Perché e cosa fare per evitare la carenza di vitamina B12? Risponde la Dott.ssa Luciana Baroni, presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
Prevenire la carenza di vitamina B12 è fondamentale per la nostra salute. Per questo è importante conoscere da dove proviene, in che cibi si trova e come integrarla, spiega la Dott.ssa Luciana Baroni.
Uno può pensare: ma perché una volta non c’erano tutti questi problemi di vitamina B12, di integratori, e così via?
Noi stiamo evolvendo e abbiamo modificato l’ambiente. Una volta la vitamina B12 era estesamente presente nell’ambiente perché, come probabilmente tutti sanno, la vitamina B12 proviene dalla produzione dei batteri. Quindi tutto quello che era contaminato, era una fonte potenziale di vitamina B12.
Oramai siamo in un mondo asettico, in cui praticamente tutto è igienizzato. Questo sicuramente riduce la disponibilità ambientale di vitamina B12 e comunque oggi noi abbiamo delle conoscenze che una volta non avevamo e che ci permettono di fare diagnosi di stato marginale di vitamina B12 prima che compaiano i sintomi della carenza.
Questo non deve mai succedere, non è assolutamente pensabile aspettare che compaia la carenza clinica per preoccuparsi della vitamina B12.
Tutti dovrebbero preoccuparsi di fare un dosaggio della vitamina B12 nel sangue e eventualmente considerare un’integrazione se questi livelli sono inferiori a quelli ottimali che sono 450 nanogrammi/litro.
Dieta onnivora e carenza di vitamina B12
Purtroppo chi consuma con la dieta carne e altri cibi animali viene convinto dai mezzi d’informazione che è assolutamente immune da questo tipo di problema. Questo è sicuramente un servizio pessimo che viene fatto alle persone onnivore.
Anche se queste persone non hanno problemi di assorbimento, il che è tutto da dimostrare, va ricordato che il contenuto di vitamina B12 nei cibi è estremamente variabile perché dipende, sostanzialmente ormai, da quanto integratore di vitamina B12 viene aggiunto al mangime che viene dato agli animali.
Non solo, per assumere adeguati livelli di vitamina B12, bisognerebbe assumere in 3 volte al giorno, quindi in 3 pasti distinti, almeno 2 microgrammi di vitamina B12, e questo è abbastanza difficile.
Perché è difficile? Io posso assumere in 2 pasti differenti 3 microgrammi e 3 microgrammi ma non è la stessa cosa di assumere 2 microgrammi 3 volte al giorno. Questo perché al di sopra dei 2 microgrammi l’assorbimento di vitamina B12 si riduce moltissimo. Quindi quella quantità in più potrebbe non venire assorbita o viene assorbita in quantità minima. Questo quindi finisce per non concorrere a soddisfare i bisogni di vitamina B12.
Perché nella carne delle mucche di oggi c’è poca B12?
I metodi moderni di produzione di carne per consumo umano sono drasticamente differenti da quelli di una volta. Una volta, ogni famiglia aveva la propria mucca, questa brucava nel pascolo, veniva tenuta per il latte e si sacrificava solo quando non produceva più latte.
Questo permetteva che l’animale accumulasse nei tessuti una buona quantità di vitamina B12 che gli proveniva da tutta una vita di brucamento dell’erba inquinata dai batteri.
Ormai non è più così, noi sappiamo che le mucche da carne vengono tenute in ambienti chiusi, in stalle chiuse, ricevono mangime che non è il fieno ma è o cereali o soia, che no sono fonte di vitamina B12. Questo fa sì che poi è necessario che gli allevatori aggiungano al mangime tutta una serie di vitamine tra cui anche la vitamina B12.


Possiamo poi aggiungere il fatto che gli animali di allevamento vivono pochissimo, perché vengono sacrificati entro i 2 anni di vita, quindi non hanno il tempo di accumulare nei tessuti adeguate quantità di vitamina B12. Inoltre vengono bombardati di antibiotici che sappiamo essere nemici dei batteri, nemici anche dei batteri che producono vitamina B12 nel tubo digerente dei ruminanti.
Per ovviare al problema assai diffuso di carenza di vitamina B12, per ovviare a questo problema esistono oggi degli integratori che però vanno assunti nel dosaggio e nelle modalità corrette.
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