Veggie life for Veggie people

Perché preferire lo svezzamento vegano?

Gli studi ci dicono che i bambini che seguono uno svezzamento vegano ben bilanciato raggiungono una crescita che è paragonabile a quella degli altri bambini in età adulta

Quali sono le motivazioni scientifiche secondo cui è meglio preferire uno svezzamento vegano? Sono una biologa nutrizionista e ho un master in alimentazione e dietetica vegetariana. Da qualche anno mi occupo esclusivamente di chi fa questo tipo di scelta, dai bambini agli adulti.

I bambini vegani che seguo e che ho seguito nello svezzamento sono tutti cresciuti bene, senza nessun problema di salute perché chi si occupa di alimentazione vegetale in modo serio e sulla base delle più aggiornate evidenze scientifiche può impostare degli svezzamenti vegani sicuri e ben bilanciati.

Il problema dei bambini vegani malnutriti sin dai primi mesi di vita non è sicuramente riconducibile all’alimentazione vegana in se ma piuttosto alle informazioni scorrette che troppo spesso i genitori hanno, trovano o ricevono da altri professionisti.

Regole di base per un corretto svezzamento vegano

Un’alimentazione vegetale ben bilanciata deve prevedere quotidianamente l’uso di alcuni alimenti come i cereali, i legumi, la verdura, la frutta, la frutta secca e i semi oleosi e i grassi.

Esistono purtroppo delle indicazioni che suggeriscono invece, ad esempio, di iniziare lo svezzamento utilizzando esclusivamente frutta e verdura. Oppure addirittura c’è chi suggerisce di sostituire il latte materno, quando non è disponibile o quando non è sufficiente, con succo d’uva o latti vegetali, tipo il latte di mandorla autoprodotto.

Noi sappiamo bene che questi sono comportamenti rischiosi che espongono inevitabilmente il bambino a delle carenze nutrizionali. Al contrario, uno svezzamento vegano ben bilanciato, che quindi preveda l’uso di tutti i gruppi di alimenti vegetali, è in grado di fornire tutti i macro e micro nutrienti indispensabili al bambino.

I genitori dovranno anche avere le conoscenze per ottimizzare l’apporto di alcuni nutrienti, un po’ più critici, come, ad esempio, il ferro e il calcio, per i quali sono sufficienti poche indicazioni che ne migliorano la biodisponibilità a partire dai cibi vegetali. Da ritenere sono anche le integrazioni indispensabili che sono la vitamina B12, la vitamina D, oltre ad assicurare l’apporto corretto degli omega 3.

Cosa dicono gli studi?

Gli studi ci dicono che i bambini vegani e latto-ovo-vegetariani crescono bene, crescono senza carenze nutrizionali, raggiungono una crescita che è paragonabile a quella degli altri bambini in età adulta. Acquisiscono anche sin dall’infanzia degli stili alimentari salutari che manterranno per tutta la vita.

Questi stili alimentari rispecchiano le raccomandazioni che provengono, ad esempio, dal fondo mondiale per la ricerca sul cancro, che raccomanda appunto di preferire, di basare la propria alimentazione sui cibi vegetali limitando o escludendo i prodotti animali.

Quindi chi vuole intraprendere questa scelta lo può fare, l’importante è che sappia bene come farlo, che abbia quelle poche ma indispensabili indicazioni corrette per poterlo fare in sicurezza.

Uno svezzamento vegano può essere considerato più complicato di uno svezzamento onnivoro nel quale si apre un vasetto di omogenizzato e il pasto è risolto.

Nel caso di svezzamento a base vegetale, organizzando in anticipo i pasti e la preparazione degli alimenti base, risulta non essere un percorso particolarmente difficile o complicato. Inoltre di solito le mamme che scelgono questo tipo di svezzamento, lo fanno con molta passione e quindi per loro è anche un piacere preparare questi piatti.

Una scelta che va oltre la salute

I bambini che fin da piccoli vengono alimentati in modo vegetale sviluppano anche più facilmente quell’attenzione verso gli altri esseri viventi, quindi crescono con un empatia che poi manterranno tutta la vita che da grandi li dovrebbe rendere degli adulti più attenti e più rispettosi degli altri esseri viventi di qualsiasi tipo essi siano.

Allo stesso tempo educare i bambini a riconoscere i vari cibi vegetali e a conoscere la loro origine e come vengono prodotti, aiuterà ad avere una maggiore attenzione per l’ambiente che li circonda e per tutto ciò che davvero fa parte del loro mondo, quindi dagli animali, alle piante e a qualsiasi altro essere vivente.

broccoli, bambina
bambino, mela

Dove trovare un pediatra competente in svezzamento vegano?

Le famiglie che vogliono intraprendere un’alimentazione a base vegetale fin dall’infanzia, possono farlo serenamente senza farsi intimorire da quelle notizie che periodicamente leggiamo sui giornali o sentiamo alla televisione. Queste notizie non rappresentano i bambini vegani. Sono situazioni estreme conseguenti alla mal informazione e alla disinformazione che è ancora molto diffusa e conseguenti a consigli improvvisati da non esperti di alimentazione a base vegetale.

L’alimentazione a base vegetale nell’infanzia può essere realizzata in modo sicuro semplicemente conoscendo alcune regole base. Se non trovate una fonte certa tra i vostri specialisti, nel vostro pediatra o nel vostro medico di base, oggi avete la possibilità di trovare queste informazioni dalla Rete Famiglia Veg che offre consulenze attraverso professionisti competenti in alimentazione a base vegetale.

Edito da

Maria Alessandra Tosatti, biologa nutrizionista con Master Alimentazione e Dietetica Vegetariana, si occupa prevalentemente di educazione alimentare e corretta pianificazione delle diete a base vegetale per tutte le fasi della vita e le diverse esigenze individuali. All’attività di libero professionista affianca quella di divulgazione della dieta a base vegetale, come relatrice ad incontri e workshop per il pubblico generale e corsi di formazione accreditati per medici, dietisti, nutrizionisti, organizzati da privati ed associazioni scientifiche. Periodicamente propone corsi in presenza e online sullo svezzamento tradizionale e autosvezzamento. Dall’esperienza professionale sono nati due libri di cui è coautrice: “Vegan senza glutine” (ottobre 2016) e “Svezzamento veg” (luglio 2017) pubblicati dalle Edizioni il Punto d’Incontro.

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