Un’organizzazione auto finanziata e basata sulle donazioni che lavora per il benessere e la protezione degli animali in Tailandia, fondata da Gemma Ashford
Gemma Ashford, soprannominata da molti la Lady Diana degli animali, durante un viaggio in Tailandia a scopo umanitario, si rende conto che, oltre alla necessità di aiutare gli umani, gli animali non avevano nessun aiuto e nessuna cura. “Volevo aiutare la gente. Mentre lavoravo nella casa per i bambini mi sono resa conto che c’era molto più supporto per i bambini. Non c’era alcun santuario per gli animali, nessun veterinario in quell’area. Il veterinario più vicino era a 4 ore da lì. Così decisi che c’era bisogno di fare qualcosa”.
Gemma, incompresa da molti e soprattutto dalla sua famiglia, da anni ormai dedica tutto il suo tempo allo sviluppo di un santuario per accogliere e curare quanti più animali possibile. Deve però stare molto tempo in Inghilterra e lavorare per poi portare più soldi in Tailandia e devolverli al mantenimento del santuario.
“Vedevo che c’era bisogno di aiuto altrove e volevo andare e cercare di aiutare”
“Molte persone in Inghilterra, molte persone della mia famiglia non capiscono proprio perché ho lasciato una perfetta bella vita in Italia per andare a lavorare in Tailandia. Ma mi sentivo molto fortunata di essere qui e di avere abbastanza soldi per mangiare, abbastanza soldi per vivere. Vedevo che c’era bisogno di aiuto altrove e volevo andare e cercare di aiutare”.
Ora Gemma Ashford cerca di rimanere in Inghilterra più a lungo che riesca. “Innanzitutto perché ero molto stanca in Tailandia. È davvero difficile vivere lì. Ho vissuto in Tailandia da sola per i primi 4 anni e mezzo. Era un lavoro 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Non avevo alcun veterinario lì. Ho dovuto ricoprire le funzioni da veterinario da sola ed è stato veramente opprimente per me. Ma non c’era scelta.
Ora però abbiamo più fondi e siamo in grado d’ingaggiare un veterinario e un infermiere veterinario per stare lì per sei mesi. Stiamo cercando di avere un altro veterinario e un infermiere veterinario per dare loro il cambio. In modo che io possa stare in Inghilterra e possa concentrarmi sulla ricerca dei fondi e metter su il necessario per il santuario.
È stato molto difficile trovare dei volontari all’inizio perché non avevo un sito web. Non avevamo nessun modo per raccontare alla gente di noi. Anche perché vivevo in Tailandia e lavoravo nel santuario. Non avevo tempo per fare nulla di tutto ciò. Finalmente trovammo della gente per fare volontariato e loro realizzarono il sito e la pagina Facebook.
Finalmente dopo 4 anni e mezzo incominciamo ad avere dei veterinari, degli infermieri veterinari e dei volontari. Ma restavano solo per 2 settimane ogni volta, così che facevamo il progetto sterilizzazione solo una volta ogni sei mesi per due settimane e questo non era abbastanza”.
Gemma Ashford: diventare veterinario fai-da-te in Tailandia
Gemma ha dovuto imparare a fare le cose del veterinario. “Quando vennero ad aiutarci i veterinari e gli infermieri veterinari, mi insegnarono alcune cose. La cosa mi fu più d’aiuto per gli animali fu quella di riuscire a mettere a loro le flebo. M’insegnarono come mettere un catetere nella vena.
In Tailandia la disidratazione è una delle cose più veloci che uccide i cani se sono malati. Inoltre mi hanno insegnato a fare la chemioterapia e anche a cucire le ferite. Sono cose che ora posso fare da sola, non ho bisogno di portarli dal veterinario, posso fare a loro l’anestesia e cucire le ferite.
In Tailandia la gente usa il machete per colpire i cani, forse perché hanno paura o perché li vogliono uccidere. La gente veramente non ama i cani in Tailandia. Li avvelenano, gli sparano. Anche lo stato spara loro due volte l’anno. Quindi per loro colpirli con il machete non è niente di grave, è semplicemente normale. Avevamo un cucciolo, era stato colpito da un machete in un tempio del posto e dovetti cucire la sua ferita. Questa non l’ho mai capita, non so come uno possa colpire un cucciolo con un machete perché non costituiscono alcuna minaccia”.
Chi sono le persone che vanno al Thai Animal Sanctuary?
“Abbiamo soprattutto gente dall’Europa che viene per aiutarci. Le persone del posto non fanno i volontari. Ci sono un paio di persone che vengono al lavoro per dare da mangiare ai cani e per portarli a spasso. Ma non molti vogliono lavorare con i cani. Quindi è molto difficile trovare gente del posto che ci aiuti. Ora veramente abbiamo bisogno di fondi.
Ci piacerebbe anche salvare qualche cane dal mercato della carne perché vengono portati fuori dalla Tailandia verso il Vietnam come cibo per i vietnamiti. È una cosa molto crudele, molti cani muoiono durante il viaggio. Una volta in Vietnam, spesso li bollono vivi per mangiarli. La polizia intercetta i cani e poi loro hanno bisogno di un posto dove andare dopo. Così i santuari stanno diventando completamente pieni e abbiamo bisogno di aiutare anche loro”.
Gemma e i ragazzi che lavorano nel Thai Animal Sanctuary cercano costantemente soprattutto veterinari, oltre che personale volontario. Le donazioni però sono importantissime, più di ogni altro aiuto. C’è bisogno di fondi per pagare le infrastrutture, il cibo e le cure.


Cosa si può visitare vicino al Santuario? Dove si può mangiare?
Un veterinario, se venisse in Tailandia, potrebbe vivere nella nostra casa per i volontari, che un posto molto carino, è molto spartano ma carino. E la scuola dove abbiamo il santuario per gli animali è una scuola vegetariana. Loro potrebbero mangiare lì per colazione, pranzo e cena. Sangkhlaburi è di certo un posto molto bello. È sulle montagne.
C’è un grande lago dove le persone possono andare a nuotare. Spesso portiamo i cani a fare il bagno. Ci sono anche alcune gite che la gente può fare. A dire il vero è un posto piuttosto turistico. Molte persone ci vanno perché l’hanno letto nel libro dei viaggi “Lonely Planet”. Sicuramente vale la pena visitarlo.
Non ho iniziato questo progetto perché pensavo che ero portata. L’ho cominciato perché nessun altro lo stava facendo. Quindi ho realmente bisogno di aiuto in tutto. Nel lavoro con gli animali certamente, nelle cose come il web design, la contabilità, l’amministrazione. Tutto, qualsiasi cosa assolutamente! Abbiamo disperatamente bisogno di volontari, abbiamo disperatamente bisogno di fondi. E abbiamo bisogno di veterinari, infermieri veterinari e di volontari che vengano qui in Tailandia.