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Massimo Brunaccioni natural bodybuilder vegan, la mia storia

Massimo Brunaccioni condivide la sua storia di come è diventato un natural bodybuilder vegan e parla dei vantaggi della dieta 100% vegetale

Massimo Brunaccioni, natural bodybuilder vegan e personal trainer, è diventato vegano per motivazioni etiche. In quest’intervista di Veggie Channel racconta come si allena e condivide le sue esperienze.

Sono diventato vegano per motivazioni etiche. Anni fa arrivò in casa un cucciolo di cane. Io e la mia ragazza abbiamo deciso da quel momento di eliminare dalla nostra alimentazione tutti i cibi di derivazione animale.

Non potevamo permettere che il nostro cane venisse viziato, coccolato e poi ci sedevamo a tavola a mangiare carne di vitello, di maiale o di agnello.

In quel momento abbiamo fatto il collegamento tra il nostro cane e tutti gli altri animali che ci mangiavamo senza farci troppi problemi. È successo tutto in pochissimo tempo. Dopo la carne abbiamo tolto tutti i derivati, dopo qualche mese siamo diventati totalmente vegani.

Di conseguenza Massimo è diventato un natural bodybuilder vegan e da quel momento ha cominciato a partecipare alle gare sostenuto da una dieta 100% vegetale.

Come è organizzato il tuo allenamento?

Il mio allenamento dura circa 90 minuti e consiste in un riscaldamento, una seduta di pesi e poi del defaticamento e dello stretching nella fase finale. Ho una programmazione di allenamento sviluppata su un lungo periodo. Faccio dei cicli e dei microcicli di allenamento. Le sedute sono 2-3 differenti che alterno durante la settimana.

Sono un natural bodybuilder vegan, prima ho fatto il calciatore, ho fatto il 100-metrista, ho fatto quindi anche atletica. Ho avuto anche una parentesi nel Crossfit. Ora però la mia disciplina fondamentale è il bodybuilding.

Il percorso di un natural bodybuilder vegan

Qual è stata la tua evoluzione in campo competitivo?

Ho sempre avuto ottimi riscontri in fatto di crescita muscolare, quindi ho deciso di sfruttare questa predisposizione e provare a gareggiare.

Nel passaggio alla dieta vegan Massimo Brunaccioni ha riscontrato solo dei vantaggi.

Come prima gara ho partecipato ai campionati italiani di Natural Bodybuilding nel 2015 in cui mi sono piazzato secondo, l’anno successivo invece sono arrivato terzo.

Quest’ultimo podio mi ha dato il diritto di partecipare ai campionati mondiali di Natural Bodybuilding di Los Angeles nel novembre 2016. Mi sono presentato a questo importante evento nella mia condizione migliore e mi sono qualificato secondo.

Come bodybuilder vegan quali sono i tuoi obiettivi?

Le mie ambizioni sono quelle di portare il mondo vegan anche nel bodybuilding. È un mondo un po’ old style (all’antica) in cui questo nuovo approccio alimentare non è visto tanto di buon occhio.

Cosa significa Natural Bodybuilding?

Natural Bodybuilding significa che tutti gli atleti che partecipano a queste gare sono sottoposti a esame anti doping. Solitamente si fa un test delle urine. In alcuni casi invece tutti gli atleti sono sottoposti al poligrafo, che sarebbe la macchina della verità.

Questa macchina è molto attendibile in quanto vengono apposta dei funzionari dagli stati Uniti, l’atleta viene messo in una postazione in cui vengono misurati il battito cardiaco, la pressione arteriosa, i movimenti che fa durante il colloquio con il funzionario e quindi diventa quasi impossibile mentire.

Natural Bodybuilding vuol dire che tutti gli atleti non utilizzano sostanze dopanti.

Quasi tutti gli altri atleti seguono la classica dieta del bodybuilder: pollo e uova. Io sono l’unico o uno dei pochissimi in Italia che fa questa disciplina cibandosi totalmente di alimenti di origine vegetale.

Il bodybuilding tradizionale si è sempre basato su vecchi dogmi. Sin dai primi anni del 900 l’alimentazione di questi atleti era fondamentalmente a base di carne e di uova.

In questo sport il “si è sempre fatto così” ne fa da padrone. Quindi tutti gli approcci alimentari diversi da questi non sono visti di buonissimo occhio.

Vantaggi della dieta 100% vegetale per un natural bodybuilder

Quali sono i problemi che hai dovuto affrontare diventando un natural bodybuilder vegan?

Le critiche che mi fanno più spesso sono quelle che mettono in discussione la mia “naturalità”. Molti non credono che con un’alimentazione vegana si possa crescere muscolarmente.

Mi difendo con i fatti. Sono reduce da un’importantissima vittoria negli Stati Uniti che mi ha dato la possibilità di entrare nel circuito dei natural bodybuilder professionisti.

Massimo Brunaccioni, bodybuilder vegano
Massimo Brunaccioni atletavegan

Che cambiamenti hai osservato sul piano muscolare dopo il tuo cambio di dieta?

Ho ottimi vantaggi, riesco ad allenarmi ad altissima intensità. Gli infortuni, a differenza di molti anni fa, li ho ridotti al minimo. Sono convinto che un’alimentazione vegan sia molto importante per uno sportivo. Anche la fase di recupero per un bodybuilder è molto importante, in quanto il muscolo cresce a riposo.

Con questo tipo di alimentazione i miei recuperi sono ottimali, riesco con un solo giorno di recupero tra una sessione e l’altra a riprendere le energie e ritornare al lavoro più forte di prima.

Massimo ha parecchie ambizioni come bodybuilder vegan per il futuro. I suoi allievi tifano tutti per lui, alcuni sono vegani e molti altri si stanno interessando a questa dieta.

Dare l’esempio è la miglior cosa. Parlare poco e fare molto!

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Libro “Vegan coach. Ricette vegan mediterranee e programmi di allenamento per stare in salute e in forma”, Massimo Brunaccioni, Danila Callarelli

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