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Georges Laraque, giocatore di hockey sul ghiaccio vegano: Odio la violenza

Georges Laraque, campione di hockey sul ghiaccio canadese che promuove il veganismo

Soprannominato la roccia nel mondo dell’hockey sul ghiaccio in quanto agiva come sfondatore, Georges Laraque ora s’impegna nella promozione dello stile di vita vegan.

Georges Laraque è un veterano della NHL che ha giocato nelle squadre Edmonton Oilers, Phoenix Coyotes, Pittsburgh Penguins e Montreal Canadiens. È conosciuto per essere un forte combattente sul campo, mentre nella vita di tutti i giorni egli stesso afferma di non essere violento. “Quello che sono sul ghiaccio non è per niente il tipo di persona che sono al di fuori del ghiaccio, odio la violenza”.

“L’hockey sul ghiaccio è sopratutto uno sport canadese. È lo sport nazionale del Canada. Ci rendiamo conto che nel resto del mondo l’hockey sia uno sport molto caro. Guarda il calcio, per esempio: hai soltanto bisogno di un paio di scarpette per giocare. Invece per l’hockey hai bisogno di un equipaggiamento che va dalla testa ai piedi. Ci sono molti paesi caldi dove non vi è un solo stadio del ghiaccio, il clima non è favorevole per poter pattinare. In Canada tutti i bambini che nascono vogliono giocare a hockey. Comunque è uno sport molto fisico e molto divertente”.

Georges Laraque e la sua scelta vegana

Nel 2009, dopo aver visto il documentario “Eartlings”, diventa vegano e convinto sostenitore dei diritti animali nonché portavoce della PETA. “L’ho visto quando mi restava un anno da giocare ed è là che ho compreso la crudeltà che gli umani infliggevano agli animali. Ho deciso di non incoraggiare più la crudeltà non consumando e non acquistando mai più dei prodotti animali. Ho deciso di diventare vegano e attivista e difendere i diritti animali più che potevo, associandomi a numerosi gruppi”.

Georges Laraque è un assiduo seguace del Dalai Lama. Figlio di emigrati di Haiti, Georges si dedica anche al sostegno delle persone povere attraverso numerose campagne caritatevoli. Sin dal suo ritiro ufficiale, Georges è molto attivo come speaker, è stato invitato in centinaia di eventi per parlare di sport, motivazione, razzismo, bullismo, veganismo, business, campagne di beneficenza e politica.

“Bisogna cercare di raggiungere più persone possibili, di dare a loro le informazioni ma senza mai la forza, ne la violenza. È molto importante di non promuovere mai la violenza con la violenza. Ci vogliono dei pacifisti e dare le informazioni alla gente perché uno dei peggiori nemici del essere umano è l’ignoranza. Quando ti informi su quello che succede nelle industrie della carne e di quello che fanno subire agli animali, come è possibile continuare a supportare tale industrie?

Com’è il movimento vegano in Canada?

In Canada ora ci sono sempre più ristoranti vegetariani e anche vegani. Negli ultimi anni c’è stato un vero boom economico in questo settore. La gente ora è sempre più portata verso il vegetarismo. Addirittura anche i ristoranti che non sono vegetariani ora nel loro menù hanno delle scelte veg. La gente consuma sempre meno carne. Il governo deve addirittura dare soldi alle compagnie che producono carne per aiutarle per il fatto che la gente ne mangia meno.

Georges e Massimo
Georges Laraque

Si può essere vegani e allo stesso tempo praticare sport ad alto livello?

Non è vero che se si è vegani, non si può avere delle performance sportive, quando invece vediamo tante persone che possono farlo ad alto livello. Me stesso, giocando a hockey, sono diventato vegano e nei miei ultimi anni non ho perso massa muscolare. Ero un combattente e la cosa non ha inciso. Mi ha addirittura migliorato, ha migliorato la mia salute. Essendo vegano, ci si sente meglio in ogni caso rispetto alle persone che mangiano la carne. Non c’è nessuna ragione per pensare che avremo delle lacune.

Come promuovere il veganismo nel mondo?

La prima cosa che direi alle persone che sono sensibili al vegetarismo: dovete assolutamente guardare i documentari come “Earthlings”. Mostrano come gli animali soffrono per finire sui nostri piatti, come ciò sia cattivo per la nostra salute e negativo per il nostro ambiente. L’ambiente di domani che lasceremo ai nostri figli. Non bisogna dimenticare che con la fame nel mondo ci vogliono 6 chili di grano per creare mezzo chilo di carne. La gente muore di fame nel mondo. Allora si potrebbe salvarla se lo lasciassimo alla gente invece di nutrire gli animali che vogliamo mangiare soltanto per questione di gusto”.

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