità, ma ovviamente abbiamo qualche indizio. Probabilmente gli inverni continentali della nostra Europa potrebbero essere più rigidi.
D’altra parte, lo scioglimento dei ghiacciai continentali, quindi della Groenlandia, dove il problema è un pochino più intenso rispetto all’Antartide, potrebbe aumentare il livello del mare. Questo con conseguenze su tutte le popolazioni nel mondo. Se pensiamo che il 10 % della popolazione mondiale vive intorno al metro dal livello del mare, significa spostare un miliardo di persone verso le alture.
Il nostro stile di vita dovrà cambiare in un prossimo futuro
Ognuno di noi più o meno contribuisce con il suo footprint all’aumento dell’anidride carbonica e quindi all’aumento della temperatura. Da una parte è importante che ognuno di noi si renda conto che vivremo probabilmente in un mondo un pochino diverso e di conseguenza dovremmo anche adattarci a questo mondo. D’altra parte, alcune informazioni ci suggeriscono che anche il nostro stile di vita dovrà cambiare in un prossimo futuro. Per esempio, per cercare di minimizzare l’emissione di gas serra nell’atmosfera.
Il mondo sta cambiando, non è detto che per forza avremo dei cataclismi. Sicuramente dovremo adattarci a questo nuovo mondo.
Essere vegetariano ha un’impatto minore sul surriscaldamento globale
Secondo gli studi di oggi, l’impatto dell’industria zootecnica e di tutta la catena alimentare contribuisce intorno al 20 – 25 % nell’emissione dei gas serra. Questo per la produzione di anidride carbonica, metano e nitrati provocati dagli allevamenti intensivi e dalle produzioni agricole intensive. Essere vegetariano ha un’impatto minore sul surriscaldamento globale.


Penso che sia importante innanzitutto una migliore gestione delle risorse dell’acqua e soprattutto del cibo che abbiamo. Andiamo verso un futuro in cui la domanda di cibo diventerà sempre più importante a causa dell’aumento della popolazione mondiale. Nel nostro mondo ci sono troppi sprechi. Un terzo dell’acqua che viene trasportata è persa lungo le condutture idriche. È chiaro che non possiamo permetterci nel futuro che ciò avvenga.
Questo non vale soltanto per l’acqua, vale anche per il cibo. L’incidenza di obesità anche nei ragazzi è abbastanza alta. Probabilmente stiamo mettendo nel nostro corpo più energia di quanto effettivamente ne abbiamo bisogno. Quindi mancano una gestione del cibo, un’educazione del cibo. Dobbiamo insegnare ai ragazzi e a noi stessi come mangiare meglio”.