Il diabete gestazionale sta diventando, analogamente al diabete di tipo 2, un’emergenza mondiale. La Dott.ssa Cinzia Murgia propone una soluzione con il libro “La dieta che cura il diabete gestazionale”
Per parlare del diabete gestazionale abbiamo intervistato la Dott.ssa Cinzia Murgia che spiega come si può “trasformare una malattia in una meravigliosa opportunità per regalare alla donna gestante e a suo figlio un futuro di salute”.
Cinzia, ci parli del tuo percorso professionale?
Sono una ginecologa e dietologa (Medico chirurgo – Specialista in Ostetricia e Ginecologia, Scienza dell’alimentazione e Master Internazionale in Nutrizione Vegetariana). Attualmente sto ultimando l’iter formativo online in Lifestyle Medicine presso la Doane University (Nebraska, USA).
Dal 2019 sono con molto onore la Referente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana per la Sardegna.
Ho un’esperienza clinica di più di 30 anni in un’Azienda Ospedaliero-Universitaria di 2° livello, lavorando principalmente in Sala Parto e nel reparto di Patologia Ostetrica e occupandomi più specificamente di Gravidanza a Rischio, di Alimentazione in Gravidanza e di Diabete Gestazionale. Su quest’ ultimo ho pubblicato diversi articoli su riviste scientifiche internazionali e rappresenta a tutt’oggi la mia principale expertise.
Il mio doppio profilo mi ha permesso di acquisire nel campo della Terapia Nutrizionale del Diabete Gestazionale una competenza unica in Italia, e di avere sul decorso e sul monitoraggio del Diabete Gestazionale una visione a 360 gradi sulla salute materna e fetale che solitamente manca a diabetologi e nutrizionisti.
Dalla passione per la medicina preventiva è nato il mio blog “Passavo leggera” dove scrivo di alimentazione e stile di vita e delle loro correlazioni con la salute delle donne.
Dal 1° gennaio 2020 ho deciso di dare una svolta alla mia vita, dedicandomi esclusivamente alla divulgazione scientifica sul mio blog e sui miei account social, ad approfondire i miei studi in campo nutrizionale e di medicina dello stile di vita, e alla libera professione.
Come nasce il libro “La dieta che cura il Diabete Gestazionale”?
Dalla mia esperienza clinica e scientifica è nato il libro, a linguaggio divulgativo e rivolto principalmente alle pazienti, dal titolo “La dieta che cura il Diabete Gestazionale” (ed. Eifis).
L’urgenza di voler divulgare la mia esperienza nasce dal fatto che il Diabete Gestazionale sta diventando, analogamente al Diabete di tipo 2, un’emergenza mondiale, con importanti risvolti di salute pubblica.
L’alimentazione in gravidanza, e in particolare appunto quella che cura il Diabete Gestazionale, è di fondamentale importanza anche nel prevenire l’insorgenza del Diabete di tipo 2 nel bambino che quella donna ha in grembo, e quindi nello spezzare il circolo vizioso che alimenta l’epidemia di Diabete di tipo 2.
Tuttavia, analogamente a tutte le altre malattie cronico degenerative, poca o nulla attenzione è riservata al ruolo che l’alimentazione ha nella prevenzione e nel trattamento. Spesso si preferisce prescrivere l’insulina piuttosto che perdere tempo nello spiegare nel dettaglio le correlazioni tra dieta e controllo glicemico.
Il mio libro intende colmare questo gap.
Nella mia esperienza l’alimentazione su base vegetale, a basso contenuto di grassi saturi e a basso carico glicemico è assolutamente in grado di consentire un buon controllo glicemico senza il ricorso all’insulina nella stragrande maggioranza dei casi, garantendo un’adeguata crescita fetale e un parto spontaneo a termine della gravidanza.
Da vegetariana e da donna di Scienza sono assolutamente convinta dell’urgenza di divulgare l’alimentazione plant-based (meglio se 100% vegetale) per la salvezza dell’umanità e del Pianeta. Il libro scaturisce dalla mia esperienza trentennale nel constatare quanto lavoro ci sia da fare in questo senso e di quanto le pazienti siano poco consapevoli dell’importanza dell’alimentazione.
Per contro, una volta sensibilizzate, imparano ben presto e apprezzano il fatto di poter controllare la propria glicemia con l’alimentazione e senza farmaci, e mantengono le buone abitudini apprese anche dopo la gravidanza.
Cosa è il diabete gestazionale?
Il Diabete Gestazionale è un’alterazione del metabolismo dei carboidrati che compare per la prima volta in gravidanza. Esso è strettamente correlato al Diabete di tipo 2, tanto da essere definito da uno dei più grandi studiosi nel campo, Oded Langer, come la stessa malattia a esordio differente: mentre il Diabete Gestazionale ha un esordio precoce, durante la gravidanza, il Diabete di tipo 2 viene diagnosticato nell’età più avanzata.
Le pazienti che sviluppano durante la gravidanza un Diabete Gestazionale sono quindi anche predisposte ad avere nell’età più avanzata un Diabete di tipo 2. Si dice infatti che la gravidanza, per la sua peculiare situazione ormonale, “slatentizza” cioè rende manifesta questa predisposizione. Ma i rischi principali riguardano il bambino, al punto che io considero mio paziente il bambino piuttosto che la mamma.
Al bambino attraverso la placenta arriva il sangue della mamma ricco di glucosio, a cui reagisce aumentando la produzione di insulina, l’ormone che fisiologicamente ha la funzione di abbassare il glucosio nel sangue. Il pancreas fetale contrariamente a quello della mamma funziona infatti benissimo! L’insulina favorisce il deposito di tessuto adiposo in tutto il corpo del bambino ma principalmente sull’addome, e un aumento di volume di tutti gli organi interni.
Questo è il motivo per cui i bambini di madri affette da Diabete Gestazionale non controllato sono molto grossi, principalmente a livello addominale.
La circonferenza addominale del bambino, misurata con l’ecografia, ci permette perciò di seguire l’andamento del Diabete Gestazionale e ci permette di capire se il bambino sta risentendo dell’aumento dei valori glicemici materni.
La complicanza principale del Diabete Gestazionale è pertanto la macrosomia, cioè la crescita eccessiva del bambino, che può portare a trauma al plesso brachiale (il plesso nervoso che innerva spalla e braccia) al momento della nascita o alla necessità di parto cesareo.
Un’altra importante complicanza sono le crisi ipoglicemiche nelle prime ore dopo la nascita dovuta all’eccesso di insulina prodotta dal bambino durante la gravidanza per contrastare i livelli glicemici del sangue materno.
Esiste anche la possibilità di altre complicazioni metaboliche nel neonato, una maggiore suscettibilità alle infezioni e un maggior numero di ricoveri in terapia intensiva, tanto che questi neonati vengono chiamati “giganti con i piedi d’argilla”. Queste complicanze non si verificano naturalmente se il diabete è stato ben seguito e se i valori glicemici materni sono stati mantenuti nel range della normalità.
Come è strutturato il libro?
Il libro si compone di una prefazione a cura della dottoressa Luciana Baroni, Presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana; di una parte introduttiva che spiega in linguaggio semplice ma con basi scientifiche cosa è il Diabete Gestazionale e quali sono le sue conseguenze; di una sezione che spiega il ruolo importantissimo dell’alimentazione nella prevenzione e nel trattamento; e di una parte pratica composta dalle regolette fondamentali da mettere in pratica per ottenere un buon controllo glicemico, da menù semplici e veloci, e da una sezione di ricette facili ma sfiziose suddivise in colazione, pranzo e cena.
Quello che mi premeva soprattutto far capire e divulgare è che, sebbene esiste una base genetica nella predisposizione ad ammalare, cosi come per il Diabete di tipo 2, l’elevazione dell’incidenza a cui stiamo assistendo negli ultimi anni è legata al cambiamento dello stile di vita e dell’alimentazione, con un eccesso nel consumo di prodotti animali e prodotti industriali ricchi di zuccheri semplici, prevalentemente “nascosti”.
Pochi sanno infatti che tra le abitudini alimentari pregravidiche il rischio di Diabete Gestazionale è strettamente correlato al consumo di grassi saturi e proteine animali, che analogamente a quanto succede per il Diabete di tipo 2, producono insulinoresistenza, e quindi difficoltà per il glucosio a entrare nelle cellule per esplicare le sue funzioni, da cui l’iperglicemia con i danni che conosciamo. Il diabete gestazionale può essere prevenuto con la riduzione drastica dei grassi saturi dalla dieta anche nelle gravide ad alto rischio (esempio le obese).
Per lo stesso motivo la drastica riduzione dei prodotti animali ha un effetto determinante sul buon controllo glicemico.
Nella mia esperienza clinica assisto quotidianamente all’effetto sorprendente che un’alimentazione su base vegetale produce sul controllo glicemico delle mie pazienti. Nella mia casistica ho un‘incidenza praticamente nulla di macrosomia, e praticamente tutte le mie pazienti non hanno alcuna necessità di andare incontro ad induzione del parto né tantomeno a taglio cesareo, partorendo a termine un bambino sano e di peso normale.
Per quanto riguarda la parte pratica, ho quindi fortemente voluto che i menu e le ricette che contiene il libro fossero esclusivamente su base vegetale, e non mi risulta che esistano allo stato attuale altre pubblicazioni con queste caratteristiche riservate al Diabete Gestazionale.


Mentre le donne italiane non hanno certo bisogno di suggerimenti in cucina per quanto riguarda la cucina tradizionale, molto deve essere fatto per:
- riportare le nostre abitudini alimentari verso la nostra tradizione più mediterranea, rafforzando il consumo di legumi, (la carne dei poveri!) cereali integrali, verdura, frutta e frutta secca e riducendo drasticamente (possibilmente eliminando) i prodotti animali
- possibilmente innovandola grazie al contributo che gli chef e le persone vegetariane appassionate di cucina hanno dato negli ultimi anni alla cucina veggie.
Le donne impareranno soprattutto a cucinare le proteine vegetali, perché il secondo piatto classico all’italiana, costituito da carne o pesce, è sicuramente quello più difficile da sostituire, e scopriranno che i legumi possono essere utilizzati per creare burgers, polpette, crepes, purè e molto altro, e che possono arricchire la loro cucina tradizionale con la soia e derivati, ricchissimi di proteine ad alto valore biologico (tutti gli amminoacidi essenziali) e con altre preziose proprietà nutrizionali.
Oltre a essere vegan le ricette sono anche tutte naturalmente a basso carico glicemico e nella sezione per la colazione ci sono persino torte e biscotti vegan, integrali e senza zucchero (ma a detta delle pazienti buonissimi!).
cinzia murgia | Febbraio 25, 2022
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Grazie veggie channel, onorata di essere qui!