Nuove scoperte sui benefici del sole oltre alla produzione di vitamina D, intervista con la Dott.ssa Debora Rasio
Conosciamo tutti benefici del sole? Alla luce dei più recenti studi scientifici, l’effetto delle radiazioni solari sull’organismo umano va ben oltre la produzione di vitamina D, spiega la Dott.ssa Debora Rasio, medico nutrizionista e ricercatrice in campo oncologico.
M.: Quali sono le ultime scoperte a riguardo dei benefici del sole sull’essere umano oltre naturalmente alla produzione di vitamina D?
In effetti stiamo tutti imparando a temere il sole, lo temiamo e quindi usciamo coperti, sia con dei vestiti, sia con il cappello. Poi mettiamo gli occhiali per proteggere la retina dalla penetrazione dei raggi solari. E addirittura quelle poche aree che rimangono esposte alla luce del sole, vengono ricoperte da creme solari.
Tutto questo è un errore gravissimo che viene perpetrato soprattutto ai danni dei bambini che hanno un bisogno incredibile di luce solare. Dobbiamo capire che la luce solare è la fonte di energia del pianeta. Senza la luce solare, l’esistenza sulla Terra non sarebbe possibile.
Quindi noi riceviamo energia solare, che sono frequenze elettromagnetiche in uno spettro che va dall’ultravioletto, al visibile, all’infrarosso. Questa è la maggior parte delle radiazioni solari che raggiunge la crosta terrestre.
Il giusto dosaggio dei raggi solari
Tutte queste radiazioni esercitano un effetto sulla nostra fisiologia, un effetto diverso a seconda della dose che riceviamo. Ricordiamo sempre che è la dose che fa la differenza. Come diceva Paracelso: “Nulla è veleno, tutto è veleno, è la dose che fa il veleno.”
Quando parliamo dei benefici del sole, ci riferiamo ai benefici della giusta dose che tutti hanno sempre imparato ad assumere. Normalmente abbiamo un istinto che ci dice quanto tempo possiamo stare al sole. Abbiamo quel istinto che fa sì che l’esposizione alla luce solare sia naturalmente graduale. Questo perché piano piano, nel momento in cui noi ci esponiamo alla luce del sole, produciamo anche della protezione.
M.: Anche gli animali sono istintivamente portati ad esporsi alla luce del sole.
Esattamente! Io ho un cane che appena vede un po’ di sole sul terrazzo si mette proprio lì. Noi umani dovremmo imparare osservando il comportamento degli animali. Invece a noi ci è stato insegnato che dobbiamo temere la luce del sole, questo è una percezione assurdamente falsa.
Cosa dicono gli ultimi studi sui benefici del sole?
Quello che noi sappiamo è che chi si espone alla luce solare vive più a lungo. Astenersi dalla luce solare è un fattore di rischio per la mortalità paragonabile a quello del fumo. Bisognerebbe dire a tutti di esporsi (nella giusta misura) alla luce solare perché accadono cose straordinarie!
Innanzitutto noi pensiamo che la luce solare arrivi all’organismo soltanto attraverso la retina, non è così. Noi abbiamo dei recettori profondi nel cervello in grado di captare la luce solare, abbiamo dei recettori sulla cute e all’interno delle pareti arteriose.
Siamo organismi sensibili alla ricezione della luce solare, e la vita sul pianeta si è stabilita con un ritmo dipendente dalla luce solare. Quindi questo ritmo circadiano luce-oscurità governa tutti i nostri metabolismi.
I benefici del sole che partono dal cervello
Immaginiamo che le nostre ossa sono permeabili alla luce del sole. Questo i bambini lo sanno benissimo quando giocano con la torcia al buio. Loro osservano con stupore che, poggiando la torcia sulla mano, è possibile vedere la luce che attraversa i tessuti facendoci vedere in trasparenza la mano rossastra.
Questo è un esempio che dimostra come la luce attraversi le strutture non soltanto quelle molli, ma anche le ossa. Nello stesso modo quando esponiamo la scatola cranica alla luce del sole, i nostri recettori presenti all’interno del cervello, captano questa luce solare e fanno cose meravigliose.
La prima cosa è la produzione di dopamina.
La dopamina è l’ormone del benessere. Si usa dire “mi sento dopato, mi sento energico, mi sento bene, mi sento forte”. La dopamina che viene prodotta non soltanto a livello centrale che dà quella sensazione di benessere immediata appena vediamo la luce solare, ma dopamina viene prodotta anche a livello del bulbo oculare, di cui regola l’allungamento.
Abbiamo un’incidenza di miopia sempre maggiore. Addirittura nell’Oriente gli occhi degli orientali sono più predisposti a sviluppare miopia. In Cina 8 studenti su 10 sono diventati miopi, questo perché non sono sufficientemente esposti alla luce del sole. Non producono abbastanza dopamina che è in grado di regolare l’allungamento del bulbo oculare.
I nostri bambini devono stare all’aria aperta, senza occhiali, devono poter far penetrare la luce solare all’interno dell’occhio.
Quello che sappiamo è che correggere la miopia con gli occhiali vuol dire cronicizzare quella condizione dell’allungamento del bulbo oculare, perché gli occhiali impediscono la penetrazione della luce violetta che in grado di regolare e addirittura di far tornare indietro la miopia. Tanto è vero che adesso stanno facendo delle lenti in grado di far passare la luce violetta che è l’unica in grado di regolare la produzione di dopamina.
Per cui già capiamo come mettere quelle “stampelle” all’occhio che sono costituite dagli occhiali vuol dire non guarire mai da una condizione che può essere anche transitoria. Se vogliamo correggerla, portiamo i nostri bambini, ma anche i giovani o gli adulti, sempre più all’esposizione della luce solare e vedremo che la vista migliorerà.
M.: Può essere pericoloso osservare il Sole con gli occhi in modo diretto?
Certamente, questo dipende però anche dall’orario, esistono delle persone che praticano il sungazing che consiste nell’osservare il sole nelle ore all’inizio dell’alba o alla fine del tramonto e dev’essere fatto per pochi secondi.
Quindi anche qui è la dose che fa la differenza. Istintivamente guardare il sole quando è pieno e ci manda troppe radiazioni, ovviamente è negativo. Però guardare una luce tenue come quella dell’alba o del tramonto per qualche secondo può avere effetti profondamente positivi.
Effetti sul buon umore: la produzione di serotonina
M.: Quindi il nostro corpo è fornito di ricettori del sole al di là dell’occhio. Ma c’è differenza tra scaldarsi al sole e ricevere la luce del sole? Il calore che il sole produce sulla nostra pelle ha a che fare con questa stimolazione?
È diverso perché ci sono dei ricettori termici per il calore, ma i ricettori per la luce solare sono di natura diversa. E fanno cose straordinarie anche quando non ce ne accorgiamo.
Se noi mettiamo la testa al sole, quello che noi percepiamo a livello conscio è il calore. Ma quello che non percepiamo è ciò che avviene a livello del cervello. Non soltanto, come abbiamo detto prima la produzione di dopamina, ma anche, per esempio, la produzione di serotonina che è chiamata l’ormone del buon umore.
Esiste un tipo di depressione che si chiama SAD (Seasonal affective disorder) e che avviene proprio in inverno, quindi quando non siamo più esposti alla luce solare. Questa è una depressione che non si cura con i farmaci ma si cura con le lampade ad ampio spettro che permettono di produrre serotonina.
Anche gli ormoni sessuali vengono prodotti quando siamo alla luce del sole, questa è una delle ragioni per cui in estate il desiderio sessuale è più intenso.
Benessere ed effetto antinfiammatorio
Dobbiamo anche sapere che quando le cellule cutanee vengono colpite dalla radiazione solare e producono un pro-ormone per la produzione di melanina, quella che ci garantisce la protezione al livello cutaneo (perché si scurisce la pelle, diventa più resistente ai danni delle radiazioni solari).
Questo pro-ormone è anche il precursore delle beta-endorfine che sono altre molecole coinvolte nel benessere e che hanno anche un ruolo antidolorifico. Queste creano anche una forma di dipendenza.
Ecco perché stare alla luce del sole ci fa stare bene, e più stiamo al sole e più ci rendiamo conto che abbiamo bisogno di stare al sole per stare bene.
Produzione di melatonina e regolazione del ciclo sonno-veglia
Ricordiamo anche che l’esposizione alla luce solare è fondamentale anche per produrre melatonina. La melatonina è l’ormone che viene prodotto di notte con l’oscurità dalla ghiandola pineale. Però per poterla produrre il cervello ha bisogno di capire quando è giorno e quando è notte.
Di giorno quando siamo esposti ad un’alta intensità di luce solare, è un segnale forte che si tratta del giorno, c’è un contrasto con l’oscurità che dovrebbe venire di notte.
Noi facciamo tutto il contrario, di giorno siamo chiusi all’interno negli uffici con scarsa illuminazione, la notte in casa, quando invece dovrebbe essere buio, accendiamo tutto. E soprattutto siamo esposti alla luce blu degli schermi che è quella che blocca completamente la produzione di melatonina. Se non produciamo melatonina durante la notte, noi non regoliamo tutte le funzioni circadiane.
Sono fondamentali perché di notte noi dobbiamo fare riparo e rigenerazione, dobbiamo attivare il parasimpatico, tutte funzioni dominate dalla produzione di melatonina che viene prodotta quando siamo troppo poco esposti alla luce del giorno e quando sia troppo poco nell’oscurità durante la notte.
Attenzione agli schermi!
Idealmente in casa dopo il tramonto bisognerebbe impiegare un’illuminazione tenue e soprattutto non stare davanti agli schermi di televisori, computer o smartphone.
Per chi fosse impossibilitato a non stare davanti agli schermi, esistono degli occhiali che filtrano la luce blu. Oppure c’è la possibilità di mettere i vari schermi in modalità notte (questi emetteranno una gamma di luce più spostata verso le tonalità rosse) ma non è sufficiente. È importante usare questi occhiali, soprattutto per i ragazzi che stanno alla luce dei loro schermi per tante ore della notte.
Una cosa importantissima è di non guardare mai uno schermo quando è buio nella stanza. Se la stanza è buia, la nostra retina si allarga per far entrare più luce e in questo modo i nostri foto recettori sono più vulnerabili ai danni della radiazione blu. Sono danni documentati che inducono la morte dei fotorecettori retinici e questi, una volta morti, non rigenerano.
Non sappiamo quali siano le conseguenze di questa smodata esposizione alla luce degli schermi soprattutto quando avviene di notte, soprattutto se avviene in un ambiente che per il resto è oscuro.
Ossido nitrico ed effetto antipertensivo
Altri benefici del sole: fa aumentare, a livello cutaneo, la produzione di ossido nitrico.
L’ossido nitrico è una sostanza potentemente vaso-dilatante, ecco perché in estate la pressione arteriosa si abbassa, ecco perché è importante che per chi fa una terapia antipertensiva, d’estate riduca il dosaggio, altrimenti si trova in una condizione di ipotensione.
Molti pensano che in estate la pressione si abbassi perché fa più caldo. Il realtà la pressione si abbassa perché la luce solare fa questo, ha un effetto naturalmente antipertensivo perché induce la produzione di ossido nitrico che vaso-dilata le arterie, fa arrivare più sangue a tutte le cellule che è un altro fattore importantissimo per la nostra salute.
Un meccanismo simile a quello della fotosintesi clorofilliana
Pensate che cosa straordinaria: la luce solare è in grado di fornire elettroni anche per la rigenerazione di molecole importanti antiossidanti che noi stessi utilizziamo come, per esempio, il co-enzima q10 (l’ubidecarenone).
Il co-enzima Q10 in una forma ossidata può essere ridotta di nuovo in Ubiquinolo (una forma ricca di elettroni del coenzima Q₁₀) grazie agli elettroni forniti dalla luce solare che vengono captati dalla clorofilla.
Questa è una specie di fotosintesi clorofilliana che noi esseri umani possiamo fare a patto che consumiamo clorofilla.
Quindi se noi mangiamo le verdure ricchi di clorofilla, questa clorofilla entra in circolo, cattura i fotoni che penetrano attraverso la pelle, fornisce elettroni, quando entra all’interno delle cellule, ai mitocondri per poter fare la riduzione del co-enzima Q10 Ubiquinolo.
Questo è uno dei processi oggi noti, ma ce ne saranno sicuramente moltissimi altri.
Riduzione dello stress ossidativo
Si parla tanto di stress ossidativo. La maggior parte dello stress ossidativo è fornito proprio dai nostri mitocondri. Questa è una delle ragioni per cui è importante mangiare in accordo con i ritmi circadiani. Perché quando mangiamo troppo di notte, i nostri mitocondri che non hanno gli enzimi perfettamente funzionanti come di girono (perché noi esseri umani siamo predatori diurni, non predatori notturni) quindi le nostre cellule e i nostri enzimi sono preposti per trasformare il cibo in energia di giorno.
Lo fanno con molto più aggravio la sera e lo fanno con una eccessiva produzione di stress ossidativo che contribuisce nell’insieme all’invecchiamento e allo sviluppo di malattie cronico-degenerative.
Benefici del sole: essere in equilibrio con noi stessi
M.: Esporsi regolarmente al sole potrebbe aiutare ad avere meno stimolo nervoso, meno fame la sera?
Assolutamente sì, tanto a meno l’esposizione alla luce solare, modula anche la produzione di Gaba che è il neurotrasmettitore della calma. Quindi quando siamo alla luce del sole, gestiamo attraverso le endorfine, il gaba, la serotonina, la dopamina, la produzione di ormoni sessuali, ci ritroviamo in una di quelle condizioni di neurotrasmettitori e di equilibri ormonali ideali per essere in equilibrio con noi stessi e con il resto del mondo.
Lampade a largo spettro e lampade a infrarossi
M.: Nella pratica di tutti giorni, poche persone riescono ad esporsi al sole durante la giornata. C’è qualche sistema in casa? Le lampade che utilizziamo in casa possono essere modulate in modo che riceviamo la giusta gamma di luce?
Certamente! Dobbiamo comprare i bulbi a spettro completo che riproducono una fascia della radiazione solare, quella del visibile. Si possono ottenere in casa alcuni dei benefici del sole.
Ci sono adesso delle lampade a raggi infrarossi e a raggi rossi perché si sa che i raggi rossi e infrarossi in realtà hanno un effetto straordinario nel modulare lo stress ossidativo e l’infiammazione.
Si possono acquistare dei sistemi in grado di emettere questi raggi rossi e infrarossi, e anche qui ci vuole la giusta dose, non bisogna stare un’ora al girono esposti a questi raggi.
Ci sono, ad esempio, le lampade d’acquario che hanno uno spettro molto più completo della lampada che usiamo per illuminare i locali.
Attenzione ai led! I led fanno malissimo. La luce fredda, la luce blu, è la peggiore. Non è un caso che il melanoma sia una condizione di chi sta in molto ufficio, di chi è esposto a questi luci artificiali blu.
M.: Ci sono delle lampade che sono raccomandate che ammettono le giuste frequenze?
Adesso l’utilizzo più documentato di queste lampade (come dicevo, sui raggi infrarossi e rossi), lo spetto terapeutico di queste lampade è ampissimo. Dalle patologie cutanee, ai dolori articolari, l’infiammazione, le infezioni. Ogni frequenza di luce ha il suo range terapeutico. Pensiamo, ad esempio, ad alcune malattie della pelle come la psoriasi, che si curano proprio con l’emissione di un certo tipo frequenza di luce ultravioletta.


Benefici del sole sul melanoma
Esistono for fior di studi che dimostrano che la luce solare è un fattore protettivo nei riguardi della mortalità da melanoma. Si pensa che ci siano 2 tipi di melanoma diversi. Il melanoma di chi è esposto al sole ha una prognosi migliore. Tanto è vero che chi ha elevati livelli di vitamina D, che è un’indicatore indiretto di esposizione alla luce solare, ha una prognosi migliore nel melanoma rispetto alle persone che non si sono esposte al sole e che hanno bassi livelli di vitamina D.
Riparazione del DNA e prevenzione dei tumori
Dobbiamo sapere che la luce solare è sia energia positiva che anche energia negativa. Ed è per questo che noi abbiamo sviluppato, durante l’evoluzione, dei processi di riparo del DNA. Ovviamente la luce in eccesso crea danno al nostro DNA. Però i sistemi di riparo di DNA sono quelli che ci consentono di vivere.
Questo ritmo circadiano di funzionamento non lo troviamo soltanto nel riparo del DNA e quindi, per esempio, nella prevenzione dei tumori. Ma lo ritroviamo anche in tutti i metabolismi.
È molto importante capire come poter vivere in accordo con i ritmi naturali.
Stili di vita in armonia con l’alternarsi della luce del sole
Abbiamo detto quanto sia rilevante mangiare seguendo un ritmo circadiano. In fondo questo è un sapere che tutti i popoli hanno sempre avuto. Ed è comune in tutte le tradizioni il detto: “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”.
Nel mondo arabo si dice, la colazione la fai da solo (perché è abbondante), il pranzo lo offri a un amico (quindi incominciamo a dividere), la cena la offri al nemico (quindi piano piano lo fai fuori mentre tu acquisti salute). Questo ci fa capire quanto questo sia davvero rilevante.
Il cibo che noi mangiamo la mattina ha un effetto su di noi completamente diverso rispetto allo stesso cibo consumato la sera. Più andiamo in là con l’orario in cui noi consumiamo la nostra cena, peggio è.
Dovremmo tutti cercare di ripensare il nostro stile di vita, cosa difficilissima perché la maggior parte di noi lavora e si ritrova la sera in casa, come momento unico aggregante in famiglia nella cena.
Mangiare poco la sera a cena è difficile, sopratutto se abbiamo mangiato poco durante il resto della giornata. Se cominciamo a mangiare di più a colazione e pranzo, viene più spontaneo consumare una cena frugale.
Cerchiamo innanzitutto di farlo con i bambini perché noi dobbiamo educare i nostri figli nei migliori dei modi, dobbiamo cercare di fare per loro il meglio. Il meglio per loro è fargli una cena che sia frugale, non devono andare a letto appesantiti, non devono consumare le proteine la sera, soprattutto se sono proteine animali.
Questo mito assurdo di consumare la carne la sera è quanto di più sbagliato possa esserci.
Dobbiamo pensare che la carne impiega 5 ore per essere digerita. Quindi mangiare la carne la sera alle 20 vuol dire impegnare la digestione fino all’una alle due del mattino.
Ma non solo: la carne contiene tirosina e tiramina che sono i precursori della noradrenalina e l’adrenalina che sono gli ormoni della veglia, l’ormone che che contrasta il buon riposo notturno.
La carne e i formaggi sono quelli più attivanti sul sistema nervoso centrale. La notte però abbiamo bisogno di sedazione. Quindi dovremmo consumare una piccola porzione di carboidrati, idealmente una zuppa, perché la zuppa, contenendo liquido e fibra, è molto saziante.
Quindi 50-70 grammi di un cereale in chicchi come il farro, l’orzo o l’avena, il riso integrale con una porzione di legumi messi all’interno di una zuppa, ci dà sazietà, ci consente di prendere poche calorie, ci consente di fare quella cena da povero che è uno degli investimenti migliori che possiamo fare per un invecchiamento in salute.
M.: Per la maggior parte dei nostri utenti non c’è problema, perché non consumismo né carne, né derivati. È la stessa cosa se la sera consumiamo proteine vegetali come il tofu o il tempeh?
No, non è la stessa cosa proprio perché la composizione in aminoacidi non è la stessa. Dobbiamo pensare che le proteine vegetali hanno una capacità di essere assorbite completamente diversa. E soprattutto dobbiamo cercare di combinare una porzione di legumi e una di cereali, si completa il loro profilo biologico, ma sicuramente ha un effetto attivante completamente diverso su quagli assi di adrenalina e noradrenalina.
Energia dal sole ma anche dalla Terra
M.: Il sole ci nutre e ci da tanta energia. Così come anche camminando a piedi scalzi riceviamo degli elettroni dal terreno, ci ricarichiamo. Come entrano in relazione le energie che riceviamo dal sole, dal terreno e infine anche dal cibo?
Tutta l’energia presente sul pianeta proviene dal sole, tutta! Quindi quella che noi prendiamo dalla terra quando camminiamo altro non è che l’energia che il sole ha inviato alla Terra, la Terra l’ha assorbita e in qualche modo la emette.
Noi stessi captiamo energia e la emettiamo. Sono delle frequenze molto deboli, si chiamano bio-fotoni ma sono misurabili. Più energia teniamo nel nostro interno e più siamo sani.
Quando i nostri sistemi perdono coerenza, emettiamo più fotoni, vuol dire che ne utilizziamo di meno per il nostro funzionamento. Le cellule tumorali, per esempio, emettono più bio-fotoni, rispetto allo stesso tipo di cellula, non neoplastica.
Alimentazione come scambio di energia
Ma la cosa straordinaria è pensare all’alimentazione come uno scambio di energia perché non è altro che questo.
Pensiamo alla reazione di base per la vita sul pianeta che è la fotosintesi clorofilliana. La pianta prende 6 molecole di acqua dal terreno o dall’aria, 6 molecole di anidride carbonica (che è il nostro prodotto di scarto) e le condensa, grazie alla luce solare, in una molecola di glucosio.
In realtà questa altro non è che una specie di reazione alchemica: cioè materia inorganica diventa materia organica perché la luce solare rimane intrappolata in forma di elettroni all’interno di una molecola di glucosio.
Poi le piante trasformano questa molecola di glucosio in grassi, oppure prendono l’azoto e lo trasformano in proteine e qui abbiamo la base dell’alimentazione sul pianeta. Quindi carboidrati, grassi e proteine.
La nutrizione umana e il sole
Noi cosa facciamo quando mangiamo? Prendiamo carboidrati, grassi e proteine e noi nostri mitocondri facciamo l’operazione inversa. Scomponiamo queste macro molecole nei loro costituenti, andiamo a riprenderci tutti gli elettroni che erano stati inseriti dalla luce solare grazie alla fotosintesi clorofilliana e andiamo ad eliminare anidride carbonica e acqua, cioè quello di cui la molecola era costituita.
Cosa ci teniamo quindi? L’energia del sole. Quindi alla fine la nutrizione non è che una forma molto intelligente di trasferimento di energia che si aggiunge a quel trasferimento di energia diretto che noi abbiamo quando ci esponiamo alla luce solare o quando ci sdraiamo su una superficie.
Quindi il consiglio se andiamo al mare: non prendiamo i lettini, dobbiamo sdraiarci sulla sabbia in modo tale da poter percepire questi campi elettromagnetici che hanno un effetto incredibilmente potente nel riequilibrare la nostra emissione di fotoni e nello spegnere l’infiammazione e anche lo stress ossidativo.
Il cibo crudo ci trasmette meglio l’energia del sole
Dobbiamo pensare un pochino di più alla nutrizione in questi termini. Alla fin fine non è tanto importante quello che mangio o che non mangio ma l’energia di ciò che mangio.
Pensiamo che la maggior parte delle cose che mangiamo sono completamente morte, sono alimenti ultra processati che non hanno più niente di quella forza vitale originaria. Pensiamo alla differenza, al sapore che c’è in un frutto, in una verdura, un qualcosa appena raccolto, quando ancora la capacità di emettere fotoni è alta.
M.: Ha un senso considerare i cibi crudi più vivi?
Assolutamente! In effetti mangiare cibo crudo è il meglio che possiamo fare per aggiungere energia al nostro sistema. Va fatto con un certo equilibrio perché non è per tutti perché il cibo crudo raffredda. Se siamo in inverno sicuramente c’è bisogno di riscaldare. Però tutti noi dovremmo cercare di aumentare la quota di cibo crudo che consumiamo ogni giorno.
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