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Perché si aumenta di peso? Capirlo vi farà dimagrire

Perché alcune diete funzionano, ma il peso si riprende dopo poco tempo? Perché si aumenta di peso? Risponde la Dott.ssa Silvia Goggi, medico nutrizionista

Perché alcune diete funzionano, ma il peso si riprende dopo poco tempo? Esiste un modo per capire veramente come funziona la questione così da non dover mai più fare diete yo-yo nella vita? Certo! Ce lo spiega la Dott.ssa Silvia Goggi in questa puntata di “Pillole di nutrizione”!

Perché si aumenta di peso?

È una domanda che attanaglia oltre che la maggior parte dei pazienti di un nutrizionista anche molti di voi. Probabilmente state cercando una soluzione miracolosa a questo problema.

Quando ci si chiede come mai si è ingrassati nel corso del tempo, si spera che la risposta risieda magari nel proprio gruppo sanguigno, nel proprio segno zodiacale oppure nel proprio numero di scarpe.

La realtà, purtroppo è una sola, ovvero si aumenta di peso perché per un determinato periodo di tempo prolungato si introduce più energia di quella che si brucia.

Questo gap tra entrate e uscite viene convertito in grasso che è la forma di deposito più conveniente per l’organismo umano perché trattiene tanta energia in poco volume e non richiede l’utilizzo di acqua.

Basti pensare che l’uomo, quando è nato, agli albori, non era fatto per vivere in una società in cui vi fosse disponibilità di cibo iper concentrato di nutrienti e calorie a basso prezzo e a tutte le ore del giorno e della notte. Quindi l’organismo umano non si è evoluto per smettere di mangiare a un certo punto prima che lo stomaco si fosse riempito.

Vista l’epidemia di sovrappeso e obesità di oggi, probabilmente ci evolveremo in quel senso. Per adesso noi siamo ancora fatti per mangiare a sazietà fino a che il nostro stomaco non si sia del tutto riempito.

Cibi ricchi di energia e ricchi di grassi

Il problema oggi è che siamo circondati da cibi ricchi di energia e ricchi di grassi, perché ricordiamoci che sono i grassi ad avere il maggior quantitativo di energia per grammo, e quindi a sballare ancor di più il bilancio tra le entrate e le uscite.

Quindi, essendo circondati da tutti questi alimenti è possibile alla fine della giornata, se una persona ha mangiato a sazietà, che ovviamente è lo scopo della vita di qualsiasi animale sulla terra e non c’è motivo di vergognarsi di questo, perché noi siamo pensati appunto per farlo.

Solo che oggi, avendo mangiato a sazietà alimenti altamente energetici, perché li troviamo dappertutto: basta un collega che porta una scatola di cioccolatini, ne mangiamo un paio oggi, poi magari domani prendiamo la brioche con il cappuccino, il giorno dopo mettiamo un pochino più di olio sull’insalata… E bastano 100 calorie al giorno per aumentare di 5 chili di grasso ogni anno. Questo per rispondere alla vostra domanda: ecco come è potuto succedere.

Le diete funzionano perché s’instaura un deficit calorico

La bella notizia è che questa è un’autostrada a doppio senso. Come con un bilancio energetico positivo si aumenta di peso e questo peso diventa grasso, diversamente con un bilancio calorico negativo, quindi introducendo meno energia di quella che bruciate, il corpo va a consumare le riserve di grasso.

Qualsiasi dieta che abbiate probabilmente fatto in passato e che abbia funzionato, ha funzionato non perché fosse stata stampata da un particolare sito internet o presa da una particolare rivista. Tutte le diete che funzionano, funzionano perché s’instaura un deficit calorico.

Poi quel deficit calorico può essere raggiunto a varie condizioni. Può essere un deficit calorico raggiunto con un solo alimento, con una varietà di alimenti, oppure raggiunto facendovi morire di fame, oppure raggiunto saziandovi.

Queste caratteristiche del deficit calorico fanno sì che la dieta venga seguita più o meno a lungo.

Quindi è possibile avere lo stomaco pieno e andare in deficit calorico?

Sì, è assolutamente possibile se teniamo conto del principio della densità calorica.

La densità calorica è la quantità di energia per unità di volume, pensiamo, per esempio, al volume di circa un litro dello stomaco. E più un alimento è energetico per unità di volume, meno spazio occupa ma più incide sul bilancio calorico.

L’alimento più denso di calorie che esista è l’olio, quindi sicuramente sarà l’ultima cosa che andremo a consumare, o comunque lo consumeremo con estremissima moderazione, se vogliamo perdere peso e andare in deficit calorico e quindi perdere peso.

Di seguito dovremmo ridurre al massimo la frutta secca e i semi oleosi, che per quanto siano un alimento cardine di qualsiasi tipo di dieta, perché sono alimenti molto benefici, nel caso di sovrappeso e obesità e nel caso volessimo perdere peso, li andremmo a limitare fortemente.

Seguono i formaggi, come densità calorica, la carne. E se vediamo le infografiche che rappresentano la densità calorica di questi alimenti, notiamo che per un determinato quantitativo di calorie, lo stomaco non è riempito dei suddetti alimenti.

Esistono alimenti a bassa densità calorica e che riempiono il nostro stomaco facendoci sentire felici e sazi?

Ebbene si, pensiamo a cereali, patate e legumi che, grazie al fatto di contenere fibre, al contrario di tutti gli alimenti nominati in precedenza, eccezion fatta per frutta secca e semi oleosi, saziano molto velocemente e contengono anche quei carboidrati complessi, per altro associati a fibre, che danno al nostro cervello un messaggio di sazietà e di soddisfazione.

patatine fritte vs patate
sorpresa

Quindi le diete che non prevedano questi alimenti sono purtroppo delle diete destinate a fallire in partenza perché la persona avrà molta fame e non si sentirà sazia.

Gli alimenti a densità calorica più bassa di tutti sono la verdura e la frutta. Quindi se dovete perdere peso, la raccomandazione è solo una, non pesatevi e non trattenetevi mai quando si tratta di consumare una di queste due categorie di alimenti. Perché se avete ancora fame e riempite il vostro stomaco aggiungendo frutta e verdura, non potrete mai andare in eccesso di calorie, perché per loro stessa definizione, la frutta e la verdura contengono fibre e acqua, occupano spazio ma incidendo pochissimo sul bilancio energetico.

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