Un tema urgente ed attuale quello dei nuovi OGM e delle conseguenze che ne deriveranno, che approfondiamo insieme a Francesco Paniè
Approfondiamo insieme al giornalista ambientale Francesco Paniè il tema dei nuovi OGM in Italia a partire dalla sua recente, necessaria ed importante inchiesta sui nuovi OGM pubblicata sul numero di ottobre di Terra Nuova.
L’Italia e l’Europa si trovano ad un crocevia critico in merito agli OGM, Organismi Geneticamente Modificati. Parlando con Francesco Panié scopriamo che la nostra alimentazione potrebbe subire radicali cambiamenti senza che ne siamo consapevoli.
Situazione attuale e possibili cambiamenti
Attualmente, in Italia è vietato coltivare OGM destinati al consumo umano, ma questo divieto è a rischio. La legislazione europea potrebbe subire modifiche per liberalizzare nuovi OGM prodotti con tecnologie avanzate, sviluppatesi negli ultimi 15 anni. Questi nuovi OGM potrebbero entrare nella nostra catena alimentare senza etichettatura, senza tracciabilità e senza previa valutazione del rischio, sfuggendo ai criteri attualmente necessari per introdurre OGM in Europa. Questa possibile liberalizzazione metterebbe a rischio la biodiversità alimentare e comprometterebbe la qualità degli alimenti biologici.
Standardizzazione e brevetti
Francesco evidenzia come la crescita delle varietà moderne di semi e colture abbia portato ad una standardizzazione e una concentrazione del mercato alimentare, con grandi imprese come Bayer-Monsanto, Corteva, Syngenta e BASF, che detengono il controllo del 63-65% del mercato mondiale delle sementi. La potenziale deregolamentazione degli OGM potrebbe rafforzare ulteriormente questo dominio, minacciando la diversità delle specie vegetali e l’equilibrio ecologico, con conseguenze dirette sulla qualità e la varietà della nostra alimentazione.
Pericoli e problematiche
Le nuove tecnologie biotecnologiche portano con sé rischi significativi, come la produzione di piante che sviluppano nuovi allergeni e tossine, potenzialmente dannose per la salute umana. La manipolazione genetica, infatti, non è un processo preciso e potrebbe indurre variazioni imprevedibili e irrecuperabili nel genoma delle piante. Queste modifiche, se deregolamentate, potrebbero arrivare sulle nostre tavole senza che noi ne siamo consapevoli, essendo privi di etichettatura specifica.
Nuovi OGM in Italia, implicazioni per gli agricoltori
Questi sviluppi potrebbero avere anche serie conseguenze per gli agricoltori, in particolare per quelli che coltivano biologico. L’agricoltura biologica vieta l’utilizzo di OGM, ma non esistono misure efficaci per prevenire la contaminazione da pollini OGM. Questo potrebbe comportare la perdita della certificazione biologica e persino cause legali da parte delle imprese proprietarie dei brevetti degli OGM. Francesco Panié mette in evidenza una spaccatura tra le grandi organizzazioni agricole, che sono favorevoli alla liberalizzazione degli OGM, e le piccole organizzazioni del biologico e contadine, che invece si oppongono fortemente a tale eventualità.


Azioni e risposte
Francesco sottolinea l’importanza dell’informazione e della consapevolezza pubblica riguardo a questi temi. La possibilità di un cambiamento nella normativa spinge a necessitare di una risposta pubblica informata e consapevole. Molti cittadini sono ancora ignari dei potenziali cambiamenti e dei rischi connessi. È quindi cruciale divulgare la conoscenza del problema, monitorare attentamente l’evolversi della situazione legislativa e sostenere l’agricoltura sostenibile e biologica.
In conclusione: la potenziale deregolamentazione degli OGM in Italia e in Europa rappresenta un rischio considerevole per la biodiversità, la qualità alimentare, la salute umana e l’integrità dell’agricoltura biologica. È indispensabile restare informati e attivi in questo periodo cruciale, cercando di proteggere la ricchezza e la diversità del nostro patrimonio alimentare, ambientale e culturale. La battaglia contro gli OGM non è solo una questione di scelta alimentare, ma rappresenta un fronte cruciale nella lotta per la salvaguardia del nostro ecosistema e della nostra sovranità alimentare.
Incoraggiamo tutti a informarsi, a discutere di questi temi e a sostenere le iniziative volte a preservare la nostra biodiversità e la qualità della nostra alimentazione.
Nota: Questo articolo è basato su un’intervista con Francesco Panié, un noto giornalista ambientale, e riflette la sua opinione e ricerca sulla situazione degli OGM in Italia e in Europa.
Centro Internazionale Crocevia
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