Veggie life for Veggie people

Sogno un mondo senza più violenza verso gli animali

Storia di una ragazza che aiuta gli animali e le persone

Ci sono storie, come quella di Galina, che possono avere un potente effetto motivante per chi opera nel mondo animalista. La sua benché piccola organizzazione per l’adozione dei gatti randagi a Perm, in Russia, è sorprendentemente efficiente. In media riesce a dare in adozione un gatto ogni giorno dell’anno. Durante il 2018 dal suo rifugio sono stati adottati circa 370 gatti. Conoscere la sua esperienza e la modalità con cui opera, sono un valido insegnamento per chi vuole smuovere la responsabilità delle persone e delle istituzioni.

Quando è cominciata la tua storia di aiuto degli animali randagi?

“Aiuto gli animali randagi da molto tempo, il nostro rifugio ha 3 anni, in totale aiuto gli animali da circa 10 anni. In realtà la mia storia di aiuto degli animali randagi è cominciata da una piccola gattina. Ora si chiama Rissa, vive ancora con me a casa. L’ho trovata in un sottopassaggio in una scatola chiusa con lo scotch. In quel momento ci è voluto molto impegno e tempo per farla tornare alla vita, perché era una gattina molto piccola. Qualcuno ha voluto sbarazzarsi di lei in questo modo, ma sono riuscita a salvarla.

Avevo solamente 14 anni e ho pensato che in realtà ci sono tanti animali randagi. Loro ogni giorno vedono migliaia di persone che gli passano di fianco in continuazione. Per questo già allora ho deciso di dedicare la mia vita ad aiutare gli animali randagi. Per far questo mi sono iscritta e mi sono laureata alla facoltà di veterinaria. Questo mi ha aiutato molto nel lavoro con gli animali randagi.

“Se adesso mi dicessero di tornare indietro e non aprire il rifugio, lo aprirei lo stesso”

Salvavamo semplicemente gli animali e li mantenevamo nelle cliniche veterinarie o in stallo da volontari. Probabilmente ognuno di noi da piccolo sognava di aprire un rifugio. Circa 5 anni fa ho avuto quest’idea, l’ho condivisa con i miei amici. Così siamo riusciti a raccogliere un po’ di soldi per comprare le prime gabbie, le prime lettiere, il mangime e mettere i primi gatti in un nuovo spazio che avevamo trovato. Avevamo un locale in affitto, a modo suo accogliente, carino. Nello stesso momento riuscivamo a mantenere, come adesso, da 20 a 50 gatti in media.

Ovviamente, nel momento dell’apertura del rifugio non sapevo con quante difficoltà ci saremmo scontrati. Se adesso mi dicessero di tornare indietro e non aprire il rifugio, lo aprirei lo stesso. Perché, guardando nei loro occhi, di quelli che abbiamo già aiutato, di quelli che abbiamo salvato, di chi ha già una casa, vedo che sto facendo qualcosa che realmente ha senso.

Che attività svolgi nell’ambito dell’attivismo animalista a Perm?

È meraviglioso che il rifugio abbia molti progetti non legati all’aiuto diretto degli animali. La nostra organizzazione è stata fondata nel 2008 e si chiama “Per la protezione degli animali”. I primi anni abbiamo attivamente manifestato contro l’uso delle pellicce, contro la sperimentazione sugli animali, per il vegetarismo. Offrivamo prosciutto vegetariano nelle strade della città. Vedo che a Perm ci sono realmente molte persone che amano gli animali e penso che sia dovuto anche grazie al nostro attivismo.

Ricordo che quando ero ancora molto giovane, intorno ai 15 anni, sono riuscita a convincere l’Università Farmaceutica di Perm a rifiutare l’uso della sperimentazione animale nella didattica. Ora praticamente tutte le università nella nostra città hanno rifiutato la sperimentazione animale e questo ci fa molto piacere.

Certo, ancora si fa ricerca scientifica sugli animali. Gli animali che sopravvivono a questo, ci vengono affidati e noi gli troviamo dei padroni. Invece l’uso degli animali per la didattica nella città è praticamente terminato grazie al nostro impegno, e siamo fieri di questo.

“Ci muoviamo in direzione di un mondo dove c’è posto per tutti”

Vedo come la gente, ad esempio, comincia a rifiutare cosmesi testata sugli animali ed anche questo è molto importante e ne parliamo spesso alle persone. Ci muoviamo in direzione di un mondo dove c’è posto per tutti. Oltre a questo ci occupiamo dell’organizzazione dei festival e delle mostre per adottare gli animali randagi. Ci può venire chiunque, passare del tempo piacevolmente, ascoltare la musica, mangiare qualcosa di buono e aiutare gli animali randagi.

È meraviglioso che all’inizio facevamo assaggiare alle persone durante dei festival del cibo vegetariano e loro non ci credevano. Dicevano: “Ma è possibile? Esistono burger vegetariani?” E anche adesso riscuote successo durante gli eventi. Il nostro obiettivo è di non essere aggressivi, non promuovere metodi forti di propaganda. Vogliamo che la gente passi convintamente ad uno stile di vita consapevole. In ogni nostro gesto cerchiamo di essere un esempio per la gente di come si può amare gli animali.

Cosa fate per sensibilizzare i cittadini di Perm?

Quest’anno ci sono successe tante cose interessanti. Uno dei progetti più interessanti sono gli adesivi nei tram con citazioni sugli animali. Non solo per sensibilizzare all’aiuto degli animali randagi, ma anche contro le pellicce. Abbiamo scritto che l’unico essere a cui serve pelliccia è la volpe. Abbiamo scritto anche qualcosa sulla sperimentazione animale, che è una delle mie citazioni preferite. Quindi nei tram di Perm le persone possono leggere gli adesivi con citazioni di come si possa vivere ed essere felici senza prodotti animali.

Lo stavamo sognando da molto tempo e credo che con i nostri sogni stavamo inviando un segnale all’universo. Perché è stato molto facile ottenere il permesso, abbiamo semplicemente scritto una lettera a questo dipartimento e loro hanno approvato. È meraviglioso perché le citazioni sono anche provocatorie ma nonostante ciò ci hanno appoggiato e adesso questi adesivi abbelliscono i tram.

Inoltre l’anno scorso siamo riusciti ad organizzare una mostra fotografica nel centro della città. Era molto grande con molte foto non solo degli animali che cercano casa, ma anche volpi salvate dagli allevamenti e porcellini d’india salvati dalle sperimentazioni. Anche per questo non è stato difficile ottenere il permesso. Forse la politica o qualcuno nell’amministrazione della città vede questa nostra aspirazione e ci appoggia. Questo ci rallegra molto.

Felinoterapia e contatto con gli animali

Mia mamma fa l’insegnate di scuola. Con i propri alunni fanno visite agli orfanotrofi o alle case per gli anziani. Un giorno, ancora nel 2015, mi hanno invitato insieme con un gatto in una casa per gli anziani. Non ci aspettavamo. Con noi c’era il gatto Fonya ed ha provocato delle emozioni alle vecchiette. Loro lo abbracciavano, non lo volevano far andare via.

Abbiamo capito che la felinoterapia e il contatto con gli animali aiuta molto gli anziani o i bambini con disabilità. Visitiamo spesso l’orfanotrofio di Osinsk dove ci sono bambini Down o con altre particolarità. I gatti, meglio delle persone, riescono a trovare un linguaggio in comune con queste persone. Forse è più facile perché non giudicano dall’aspetto fisico ma guardano direttamente nell’anima.

Con noi viaggia Filipp, è un gatto particolare, bianco con gli occhi azzurri. Anche se è un po’ vecchio, ha circa 8 anni, è molto commovente e adora comunicare con le persone. Per lui è un grande piacere andare dai bambini, dalle anziane. È un gatto “da vecchiette”, tutte le vecchiette lo adorano. Sono emozioni positive sia per le persone, che per gli animali. Per la felinoterapia scegliamo gli animali socievoli, quelli a cui piace socializzare con le persone, interagire. Cerchiamo di far sì che anche gli animali si sentano a loro agio, è molto importante.

Come gestite le adozioni e come funziona il rifugio “Matroskin”?

Mediamente nel rifugio abbiamo da 20 a 50 gatti. Ad un certo punto abbiamo capito che l’importante non è quanti gatti ci sono nel rifugio ma quanto spesso vengono adottati. Il nostro obiettivo è sempre stato non accumulare il più grande numero di gatti ma di farne adottare il più possibile. Mediamente un gatto al giorno va in una nuova casa. L’anno scorso circa 370 gatti randagi hanno trovato una casa. Anche grazie alla mostra fotografica, ai nostri festival, alla nostra attività.

Galina, fondatrice di un rifugio per gatti
tazze per aiutare gli animali randagi

Questo ci rallegra perché i nostri gatti poi ispirano i padroni a fare grandi cose. Ad esempio, una nostra volontaria ha preso la gatta Rina. E Rina l’ha ispirata così tanto che ha cominciato a fare dei disegni per il nostro rifugio. Abbiamo delle borse molto carine, si possono acquistare cartoline, borse con immagini di Rina e di altri gatti del rifugio e aiutare il rifugio. È una cosa meravigliosa. Siamo molto felici che i nostri gatti possano ispirare tante persone a fare buone cose.

La scelta vegana

Quando avevo circa 6 anni, sono andata a pesca con mio papà. È stata una cosa molto strana, vedevo come lui pescava e ho sentito il dolore che sente il pesce. Chiesi a papà di liberare il pesciolino e dall’età di 6 anni non mangio pesce. In quel momento, essendo ancora una piccola bambina, mi dissi che, una volta cresciuta, avrei rinunciato completamente alla carne. E così fu.

Quando avevo circa 12 anni, ho semplicemente sentito che non volevo più mangiare né pesce, né carne, è stato così facile, assolutamente in modo naturale. E ora è circa metà della mia vita che non mangio prodotti di pesce o di carne, è molto bello! Non sento differenza tra me e le persone “comuni”. È molto importante. Non mi piacciono metodi aggressivi quando si mostra la sofferenza animale.

Secondo me l’importante è trovare strade diverse verso il cuore delle persone. Far loro capire che si può fare diversamente. Che ci sono alternative, che non c’è bisogno di indossare pellicce e che si può non mangiare carne ed essere felici.

Il rifiuto graduale è stato difficile perché i miei genitori erano contro. Pensavano che sarei morta letteralmente dopo un anno. Ma ecco, guardatemi, sono grande, in salute e forte. Dono anche sangue regolarmente. Certo, tutti possono avere problemi di salute, ma in generale, faccio analisi periodicamente e vedo che non ci sono problemi.

Penso che questo stile di vita un po’ più consapevole, la strada di non-violenza, non provochi problemi di salute. Anche mio marito è vegetariano. È meraviglioso che nel nostro rifugio la maggior parte dei ragazzi si uniscono a noi, diventano vegetariani, vegani. Questo ci rallegra, perché si sentono in collegamento con gli animali, è molto bello!

“Nessuno può mostrarci come dobbiamo amare gli animali”

Un giorno ho capito che nessuno può dirci, mostrarci come dobbiamo amare gli animali. Per questo vorrei dire grazie a tutti coloro chi hanno espresso il proprio amore per gli animali rifiutando le pellicce o i cosmetici testati sugli animali. Oppure chi ha preso un gatto da un rifugio. Ci sono migliaia di modi diversi di mostrare il proprio amore per gli animali. Certamente grazie a tutti quelli che sono diventati vegetariani o vegani. È il modo per amare gli animali più gentile, più bello.

Spero che ogni anno il numero di persone che amano gli animali diventi sempre più grande. Il mio sogno è vivere in un mondo dove non c’è più dolore e violenza verso gli animali. Ogni giorno io e migliaia di attivisti facciamo piccoli passi verso un mondo dove c’è posto per tutti. Spero che un giorno l’amore per gli animali vincerà e ci sarà spazio per gli animali in questo mondo.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO