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Come conservare il vino e servirlo alla temperatura giusta

Conservare il vino senza sprecare quello che rimane in bottiglia? Albicchiere risolve questo problema

Come conservare il vino evitando di sprecare quello che rimane in bottiglia? Albicchiere risolve finalmente questo problema quando si apre una bottiglia per soli uno o due calici. E in più permette di servire il vino alla temperatura consigliata dalla casa di produzione. Massimo Mearini presenta questo ingegnoso dispositivo che evita lo spreco del vino non ancora consumato fino a sei mesi.

Cosa c’entra il vino con un canale che parla di etica di impatto ambientale? Massimo, tu che hai brevettato questo dispositivo, ci spieghi per quale motivo sostieni che sia ottimo per ridurre l’impatto ambientale?

Il consumo del vino a livello mondiale sta tendendo sempre più al consumo al calice. La bottiglia, purtroppo, una volta aperta, non consente una conservazione per lungo tempo. Questo fa sì, che il vino in pochi giorni si ossida, diventa di qualità non elevata e quindi viene buttato. In una sola Inghilterra ogni anno 624 milioni di bottiglie vengono buttate con almeno due o tre calici non consumati.

A livello planetario c’è uno spreco enorme!

Abbiamo statistiche, ma non ufficiali, degli Stati Uniti: sia nella ristorazione, che a casa, che sono equivalenti sul rapporto con la popolazione.

Il spreco è del vino ma anche delle bottiglie? E anche della tutta la filiera…

È il lavoro sprecato, un danno ambientale importante. Per questo noi abbiamo pensato di offrire a casa, ma anche nei ristoranti, hotel e bar una soluzione che permettesse di conservare il vino perfetto per lungo tempo e una soluzione che ottimizzasse anche la logistica, cioè come il vino viene trasportato, in quanto con la nostra soluzione riusciamo ad abbattere con studi indipendenti dell’università della California la Carbon footprint del 40%.

Una soluzione per i bevitori di vino moderati

Quindi questo spreco voi l’avete individuato innanzitutto nelle case, perché effettivamente tutti si chiedono: ma se io prendo un buon vino, ne consumo solo un bicchiere, un calice, poi il resto come faccio a mantenerlo? Lo butto oppure mi forzo di berlo tutto prima che vada a male.

Ci sono persone che si forzano a finirlo, ma, diciamo, perdono poi il piacere. E altre che lo ri-tappano. E comunque non lo riutilizzano, la maggior parte. Anzi, molti evitano il piacere di aprire una bottiglia di vino quando sono da soli o in due persone e sono dei bevitori moderati. La nostra soluzione invece permette di bere ogni singolo bicchiere anche alla temperatura perfetta. Perché a casa noi beviamo i vini rossi alla temperatura ambiente e vini bianchi alla temperatura del frigo. I primi solitamente troppo caldi, i secondi – troppo freddi. Perdendo gli aromi, i sapori e l’esperienza che ci dà un bicchiere di vino.

Noi che ci occupiamo di nutrizione, consigliamo di non consumare molto vino. Anzi, se consigliamo di consumarlo, sempre in dosi molto limitate. Quindi questa soluzione potrebbe essere ideale per noi in casa. Ma uno pensa subito: chissà che robot gigantesco, chissà che frigo mi devo comprare per poter conservare il vino.

Invece ha la dimensione di una macchina da caffè domestica e questa è una delle novità rispetto tutto quello che esiste sul mercato. Le apparecchiature esistenti attualmente utilizzano delle macchine frigo, hanno delle tecniche conservazione che richiedono dei gas nobili specifici, hanno bisogno di una dimensione molto più grande che nella plastica cucina sono difficilmente collocabili.

Conservare il vino a impatto ambientale basso

Cos’è che è stato premiato? Il dispositivo che consente di non far ossidare il vino, oppure il dispositivo che poi consente di riprodurre la temperatura ideale?

Il sistema nel suo complesso. Abbiamo vinto vari premi, fra cui è l’ultimo Innovation Award Honoree al Consumer Electronics Show a Las Vegas, la più importante fiera dell’innovazione a livello mondiale. Cosa è stato riconosciuto? È sto riconosciuto il fatto che è una soluzione che risolve un problema degli amanti e dei consumatori del vino, privilegia un consumo responsabile, permette di avere un macchinario di dimensioni adeguate al contesto domestico.

Quindi, riepilogando: io compro una bottiglia di vino, ne consumo solo un calice e poi cosa devo fare? La devo versare dentro per conservarla? E poi questo sacchetto perfettamente ri-utilizzabile, a impatto sicuramente basso, poi dove lo metto questo sacchetto?

Il sacchetto permette di conservare il vino a prescindere dalla macchina e quindi, anche a temperatura ambiente adeguata. Il vino viene conservato dal sacchetto per fino a sei mesi dall’apertura, perché questo sistema permette di far uscire il vino ma non fa entrare mai l’aria. Quindi è un sottovuoto. Il vino, non entrando in contatto con l’aria, non inizia la fase di ossidazione.

Come servire il vino alla temperatura ideale?

Quando noi versiamo il vino, con la App, che è uno strumento che permette di gestire il dispenser connesso alla rete, andiamo a scansionare l’etichetta della bottiglia. L’app si collega ad un database che contiene tutti i vini del mondo, si collega ad un tag, che è nella busta, e fissa questo dato nella busta. Quando la busta viene messa nel dispenser, il dispenser riconosce il tipo di vino, ci mostra l’etichetta e tutte le informazioni sul vino e lo porta alla temperatura che il produttore ha pensato come ideale. Se la vogliamo cambiare, la possiamo cambiare con l’ App, oppure usare i più moderni sistemi di controllo vocale, come Alexa e Google.

Come conservare il vino albicchiere
Come conservare il vino albicchiere

Dispositivo che promuove il consumo consapevole

È un dispositivo studiato per le case unicamente o anche le vinerie possono trarne vantaggio?

Vinerie, enoteche, ristoranti avranno grossi vantaggi. Anche lì c’è uno spreco enorme, perché molto spesso al tavolo viene portata una bottiglia, viene aperta per 1-2 consumatori e poi viene buttato. La grossa quantità che viene consumata, lo spreco anche lì è importante. Quindi il sistema permette un consumo consapevole anche negli hotel e nei ristoranti.

A che punto sei con la startup Albicchiere? Siete in fase evolutiva. Di cosa avete bisogno?

Siamo partiti con la nostra prima campagna su kickstarter, che è una piattaforma di crowdfunding a livello mondiale, e abbiamo avuto un successo nelle prime ore, raggiungendo il nostro gol in 45 minuti. Questo ci serve per testare il mercato, capire chi saranno i nostri consumatori, dove saranno, ecc. Chiaramente parallelamente stiamo strutturando l’azienda affinché possa gestire un mercato così importante. Stiamo trattando con degli investitori, come è normale nelle nelle startup. Privilegeremo comunque la produzione del nostro prodotto in Italia e quindi cercheremo di fare un prodotto made in Italy perché l’associazione che abbiamo visto negli Stati Uniti, in Giappone, ecc. fra il vino e la conoscenza del mondo del vino, la tecnologia italiana è risultata vincente.

Oltre al dispositivo e al sacchetto, c’è anche la possibilità che il vino venga imbustato direttamente dalle aziende in questi dispositivi?

Nella seconda fase per i vini giovani, cioè quei vini che non invecchiano in bottiglia, ma sono comunque di qualità, faremo in modo di ottimizzare ancora più la catena logistica, non trasporteremo vetro, non dovremmo riciclare vetro, ma utilizzeremo solo il packaging riciclabile e quindi ottenendo migliori risultati ambientali e anche una conservazione migliore su tutta la filiera.

Ti faccio i nostri complimenti per questa innovazione!

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