L’esperienza della Dott.ssa Luciana Baroni con i suoi animali ci fa comprendere il perché crescere cani vegani e gatti vegani sia la scelta migliore per la loro salute
È giusto o sbagliato alimentare cani e gatti in modo vegano? Cani vegani e gatti vegani, si può? In quest’intervista riportiamo l’esperienza della Dott.ssa Luciana Baroni, uno dei maggiori esperti in nutrizione a base vegetale in Italia.
Massimo: Vorrei parlare con te della tua passione degli animali. Noi ti conosciamo da tanti anni e abbiamo sempre visto in casa tua una miriade di cani e di gatti. Da dove nasce questa tua passione verso i cani, i gatti ma penso verso tutti gli animali?
Luciana: Questo è il motivo per cui ho scelto di diventare vegana, perché amo gli animali quindi non voglip contribuire a nessun tipo di sofferenza, nemmeno minima nei confronti di un animale.
La mia passione per gli animali nasce da quando ero bambina, quando vedevo i colombi di piazza San Marco a Venezia, volevo accarezzarli ma naturalmente non ci riuscivo perché scappavano via.
Mio papà lavorava al comune di Venezia e sulle finestre, purtroppo per loro, i piccioni facevano i nidi. Mio papà ogni tanto portava a casa un piccione che tenevamo per un po’ e poi lo lasciavamo volare via quando era cresciuto.
Poi comunque a casa mia, a parte un canarino, non ho mai potuto tenere animali quando ero con i miei genitori. La passione per gli animali si è espressa quando sono andata via perché mi sono sposata e li mi sono scatenata. Ho cominciato a fare collezione, prima di gatti e poi abbiamo cominciato a prendere anche cani.
M.: Questo è avvenuto con la compartecipazione di tuo marito Maurizio oppure no?
L.: Anche lui è un amante degli animali.
M.: Bisogna essere in 2 in questo caso.
L.: Sì, anche perché gli animali sono un impegno, se li tieni, li tieni bene. C’è da lavorare per tenere degli animali e tenerli bene. Io e lui contribuiamo allo stesso modo nella gestione di tutto questo.
Essere vegani e possedere animali, contraddizione?
M.: Che senso ha vivere da vegani e poi avere degli animali che, come soprattutto il gatto, si nutrono prevalentemente di carne? Che senso ha anche a livello d’impatto ambientale? Per esempio, io salvo dal gattile dei gatti poi però per tenerli in vita indirettamente faccio uccidere tutta una serie di altri animali?
L.: Questa infatti è una delle cose che vengono contestate ai vegani. Innanzitutto devo dire che i miei animali sono tutti trovatelli, sarebbero morti se io non li avessi raccolti. Tanti anni fa dove lavoravo mi sono trovata una cesta della frutta con dentro 11 gattini che avevano ancora gli occhi chiusi. Quindi io e mio marito li abbiamo svezzati.
Il cane comunque è onnivoro, mentre il gatto è un carnivoro. Però è vero che in natura non si nutrono di scatolette. Mangiano topi, lucertole, insetti, non certo dei cascami di macelleria che vengono inseriti nelle scatolette, facendo quindi risparmiare chi produce carne, la spesa dello smaltimento dei rifiuti del macello.
Le scatolette sono sicuramente non naturali per l’animale, però se uno non sa che esistono dei cibi vegani anche per gli animali, chiaramente farà ricorso alle scatolette. Perché entrare in macelleria è impossibile, almeno che uno non voglia vomitare, perché c’è un odore di sangue spaventoso. Nemmeno l’amore per i miei animali mi potrebbe far entrare in una macelleria.
Alternative vegane per gli animali domestici
Fortunatamente esistono delle alternative vegane anche per gli animali domestici. Esiste sia cibo secco che umido vegano, quindi scatolette, crocchette che sono tutte costruite in modo da avere tutti i nutrienti necessari.
Sono diverse fra esse, mentre al cane puoi dare il mangime del gatto, al gatto non puoi dare il mangime del cane. Quindi questi due tipi di cibo vanno tenuti separati. O si prende tutto per gatto e si dà da mangiare la stessa cosa a tutti, altrimenti bisogna fare il piatto per il cane che è diverso da quello per il gatto.
M.: I cibi vegani per cane e per gatto disponibili in commercio sono tutti altrettanto validi o ci sono delle marche più o meno affidabili?
L.: Sulle crocchette c’è una discreta scelta, sull’umido invece la scelta è ridotta, anche se loro l’umido lo apprezzano di più, almeno i miei animaletti lo apprezzano di più rispetto alle crocchette.
Di umido per cani, sicuramente ci sono 2-3 marche, per gatti io ne conosco solo una. Quindi acquistiamo pacconi di mangime per corrispondenza e chi me la vende lo fa arrivare dall’Inghilterra.
M.: Poi integri questo cibo con qualcosa che prepari in casa?
L.: Tutti gli avanzi di casa loro li mangiano, sia i cani, che i gatti. Se guardate sui miei profili Facebook ci sono i miei gatti che rubano il paté di fave, ci sono i cani che mangiano l’insalata, la pastasciutta sicuramente la divorano e non vogliono nemmeno aspettare che finiamo. Bisogna dargli lo spaghetto, bisogna dargli la casereccia perché altrimenti non ti lasciano mangiare. Comunque mangiano quello che mangiamo noi più questo mangime apposito.
Cani vegani e gatti vegani di Luciana
M.: Quanti animali hai, o meglio a rotazione quanti ne passano regolarmente in casa tua?
L.: In tutta la vita devo aver avuto una trentina di gatti, mentre di cani ne avuti 5. ora ne ho solo 2 perché gli altri 3 sono morti di vecchiaia. In realtà 2 sono morti di vecchiaia e 1 è morto di scatolette secondo me. Nel senso che ha sviluppato prima un tumore alla mammella, poi all’altra mammella e poi un tumore al cavo orale.
Anche molti dei miei gatti sono morti di tumore, quando mangiavano le scatolette. Un maschio è morto di tumore alla mammella, che la dice lunga sulla quantità di ormoni che sono contenuti in questi prodotti che d’altra parte derivano da animali che vengono allevati per la produzione di carne e di latte, anzi molto spesso prima di latte e poi di carne. Ricordiamoci infatti che la carne non è altro che il sottoprodotto dell’industria del latte. Quando la mucca finisce di essere abbastanza produttiva affinché l’allevatore ci guadagni, viene mandata al macello.
I vitellini vengono mandati al macello e quindi la mucca è praticamente continuamente gravida. È sempre gravida perché per produrre latte dev’essere ingravidata appena ha partorito. Quindi immaginatevi la quantità di ormoni che può avere il latte che noi beviamo da una mucca gravida.
Alla faccia di chi si preoccupa dei fitoestrogeni della soia. Questi sono i veri pericoli: gli ormoni contenuti nei prodotti animali, oltre a tante altre sostanze tossiche.
Da quando invece ho iniziato a nutrire i miei animali con scatolette e mangimi vegetali, praticamente l’ultima che mi è morta aveva 21 anni, gli altri stanno tutti bene. Sicuramente la loro salute, ora che mangiano in questo modo, è notevolmente migliorata insieme alla loro spettanza di vita. Mi è morto un gatto di 19 anni, una gatta di 21, un’altra ne aveva poco più di 18.
Da dove prendono le proteine i cani vegani e i gatti vegani?
M.: Da medico e specialista in nutrizione vegetale, secondo te come si può sostituire la proteina vegetale per il cane e per il gatto in maniera ottimale, in modo da farlo vivere sano?
L.: Bisogna utilizzare questi preparati che sono stati studiati appositamente che partono da una base di ingredienti vegetali. Per quanto riguarda la composizione nutrizionale, sono ovviamente in parte costruiti nel senso che vengono addizionati di alcune vitamine e alcuni minerali.
Dal punto di vista di quello che è la salute dell’animale, non sono un veterinario ma parlo per esperienza personale, però sicuramente ho notato un abisso dal punto di vista di quanto meglio stanno.
M.: Cosa rispondi a chi ti dice che fai soffrire i gatti perché loro devono assolutamente mangiare la carne?
L.: Il ragionamento è sempre lo stesso: il gatto mangia il topo, l’uccellino, la lucertola ma non mangia i cascami di macelleria. Dargli le scatolette comprate al supermercato con i pezzetti di carne non è fisiologico, non è qualcosa di naturale per il gatto.
M.: Non soffre il gatto a mangiare alternative oppure neanche se ne accorge?
L.: Se non gli piace, lo lasciano là e devi cambiare marca. A me è successo con una marca: la mangiavano ma poi la vomitavano, probabilmente perché aveva troppa fibra. Una volta cambiata marca, non è più successo nulla.


Come avvicinare gli animali domestici al cibo vegano?
M.: Ci sono persone che dicono di aver provato a dare cibo vegan ai propri gatti però li fanno vomitare e quindi hanno rinunciato.
L.: C’è una marca che tra l’altro è prodotta qui in Italia che a me ha dato problemi, perché probabilmente l’accumulo di sostanze indigeribili presenti in queste crocchette fa sì che, avendo il gatto un intestino corto, probabilmente si compattano nello stomaco e poi le vomitano.
M.: Secondo te può dipendere da come i gatti sono stati abituati fino a quel momento e che non si può improvvisamente introdurre un nuovo tipo di dieta?
L.: Noi abbiamo fatto così: quando ci sono arrivate le scatolette e le crocchette nuove vegetali, gliele abbiamo date e loro le hanno mangiate.
M.: Intendevo dire, non c’è differenza di abituare il gatto sin dallo svezzamento a questo tipo di dieta, piuttosto che farlo crescere mangiando di tutto e poi improvvisamente passarlo ad una dieta vegetale?
L.: Non ho un’esperienza personale di aver cresciuto dei gatti in modo vegano sin dallo svezzamento perché quando mi sono arrivati i gatti piccoli li ho svezzati con le scatolette tradizionali.
I nostri gatti adulti sono partiti sicuramente facilitati perché mangiavano già i nostri avanzi che erano vegetali e quando gli abbiamo proposto questo nuovo mangime loro lo hanno accettato di buon grado.
Qual è l’etica di rendere i cani vegani e i gatti vegani?
M.: Ha senso quindi “veganizzare” un cane o un gatto per il fatto che noi promuoviamo questo stile di vita e quindi altrimenti sarebbe una contraddizione della nostra etica?
L.: Più che una contraddizione io penso che si tratti di dare a loro il meglio, come lo dai ai figli, lo dai anche ai tuoi animali. Per me il meglio è farli mangiare come mangiano adesso. Anche perché, come ho già detto, ho avuto esperienze tragiche di gatti che si sono ammalati e poi sono morti, credo anche a causa di quello che io gli somministravo prima di fare questa scelta.
Poi c’è anche da dire che sono cascami di macelleria ma non sono così irrilevanti nel mantenere il mercato propinquo della carne e del latte. Quindi volendo dare un segnale forte a chi produce questi cibi dico che non bisognerebbe acquistare cibi a base di ingredienti animali nemmeno per i nostri animaletti.
Consigliamo anche: Frutta e verdura nell’alimentazione dei cani e gatti
Biscotti per cani fatti in casa, vegani e senza glutine
Animali domestici vegan è possibile: scopriamo come
Alcuni prodotti vegani consigliati per cani e gatti
Benevo “Dry Dog Food Originale Completo Adulto”, 2kg
Forza10 Bio Crocchette Vegetali con Alghe per Cani di Tutte Le Taglie
Benevo croccantini gatto vegan